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Viva le donne che si sollazzano....

Aperto da Miky Estancia, Ottobre 08, 2015, 02:28:37 PM

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silviasco

Credo che chi ha detto che gli uomini abbiamo "bisogno" di dare importanza al rapporto col cavallo intendesse precisamente questo, ossia che gli farebbe bene perseguire anche la costruzione di un rapporto "affettivo" col cavallo piuttosto che limitarsi all'approccio unicamente utilitaristico che hai ben descritto tu.
Gli farebbe bene perché aiuta la persona a sviluppare e convivere serenamente con la propria componente emotiva, che non è il pucci-pucci. Fra gli uomini è molto diffuso il cosiddetto "analfabetismo emotivo", la incapacità o la difficoltà ad essere in contatto con le proprie emozioni e ad esternarle. Ci sono fior di studi sociologici e psicologici a riguardo.
Dominare con la forza non arricchisce altrettanto che dominare con l'autorevolezza e la comprensione per l'altro, che ti costringe a sviluppare empatia, una dote fondamentale nei rapporti anche umani.
A questo credo che si riferisse Alex.

Comunque, io nella mia ignoranza ho ben presente l'importanza dell'educazione da terra, nella condotta alla lunghina, non mi faccio mai superare a costo di fare diecimila giri in tondo per tornare in scuderia. Mi meraviglia anzi che ci sia così poca consapevolezza in gente ben più esperta di me che vedo in maneggio.

Miky Estancia

Citazione da: silviasco - Ottobre 09, 2015, 11:17:57 AM
Credo che chi ha detto che gli uomini abbiamo "bisogno" di dare importanza al rapporto col cavallo intendesse precisamente questo, ossia che gli farebbe bene perseguire anche la costruzione di un rapporto "affettivo" col cavallo piuttosto che limitarsi all'approccio unicamente utilitaristico che hai ben descritto tu.
Gli farebbe bene perché aiuta la persona a sviluppare e convivere serenamente con la propria componente emotiva, che non è il pucci-pucci. Fra gli uomini è molto diffuso il cosiddetto "analfabetismo emotivo", la incapacità o la difficoltà ad essere in contatto con le proprie emozioni e ad esternarle. Ci sono fior di studi sociologici e psicologici a riguardo.
Dominare con la forza non arricchisce altrettanto che dominare con l'autorevolezza e la comprensione per l'altro, che ti costringe a sviluppare empatia, una dote fondamentale nei rapporti anche umani.
A questo credo che si riferisse Alex.



:perfect:
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

PokerFace

ma chi ha detto comandare con la forza?
comandare SI, senza dubbio.
ma con la tecnica.
la violenza è sempre sbagliata.
per altro è "forza" anche imporre al cavallo di passare 100 volte su una plastica. sei comunque tu che gli imponi l'esercizio finchè non lo fa bene. alla fine non è che ci passa perchè gli piace, ma perchè ha capito che ci deve passare, che quello è l'esercizio che gli stai chiedendo (a parte la mia nanetta, che si sollazza schiacciando il fosso e la riviera, che siano pieni o secchi, santapazienza!! prende in bocca i teloni e li porta in giro... ma è una scimmietta, non una cavalla).

Miky Estancia

Citazione da: PokerFace - Ottobre 09, 2015, 10:51:10 AM
1. mah che gli uomini abbiano "bisogno" del rapporto con il cavallo non so quanto sia vero.
sono le donne che hanno questo bisogno.

2. gli uomini in genere hanno bisogno dell'obbedienza e basta. e se ne impippano del rapporto.

3. se ci pensate in effetti che ci sia un rapporto, una relazione, è un surplus.

4. nel momento che il cavallo è corretto e calmo e fa quello che gli dici, non ha nessuna importanza il rapporto.

5. ci sono cavalli super mega benissimo addestrati e che pertanto sono super mega benissimo agli ordini, corretti, educati, sicuri con tutti, indipendentemente dal rapporto.

6. lo scopo dell'equitazione è questo.
il rapporto con il cavallo non è lo scopo dell'equitazione è un'altra cosa.

7. e forse agli uomini, in generale e con le dovute eccezioni, non glie ne frega niente di averlo, una volta che hanno il cavallo che fa quello che vogliono.

1. Ci sono donne che ritengono di non aver bisogno di avere alcun rapporto col cavallo, esattamente come alcuni uomini. Per loro il cavallo è uno strumento che serve a raghiungere i propri scopi (agonismo o divertimento che sia).
Poi ci sono donne e uomini che sono alla ricerca del "di più ", di un "valore aggiunto" e lo trovano costruendo una relazione forte col loro cavallo. È  uno "scambio" tra cavaliere e cavallo, serve a tutti e due non a uno solo.

