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Viva le donne che si sollazzano....

Aperto da Miky Estancia, Ottobre 08, 2015, 02:28:37 PM

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Miky Estancia

Un'altra bella parte dello stage, è stata quella dedicata a Giovanna e Martina, che hanno portato in sella il lavoro fatto a terra.

Molto spesso le persone risolvono le paure dei loro cavalli da terra, poi una volta in sella devono cominciare daccapo.
La frase che sentiamo più sovente è : da terra non ha paura di quella cosa, ma da montato si.

Perché da terra il cavallo passa tranquillamente tra le bandiere ad esempio, e una volta montato non lo vuole più fare?

Diciamo che, una volta desensibilizzato da terra ad una cosa, se da montato rifiuta la stessa cosa, in genere non  lo fa piu per paura (le reazioni infatti sono diverse),  ma perchè non trova comodità nel farlo, oppure non riconosce il cavaliere come dominante (mentre a terra lo faceva), o perde il contatto visivo col cavaliere dominante, o ancora, il cavaliere è  dominante da terra ma dalla sella trasmette inconsciamente tutta una serie di segnali che lo identificano come sottomesso o in agitazione.

Con Giovanna e Martina abbiamo avuto modo, sollazzandoci parecchio, di approfondire questa cosa  :pollicesu:
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Miky Estancia

Dicevo del lavoro fatto con Giovanna e Martina per "trasportare" il lavoro fatto da terra, al lavoro montato.

È stato divertente ed interessante perché ci ha permesso di osservare alcune cose,  toccare con mano i limiti che un certo tipo di disciplina comporta.

Quando addestriamo un cavallo, per noi il massimo della leggerezza lo otteniamo quando questo risponde correttamente ai comandi vocali. Eliminato il contatto e la postura, rimane solo la voce. Un ottimo controllo.

L'uso della voce, come lo intendiamo noi, nella monta inglese, specialmente in dressage, non è ammesso.
E ci scherzavamo con Giovanna su questa cosa...mi diceva che si sarebbe beccata delle belle penalità se in rettangolo avesse usato la voce.

L'esercizio era: far passare il cavallo tra le bandiere o sul telo, da montato, facendogli muovere un piede alla volta, esattamente come faceva da terra, usando esclusivamente la voce, niente uso di mani o gambe.

È molto difficile far questo per un cavaliere che è abituato ad usare questi aiuti, viene automatico usarli.

A volte le regole dettate da una disciplina o da un tipo di addestramento,  pongono dei limiti alla comunicazione tra cavallo e cavaliere/conduttore, con tutte le conseguenze del caso.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Luna di Primavera

capisco che l'uso esclusivo della voce, o al massimo della gestualità, serva per es. negli spettacoli col cavallo scosso.

ma quando siamo in sella a che serve eliminare del tutto contatto, assetto e comandi? non comprendo fino in fondo la ratio.

immagino che era "solo" ( :firuu: ) un esercizio di comunicazione, e che l'obiettivo ultimo non sarà montare usando solo la voce. peraltro, per quello che ho capito dai  video, negli esercizi da terra non è che si usa solo la voce, si usa anche la frusta e la pressione della longhina/capezza. quindi perché a sella no?
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

Miky Estancia

L'uso esclusivo della voce, serve non solo in spettacolo, come hai giustamente notato, ma anche, ad esempio quando lavoriamo con il cavallo attaccato ad un attrezzo o ad un tronco.
Le mani in questi casi, sono impegnate a far altro (ad esempio a direzionare l'attrezzo o agganciare/staccare le catene al tronco, sistemare un finimento), non c'è contatto fisico, magari, per ragioni di sicurezza siamo pure distanti qualche metro dal cavallo, ma abbiamo necessità di regolare i suoi movimenti con estrema precisione. Ecco che avere un cavallo che risponde ai soli comandi vocali, è di estrema utilità e sicurezza.

Ti racconto questo, così magari le cose diventano più chiare:
Siamo a Tassarolo, alla manifestazione dei Marchesi Spinola per i cavalli da lavoro. Siamo nel bosco, ci sono dei tronchi da tirar fuori e portare nel campo. Tre cavalli, tra cui Snoby. Per uscire dal bosco bisogna spuntare in salita, il sentiero di uscita è stretto con un po di curva e c'e pubblico ovunque che ostruisce passaggi e visuale. Il primo tronco ok. Il secondo tronco Snoby all'improvviso si ferma.  Tony gli da voce e Snoby da un bel "coup de collier" e riparte. Snoby parte al trotto in salita e il tronco resta al suo posto. Ha spaccato le tirelle di cuoio. Tony non ha visto che il tronco si era incagliato su un ceppo che usciva dal terreno ed è per quello che Snoby si era fermato. Tony no  ha le guide in mano, ma ha la voce, da il comando vocale e Snoby inchioda subito.
La voce ha fatto la differenza tra un cavallo che se ne va trotterellando a spasso da solo tra il pubblico disattento e un cavallo fermo e tranquillo che attende ulteriori istruzioni.

Siamo in una azienda agricola per fare delle riprese. Finite le riprese, ci fanno vedere un tronco mal incastrato tra gli alberi di una riva. Non abbiamo il finimento da esbosco, ma solo quello per il lavoro agricolo. Proviamo lo stesso. Bisogna stare molto lontani sia dal cavallo che dal tronco durante gli spunti, in modo da non venir travolti dal tronco quando Snoby riuscirà a disincagliarlo e per lasciargli un margine di manovra. Snoby da diversi coup de collier e ad un certo punto riesce a muovetlo, ma il finimento non è quello giusto, le tirelle si alzano, gli passano sulla schiena, la collana si storce...panico...panico in chi sta guardando solo, perché Snoby è  attento ai comandi vocali di Tony che da dietro gli da il comando per indietreggiare e fermarsi. Una volta in sicurezza, si avvicina e rimette i finimenti a posto.
Anche qui, la voce ha fatyo la differenza tra un cavallo che se ne scappa spaventato per quel che è successo, e un cavallo tranquillo in attesa di istruzioni.

Sagra paesana. Snoby deve fare servizio carrozza in messo ad un mercato super affollato, in centro paese, su asfalto in salita con curva a gomito. Nonostante la sonagliera, la gente è distratta, non sente il cavallo e quando lo srnte, invece di levarsi fi mezzo per lasciarlo passare, stanno li a bocca larga in ammirazione. La cartozaa pesa circa 5 quintali e prta 10 persone. Palloncini che volano, bancarelle con cose appese che svolazzano, rumore. È  tutto un due passi, fermo, spunta in salita per ripartire, altri 5 passi, fermo, rispunta per ripartire.
Uno stress. Immaginati se a questo stress ci aggiungiamo anche lo stress del  costante intervento sulle redini per fermare e direzionare. No. Snoby parte e si ferma a voce e si sciroppa tutta la giornata di servizio in questo modo, senza scaldare ne il cervello ne la bocca e senza alcun incidente.

Immagina di riportare tutti questi vantaggi quando sei in sella. Diminuzione dello stress, cavallo attentissimo ad una comunicazione fine ed efficace, molto più concentrato sul cavaliere che sulle distrazioni esterne, bocca sempre "fresca", meno interventi da parte eel cavaliere e quindi modo di montare molto più rilassante.

Negli esercizi a terra che hai visto in video, l'obiettivo finale è avere una comunicazione così fine, che il cavallo arriva a rispondere al solo comando vocale. Quello che vedi, è l'inizio del lavoro, per arrivare al lavoro in libertà.  Voce, postura, frustno, fanno parte di una progressione (i cavalli comunicano principalmente per progressione posturale)che viene intertotra non appena il cavallo da la risposta desiderata. Quindi, progredendo nel lavoro, man mano si tolgono gli aiuti, finché non rimane solo la voce.

Pensa come è bello, fare gli esercizi del video, con il cavallo in libertà,  che ti segue senza il condizionamento di un finimento...pensa a quanto deve essere fine e forte la comunicazione in un binomio così e a tutte le possibilità che ti si aprono davanti....
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Luna di Primavera

guarda che non sto dicendo che non è bello o utile, non vorrei mi avessi fraintesa.

che la voce sia fondamentale quando non sei in sella, non lo metto in dubbio
che sia utilissima anche quando sei in sella, è lapalissiamo (non sarebbe vietata in dressage altrimenti)

certo che dal momento che in sella ci sei, con le due gambe una di qua e una di là, il tuo peso sul cavallo e le tue mani a disposizione, non vedo l'utilità di rinunciarvi.. ma ovviamente nello stage si è trattato, appunto, "solo"  :laughter-485: di un esercizio che affina la comunicazione.

BTW io uso tantissimo la voce anche da sella ma (non per insistere eh, solo per chiacchierare) ci sono comandi - diciamo così - "avanzati" che secondo me a voce non glieli puoi dire... che so, fletti, ora fletti molto, fletti un po' meno, rileva, distendi, no stai distendendo troppo vieni un pochino più su, stringi il circolo, allarga.. ecco ora riunisciti.. ok, galoppo rovescio... vai con l'appoggiata... ahahah sarebbe ganzo però: io starei a bordo campo con la cocacola in mano e il cavallo fa tutto lui a voce ahahahahaha
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

Miky Estancia

Citazione da: Luna di Primavera - Ottobre 15, 2015, 03:24:41 PM


certo che dal momento che in sella ci sei, con le due gambe una di qua e una di là, il tuo peso sul cavallo e le tue mani a disposizione, non vedo l'utilità di rinunciarvi.. ma ovviamente nello stage si è trattato, appunto, "solo"  :laughter-485: di un esercizio che affina la comunicazione.


Se non vedi l'utilità di "rinunciarvi" o quantomeno di limitarli, forse non sono riuscita a spiegarmi bene, non sono riuscita a rendere chiari i vantaggi e collegamenti o forse per vedere l'utilità,  bisogna testare con mano, mettere il sedere su un cavallo addestrato così.
In realtà è solo un ridurre gli aiuti ( ai tempi, la mia istruttrice parlava di discesa degli aiuti, pur non arrivando alla monta in libertà) per affinare la comunicazione, rendere il cavallo attento e controllabile con aiuti minimi.

Nel nostro metodo addestrativo, la progressione nella comunicazione inizia con un comando vocale e termina con il contatto fisico passando prima per la postura. Da terra come in sella.

Ho due cavalli addestrati così. Prima montavo come fai tu. Ora invece non ne vedo più il senso: dove posso, voglio l'esecuzione a comando vocale. Questione di preferenze ed esigenze personali, certo.
Perché devo infastidire il cavallo in bocca e sui fianchi per farlo avanzare o fermare o indietreggiare, quando mi basta dare un comando vocale?
Idem per alcuni esercizi avanzati: perché usare peso, mani, gambe quando magari mi basta voce e peso?
Montare è  diventato molto più semplice e piacevole per me e sicuramente anche per i miei cavalli, visto che non si mettono mai in difesa.

Nello stage...beh...questi esercizi, sono serviti per far capire tante cose. La comunicazione si, ma anche che non basta la nostra forza, gli speroni o una frusta per far fare le cose ad un cavallo che non vuol farle; troppi aiuti in situazioni di stress possono essere controproducenti e aumentare il livello di nervosismo e incrementare le difese; una buona obbedienza alla voce consente di poter alleggerire gli aiuti anche nei momenti di paura e poter usare una progressione via via meno "aggressiva", ecc.




La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Miky Estancia

Citazione da: alex - Ottobre 08, 2015, 04:18:30 PM
Mi piace molto; mi piace meno che non ci fossero degli uomini, perchè sono loro, in particolare, ad aver bisogno della "relazione".

Avevo detto ad Alex che mi sarebbe piaciuto parlare qui, anche di questo.

Nel corso degli anni, abbiamo tenuto tanti stages, molti misti, moltissimi di sole donne (magari con pigiama party serale  :happy_birthday-736:), alcuni di soli uomini.

Bisogna ogni volta, plasmarsi sulle diverse esigenze e risposte dei vari binomi.

Avere uno stages di soli uomini è un sollazzo unico  :blob3:

Anni fa, collaboravamo con un gruppo di cavalieri di un paese vicino al nostro e gli organizzavamo gli spettacoli equestri per la festa del paese.
Un bel gruppo, composto da maschietti dai 10/12 anni fino ai 60. Cavalieri da passeggiata domenicale, che avevano imparato da soli a stare in sella. Allevatori, commercianti di bestiame, Carabinieri, muratori, negozianti....un bel gruppo eterogeneo con figli al seguito. Con belle aspirazioni e ovviamente, non molto tempo libero da dedicare al cavallo.

Un gennaio vengono con noi a Cheval Passion ad Avignon e si gustano il gala' serale...tra le varie esibizioni, c'è  quella di un gruppo spagnolo, con costosi e blasonati andalusi che lavorano con la garrocha e col fuoco. Sono entusiasti e sapendo che Tony lavora con la garrocha, la buttano sullo scherzo: per la festa di settembre vogliono che noi li prepariamo per fare quel numero.

Una volta rientrati in Italia, inizia il sollazzo  :firuu:
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Luna di Primavera

Citazione da: Miky Estancia - Ottobre 15, 2015, 04:22:13 PM
In realtà è solo un ridurre gli aiuti ( ai tempi, la mia istruttrice parlava di discesa degli aiuti, pur non arrivando alla monta in libertà) per affinare la comunicazione, rendere il cavallo attento e controllabile con aiuti minimi.

ecco, ma infatti, penso che su questo siamo tutti d'accordo.
non è che io non vedo l'utilità a ridurre gli aiuti primari (gambe mani e assetto), dicevo che mi pare impossibile (e anche un po' non-sense) eliminarli del tutto quando siamo in sella.

anche nella monta in libertà, anche a pelo e in capezza o senza nulla in mano si usa le gambe e l'assetto.
quindi secondo me in sella ben venga la voce ma ASSOCIATA agli altri aiuti somministrati meglio possibile. penso che siamo tutti d'accordo anche su questo.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

Miky Estancia

Tempo atmosferico e impegni lavorativi e personali permettendo, ci accordiamo per due sessioni di lavoro settimanali. In pausa pranzo o dopo il lavoro la sera.

Il lavoro da fare è tanto, se vogliono presentare un esibizione dignitosa.
Cominciamo dalle basi.
Devono imparare a stare in sella composti, mani ferme, assetto decente, senza sbattere le chiappette al galoppo, stare seduti al trotto (il trotto, questo sconosciuto), gamba ferma, talloni bassi....
I cavalli...fanno quel che possono dopo anni di passeggiate al galoppo sparato...tutti belli in controflessione, teste al vento, uso del posteriore sconosciuto, boccaccioni, sordi di fianchi, qualcuno non si ferma, qualcuno non sa stare fermo, non sanno mantenere il trotto, galoppano solo per perdita di equilibrio dopo un trotto ammazzapalle e galoppano a velocità folle.

Ci lavoriamo, e ci divertiamo a farlo...io e loro perché Tony mi ha mollato la patata bollente: lui interverrà solo quando dovra' insegnargli ad usare la garrocha.

Le lezioni sono divertenti: arrivo al campo che hanno preparato e mentre dispongo le lettere di cartoncino, loro compaiono in sella, da varie direzioni, chi dai campi, chi dalla strada, chi dal sentiero, chi dal campo di mais, chi dal boschetto...ognuno di loro ha il cavallo a casa propria.
Si lavora, con le mogli che a volte vengono ad assistere e se la ridono perché torturo i loro mariti, con i miei sadici esercizi per fargli ottenere un assetto almeno dignitoso in sella. E ridono pure loro, mentre sudano e si impegnano, prendendosi in giro a vicenda e ingaggiando bonarie competizioni sul chi arriva prima a compiere bene gli esercizi.
Insooma, ci si fa il sedere a quadretti, si vosuma un sacco di spray anti zanzare, ma lo spirito è buono ed il sollazzo generale.

Sanno di avere dei difetti, sanno che i loro cavalli non sono gli andalusi che hanmo visto a Cheval Passion, ma sono determinati a farcela, si mettono umilmente in gioco. Questo è l'atteggiamento giusto.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Miky Estancia

Citazione da: Luna di Primavera - Ottobre 15, 2015, 05:11:51 PM
1. dicevo che mi pare impossibile (e anche un po' non-sense) eliminarli del tutto quando siamo in sella.

2. anche nella monta in libertà, anche a pelo e in capezza o senza nulla in mano si usa le gambe e l'assetto.
quindi secondo me in sella ben venga la voce ma ASSOCIATA agli altri aiuti somministrati meglio possibile. penso che siamo tutti d'accordo anche su questo.

1. Per le richieste "elementari" (transizioni a scendere e a salire, alt, indietreggiare, destra e sinistra ad esempio) è possibile la sola richiesta vocale. Per movimenti più complessi, fin quando non si raggiungono certi livelli, si usano in minima parte gli aiuti. Se l'obiettivo è arrivare alla monta in libertà o anche con sella e imboccatura ma con esecuzione dei comandi vocali, il non sense, è proprio non lavorare sulla discesa degli aiuti.
Begli esempi, sono Imbert, La Croix, Pignon...una delle cavalle di Pignon fa un bel trotto spagnolo montata in libertà ad esempio  :love4: mentre Kiowa, se non erro, sempre da montata in libertà,  esegue delle belle pirouettes.
Al di là di quel che fanno gli artisti, il pensiero di chi sceglie questo modo di comunicare è : se il cavallo può eseguire questi movimenti con aiuti via via sempre minori, perché non sfruttarne i vantaggi e farlo?

2. Dipende da come addestri il cavallo Luna.
Snoby, ad esempio, quando veniva montato in libertà,  reagiva al comando vocale, non certo alla pressione della gamba o al colpetto di tallone. Del resto è normale se ci pensi: che senso ha addestrare un cavallo da carrozza o lavoro agricolo a rispondere alla pressione di una gamba di un cavaliere che non porterà mai in sella?
L'assetto, si invece. Il peso all'interno, all'esterno, all'indietro, per stringere e allargare i circoli, per ottenere delle buone transizioni, lo sguardo puntato nella giusta direzione per facilitare il movimento.
Gli aiuti, nel nostro metodo addestrativo, vengono associati alla voce quando c'è bisogno, in fase addestrativa, poi quando il cavallo ha capito, si passa all'aiuto minimo, che nel nostro caso è  la voce.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Miky Estancia

#55
Dopo un pò di mesi di lavoro, il mais è  già bello alto  :horse-wink: i cavalieri sono pronti per passare alla fase due del sollazzo  :pollicesu:

Interviene Tony e via di garrocha.
Ma la coreografa (io :firuu:), ha previsto entrata tra i fumogeni, garroche con la punta infuocata e passaggio finale nel muro di fuoco.

Stage Equi No Problem per desensibilizzare i cavalli.
E noi e i maschietti cavalieri, ci sollazziamo come non mai.

Proponiamo i vari esercizi di controllo delle reazioni del cavallo quando ha paura. Stanno lavorando sulla relazione, sull'essere dominanti, ma non lo sanno.

Quando i cavalli sono agli ordini, il secondo giorno di stage, cominciamo con le cose serie  :horse-scared:
Entro in campo e li avverto: ragazzi, adesso accendo il fumog.....e in un nanosecondo mi trovo da sola in campo  :ciao: avvolta in una nebbia gialla.

Un paio si sono teletrasportati nel paddok vicino, qualcuno è sotto la tettoia, un pò  sono vicini al cancello e uno è a terra con le redini in mano e l'occhio sull'orologio e dice (in dialetto) che è tardi e che deve andare a casa prima che faccia buio. ..sono le 10 del mattino   :laughter-485: :laughter-485:

Scatta la risata, la tensione si allenta e loro cominciano a prenderci gusto. Cameratismo, prese in giro bonarie, tifo modello stadio per il cavaliere col cavallo più fifone e per ora di pranzo, abbiamo consumato i fumogeni e c'è chi propone di attaccarli alle panche delle staffe per una entrata di maggiore effetto  :icon_eek:
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

alex

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Miky Estancia

Citazione da: alex - Ottobre 15, 2015, 11:11:38 PM
Foto? Video?  :dontknow:

Dello stage dei maschietti sollazzanti?
Video non ne ho, ma qualche foto sfocata fatta di sera sul passaggio sul fuoco, si, quando ho tempo provo a cercarle.
Invece, ho il video del risultato finale:

https://youtu.be/MxFANELGu0s
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Bubba

 :icon_eek:la miseria!  Queste son belle soddisfazioni :occasion14:
Bravi cavallini!

La grigia e' la vostra Mercedes, vero? Anche gli altri sono argentini?mi pae di aver visto un paio di recados.

Complimenti a trainers e cavalieri. Si vede che sono binomi che han fatto poco rettangolo e questo rende la cosa ancora piu' bella ( a parer mio)

Miky Estancia

Grazie bubba!
Effettivamente questi cavalieri ci hanno dato enormi soddisfazioni e ricordiamo sempre con molto piacere le ore trascorse con loro e i vari aneddoti divertenti...mai uno screzio, mai una parola fuori posto...persone veramente eccezionali.  :love4:

Nel video ci sono due grigi: quello che monta Tony è Matador, un castrone percheron x argentino di circa 8 quintali, mentre l'altro è un argentino...purtroppo il suo cavaliere ci ha lasciati l'anno scorso a causa di un incidente stradale. Il cavallo è ora in Francia, dai nostri amici allevatori di tori e cavalli Camargue: è uno dei loro migliori cavalli da abrivado e non mi stupisce, vista la preparazione che ha ricevuto  :horse-wink:
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.