2. Molte persone, sia donne che uomini la pensano così e non solo riguardo al cavallo, ma per vari aspetti della loro vita. Basta pensare a certi capi ufficio, insegnanti, dipendenti a contatto col pubblico. A tutti noi sarà sicuramente capitato di rapportarsi con persone così e, altrettanto sicuramente non ci sarà piaciuto poi così tanto rapportarci con persone rigide, fredde, incapaci di empatia.

3. Verissimo, non è  indispensabile, è un"di più ", un "valore aggiunto".

4. I vantaggi del rapporto vengono fuori nei "momenti critici", quando il cavallo deve metterci del suo per tirarci fuori dalla popò o per non farci finire dentro. Quando si deve fidare...
Se si vive sempre nella stessa scatola e non si esce mai dai binari della routine, è  difficile rendersi conto di aver bisogno del "di più" o dei suoi vantaggi.

5. Verissimo. Molti cavalli che partecipano ai nostri stages sono così.  I cavalli delle due istruttrici di equitazione che hanno partecipato allo stage,  ne sono un esempio. Ma le due istruttrici hanno capito da tempo (hanno fatto già diversi nostri stages), che per ottenere risultati migliori, hanno bisogno del rapporto che, non ha nulla a che vedere col lallismo, pucci pucci o svenevolezze e sdolcinature simili.

6. Il rapporto col cavallo può far fare una migliore equitazione. E questo lo sostengono le persone che hanno unitole due cose. Se tu non ci sei riuscito o non ti interessa farlo,è un problema tuo, non ti compete certo di mettere in dubbio le parole o i risultati altrui.

7. Ci sono persone di entrambi i sessi che la pensano così. Affari loro.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Kimimela

Citazione da: PokerFace - Ottobre 09, 2015, 10:51:10 AM
mah che gli uomini abbiano "bisogno" del rapporto con il cavallo non so quanto sia vero.
sono le donne che hanno questo bisogno.
gli uomini in genere hanno bisogno dell'obbedienza e basta. e se ne impippano del rapporto.
se ci pensate in effetti che ci sia un rapporto, una relazione, è un surplus.
nel momento che il cavallo è corretto e calmo e fa quello che gli dici, non ha nessuna importanza il rapporto.
ci sono cavalli super mega benissimo addestrati e che pertanto sono super mega benissimo agli ordini, corretti, educati, sicuri con tutti, indipendentemente dal rapporto.
lo scopo dell'equitazione è questo.
il rapporto con il cavallo non è lo scopo dell'equitazione è un'altra cosa.
e forse agli uomini, in generale e con le dovute eccezioni, non glie ne frega niente di averlo, una volta che hanno il cavallo che fa quello che vogliono.
infatti sono limitati  :firuu: sia in equitazione che nella vita
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

PokerFace

Ma non te la prendere sul personale ahahahha lo decido io quello che mi compete o meno.
e ricordati che il vostro é UN approccio e non l unico ne il migliore.
poi magari a fare gli stage da voi vengono grandi campionesse, può anche essere. Ma io vedo grandi campioni un po dappertutto!

Kimimela

meraviglioso video. molti esercizi assomigliano al trail che facciamo noi in MW: il telo a terra, le barriere sfalsate, il passaggio in corridoi...molto bello davvero.
mi piacerebbe provare a fare il passaggio sotto al telo perche ;a me manca ancora un po' di rapporto "personale" con Africa e credo che esercizi a terra di questo tipo sarebbero perfetti
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

Miky Estancia

Citazione da: PokerFace - Ottobre 09, 2015, 12:33:03 PM

per altro è "forza" anche imporre al cavallo di passare 100 volte su una plastica. sei comunque tu che gli imponi l'esercizio finchè non lo fa bene. alla fine non è che ci passa perchè gli piace, ma perchè ha capito che ci deve passare, che quello è l'esercizio che gli stai chiedendo

Vedi poker che come al solito non hai capito NULLA di quello che ho scritto e del lavoro che è stato fatto?  :icon_rolleyes:

Altre volte sei intervenuto in discussioni dove si parlava del rapporto, del lavoro a terra  del lavoro in libertà e continui a ripetere le stesse cose, arroccato sulle tue posizioni, sordo alle spiegazioni e cieco a quel che invece potresti vedere.

Sei come quello che non ha mai mangiato la nutella ne sa cosa c'è dentro eppure predica al mondo che sa di cacca perché ha lo stesso colore  :laughter-485:

Comunque, il tuo intervento fornisce la perfetta occasione di dare la risposta al perché ci sono più donne che uomini a cercare certi approcci: perché alcuni uomini sono convinti di avere la verità in tasca.  :laughter-485:
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Miky Estancia

Citazione da: PokerFace - Ottobre 09, 2015, 01:32:00 PM
Ma non te la prendere sul personale ahahahha lo decido io quello che mi compete o meno.
e ricordati che il vostro é UN approccio e non l unico ne il migliore.
poi magari a fare gli stage da voi vengono grandi campionesse, può anche essere. Ma io vedo grandi campioni un po dappertutto!

Poker, io non la prendo sul personale, ma se intervieni in una discussione che ho aperto io, su un lavoro fatto da me e miei allievi e te ne esci con le tue solite escortanate, mi compete eccome fartelo notare.  :benedizione:

Parla di cose che conosci così eviti di continuare a farti figure barbine, se poi ti piace farle, continua pure, ognuno si diverte a suo modo. :ciao:

E RICORDATI TU, che io non ho mai negato l'esistenza di altri tipi di approccio, tantomeno ho MAI sostenuto che il nostro sia il migliore...questo, se tu avessi letto con attenzione tutto quello che scrivo, dovresti averlo capito...il fatto che non lo hai ancora capito, parla da solo!  :firuu:
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Miky Estancia

Citazione da: Kimimela - Ottobre 09, 2015, 01:33:48 PM
meraviglioso video. molti esercizi assomigliano al trail che facciamo noi in MW: il telo a terra, le barriere sfalsate, il passaggio in corridoi...molto bello davvero.
mi piacerebbe provare a fare il passaggio sotto al telo perche ;a me manca ancora un po' di rapporto "personale" con Africa e credo che esercizi a terra di questo tipo sarebbero perfetti

Grazie Kimi!

Tutti gli esercizi servono per lavorare sulla relazione.
Ci si può inventare qualsiasi cosa, aumentando man mano la difficoltà...e il sollazzo  :horse-wink:

L'importante è rendersi conto che finché la nostra attenzione è puntata sul risultato e sulla perfezione dell'esecuzione, sarà  molto difficile che nasca una relazione...
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Miky Estancia

Tornando alle donne che si sollazzano... la stagista più giovane, Sara, ha degli handicap fisici. Il braccio sinistro ha pochissima mobilità e tenere in mano la longhina è un pò un problema.

Tony ha lavorato con lei e ha portato alcune modifiche...alla fine Sara è riuscita a fare tutto quello che hanno fatto le altre e a divertirsi. :pollicesu:

Il fatto di avere un handicap a volte imbarazza, fa sentire inferiori, inadeguati, rende più timorosi perché ci si rende conto di avere meno armi per difendesi, imporsi.

L'obiettivo di Sara era quello di prendere sicurezza con la sua cavallina, poter fare le cose che fanno tutti,  in sicurezza.

All'inizio era un pò titubante, poi, dopo i primi piccoli successi, si è sbloccata e lei stessa chiedeva di poter fare le cose che facevano le altre, anche le più difficili.

Il momento più bello è stato il passaggio sotto il telo...all'uscita aveva un sorriso a 32 denti  :love4:

Per lei è presto per parlare di rapporto col cavallo, ma se continuerà a lavorarci, ci arriverà di sicuro, è una tosta.
Per certo, è diventata più sicura e ha capito che non serve la forza, l'handicap può bypassarlo con un semplice frustino da dressage e la sua postura.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Kimimela

e brava Sara e bravi voi  :love4: :love4:
senti ma non e' mai successo che un cavallo per togliersi di torno in fretta, ad esempio il telo, travolga il conducente che sta proprio davanti?
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

Miky Estancia

Citazione da: alex - Ottobre 08, 2015, 04:18:30 PM
1. Dai filmati è evidente che quei cavalli non possono far alcun male a chi li guida non perchè abbiano paura delle conseguenze (come vorrebbe la vulgata della "dominazione") ma semplicemente perchè non hanno alcun desiderio di fare del male.

2....dopo costruita la "relazione", che libera entrambi (cavallo e cavaliere) dalla paura reciproca

3. Non ho paura di alcun cavallo che avvicino, per il semplice motivo che.... se ne ho paura, non lo avvicino.  :horse-wink:

Parto da queste tre frasi di Alex, che trovo molto intetessanti per proseguire la discussione.

1. Ottima oseervazione!
I cavalli del video non fanno del male non perché hanno paura delle conseguenze, ma perchè non hanno desiderio/motivo per farne.
Ora...non è  che si inizia lo stage buttandosi sopra e sotto i teli,  c'è del lavoro da fare prima, altrimenti si rischia davvero di farsi male, perché se il cavallo ha paura, può travolgerci durante la fuga.
Per prima cosa, si fanno tutta una serie di esercizi per farsi riconoscere come soggetto dominante ed avere il controllo dei movimenti del cavallo...si pongono le basi per una buona comunicazione e per costruire una relazione.
Teli e tutto il resto, consentono di approfondire e consolidare il rapporto e quindi il nostro status di dominanti, nonché di aumentare le occasioni di premiare il cavallo e quindi di rendergli gradevole il soddisfare le nostre richieste.

2. Perfetto!
La relazione infatti serve sia al cavallo che al cavaliere/conduttore. Il cavallo è più concentrato sul piacere che ricava dal soddisfare le richieste del cavaliere piuttosto che sul timore/reticenza ad eseguire un passaggio in un posto apparentemente scomodo/pauroso. Il cavaliere/conduttore concentrandosi sulla relazione, si concentra sul cavallo e non sulla perfezione dell'esercizio, guadagnando in rilassatezaa e scioltezza.

3. Ecco il problema!
Le tre stagiste novelle, un pò di paura l'avevano poiché i loro cavalli qualche scherzetto glielo avevano fatto...il più "monello" da quanto ci hanno riferito, era il demi trait pezzato.
Capita che il cavallo nuovo, che non conosciamo ancora, ci faccia qualche sorpresina...e lo dobbiamo maneggire lo stesso, anche se abbiamo paura di farci male, perché è il nostro cavallo.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Miky Estancia

#28
Citazione da: Kimimela - Ottobre 09, 2015, 02:37:11 PM

senti ma non e' mai successo che un cavallo per togliersi di torno in fretta, ad esempio il telo, travolga il conducente che sta proprio davanti?

Si Kimimela,  può succedere. Quando, come, perché?
Quando.
Quando si ha fretta. Non si lavora bene sulla "mise en avant" (tu davanti al cavallo che gli chiedi di avanzare o fermarsi con il tocvo del frustino e la postura delle spalle) e sugli altri esercizi (condotta e spostamento delle anche) e si ha fretta di andare sui vari giochi. In questo caso, la persona ha in mente di desensibilizzare il cavallo ai vari giochi, non di costruire una relazione o farsi riconoscere come soggetto dominante.
Come.
In genere la prima parte del gioco giene bene, ma quando si entra nella fase "critica" (da metà cavallo in poi, ossia dalla regione delle cinghie in poi e cioè : il cavallo ha le bandiere a livello della regione delle cinghie), il cavallo vuole uscire dall'esercizio, precipita l'uscita per togliersi dalla scomodità e se non ha ben chiaro che l'uomo è il soggetto dominante, può travolgerlo.
Perché.
Come dicevo prima, l'uomo ha avuto fretta, si è concentrato sul risultato/sull'esercizio/sul problema da risolvere e non ha dato peso alla relazione, alla gerarchia, alla "lettura" del cavallo. Il cavallo non avendo fiducia/rispetto/piacere a sodfisfare le richieste ricevute, pensa solo a togliersi in fretta da una situazione scomoda.

Se invece abbiamo lavorato bene con gli esercizi a monte, il cavallo magari proverà a proporre la sua versione di svolgimento del gioco, ma rimarrà all'ascolto dell'uomo e gestibile e non hli verrà in mente di travolgere,  se esce un pò velocemente lo fa scansandosi.

Se guardi il video, il pezzato cerca di passare con tutti e due gli anteriori la barriera e viene rimesso a posto da Roberta.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Luna di Primavera

in realtà, correggimi Miky se sbaglio, il vero principale problema è quando il cavallo non ti calcola.
il che è addirittura un passo a monte del concetto di leadership.

prima di essere leader, devi "esistere" agli occhi del cavallo.
il cavallo che ti travolge, o anche solo che ti urta sbadatamente, lo fa perché "non ti vede", perché la tua presenza all'altro capo della longhina non la considera di nessun valore.. ti pensa come una pianta, un cespuglio, una cosa accidentale che sta lì come per caso.

non solo non sei il leader, proprio non sei niente per lui.


I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming