ciao!
ai più esperti volevo chiedere:-che rapporto avete con il vostro istruttore?
non intendo nulla di "scabbroso", ma avete un minimo di confidenza, vi divertite durante le lezioni oppure tutto si svolge a mò di caserma?
cioè, ordini, eseguire questo o quell'altro e buonanotte?
se invece avete un buon rapporto, c'è voluto molto tempo?
lo so che dipende dal carattere di ogniuno, ma ero curioso di sapere se è solo il mio istruttore ad essere particolarmente freddo e distaccato o è un modo diffuso di lavorare nei maneggi.
grazie
:ciao:
apparte che la mia istruttrice è la mia migliore amica,ma in campo è il capo indiscusso, tipo marines :occasion14:
ti insegna tutto ma pretende anche tanto..ma è giusto cosi.son fortunata
Da piccina, sceglievano i miei genitori. Poi, si diventa grandi, ci si guarda intorno, si fanno degli errori e poi si impara a scegliere con cura le persone dalle quali farsi istruire.
Sono molto difficile ed esigente. Non tollero la maleducazione, la superficialità e le persone che non prendono sul serio il loro lavoro. Proprio per il mio modo di essere, da un certo punto in poi, ho sempre avuto ottime persone ad istruirmi. Alcuni famosi, altri sconosciuti ai più, ma le persone che scelgo hanno sempre dei punti in comune: passione per il proprio mestiere (e non per gli euri che gli devolvo), grande capacità di trasmettere il loro sapere, umiltà, gentilezza, disponibilità, sensibilità ed educazione.
E' facilissimo essere in buoni rapporti con queste persone ed apprendere in modo sereno.
Qualche tempo fa mi capitò di assistere ad una graziosa scenetta.... avevo accompagnato in concorso una mia cara amica col suo cavallo e stavamo guardando i percorsi delle categorie precedenti la sua. A bordo campo, un nugolo di equi-mammine impellicciate, tutte biondissime e igioiellate come delle madonne votive, facevano a gara per contendersi l'attenzione dell'istruttore dei loro pargoli, mentre questo, sbraitava contro la malcapitata che stava facendo del suo meglio per saltare sti benedetti ostacoli..."ma ti pesa il culo!" "e svegliati, dai gambe, che fai? dormi?" "la distanza, rimba, tieni sto cavallo di m..." e via di seguito...
Chiesi alla mia amica chi era quel cafone patentato e lei mi disse il nome...abbastanza famoso e "quotato"...lo conoscevo per fama ma non l'avevo mai visto in faccia.
Ora....se fossi stata la mammina amorevole di quella povera disgraziata che stava venendo umiliata in pubblico da quel troglodita maleducato, lo avrei preso per la collottola, e a suon di calci nel sedere lo avrei accompagnato a fare un centinaio di corsi di bon ton, galateo e savoir vivre....oltre a fargli notare che: se era tanto inetta in sella, forse era anche colpa sua che non era stato in grado di prepararla adeguatamente e riguardo al cavallo di m.... prima glielo fai comperare, ti ci guadagni sopra una stecca da paura e poi lo critichi pure in pubblico?
E poi li chiamano "istruttori" e li venerano....che vergogna!
Dipede a che livelli si è e quanto divario c'è tra chi insegna e chi impara.
Non parlo del principiate che va dall'istruttore improvvisato, perchè lì il divario può essere davvero poco.. ma di situazioni normali.
Il raporto che c'è tra il maestro e l'alunno di prima elementare è diverso da quelo che c'è tra il prof e il ragazzo di 2amedia, tra il prof e il giovincello di 4a liceo o tra il docente e il laureando.
Nell'equitazione i giochi sono un po' sfalsati, perchè non è raro che il 30enne insegni al principiate di 45...quidi bisogna fare i dovuti distinguo.
Alla base di tutto ci deve essere il rispetto per chi si ha di fronte. Poi, con la confidenza che si instaura tra le parti in gioco, l'urlone, o lo scherzo, lo scossone ci sta.
Coi giovani principianti bisogna però essere SEMPRE rigorosi e severi, non tanto per quello che si insegna quando l'allievo è in sella, ma soprattutto per quanto riguarda il comportameto da terra. Mi irrita vedere sceette i cui bambini schiamazzanti corrono passando dietro ai cavalli legati ai venti e l'istruttrice "maddai, vagassi, allova non l'avete capito che non si deve passave dietvo i cavalli metve giocafe".
E io propugno anche una certa disciplina e distacco anche in campo, perchè l'equitazione è una cosa strana e a diverse persone, dopo due lezioni, scatta in testa lo strano meccanismo del "ma che ci vuole...lo so fare anche io" ed ecco che il Mandrake di turno si mette a suggerire agli altri cosa fare e mette bocca sull'esercizio dettato dall'istruttore.
La formalità, in questi casi, aiuta a far restare tutti al proprio posto.
Citazione da: DivinityOfDarkness - Settembre 27, 2012, 02:57:28 PM
Coi giovani principianti bisogna però essere SEMPRE rigorosi e severi, non tanto per quello che si insegna quando l'allievo è in sella, ma soprattutto per quanto riguarda il comportameto da terra. Mi irrita vedere sceette i cui bambini schiamazzanti corrono passando dietro ai cavalli legati ai venti e l'istruttrice "maddai, vagassi, allova non l'avete capito che non si deve passave dietvo i cavalli metve giocafe".
Condivido. I nostri istruttori non hanno l'erre moscia :firuu:
Credo che le cose essenziali siano già state dette tutte. Tra l'altro, riguardano in generale il rapporto tra docente e discente. Ho fatto il prof per un bel po' di anni, e sulla base di questa esperienza (che nulla aveva a che fare coi cavalli) vorrei notare due cose:
- l'istruttore è facilitato dal fatto che quasi sempre (non sempre!) ha davanti persone che vogliono imparare, che hanno scelto di venire per passione. Non ha i problemi di attenzione e di disciplina che possono avere prof di materie "secondarie" o odiate dagli studenti. Con allievi molto giovani, quanto detto vale un po' di meno...
- rispetto a un prof a scuola, l'istruttore di equitazione deve dedicare molta attenzione al tema della sicurezza (a cavallo e a piedi), ma certo l'autorevolezza e l'attenzione non spariscono se l'atmosfera è cordiale e serena in campo. Si può anche scherzare!
Citazione da: Fioravante Patrone - Settembre 27, 2012, 04:17:19 PM
[...] ma certo l'autorevolezza e l'attenzione non spariscono se l'atmosfera è cordiale e serena in campo. Si può anche scherzare!
Molto bello... son d'accordo!!! :)
Miky :pollicesu: +1
Quoto Miky e Fioravante. Io sono proprio il caso di istruttore 30enne e allieva 45enne (ma non esattamente principiante): c'è molto cameratismo e si scherza pure, ma se devo dire qualcosa a lui o lui a me almeno non ha a che fare con ippomamme e ippobabbi (con cui si comporta comunque in modo corretto) e abbiamo un rapporto più diretto. Lui in campo prova urla indicazioni e ti dà un po' di sveglia, ma non si permette con nessuno di fare come quell'istruttore descritto da Miky.
Mi ricordo l'anno scorso a Casale un istruttore molto conosciuto in campo prova che urlava e insultava gli allievi, alcune ragazzine piangevano e poi erano talmente terrorizzate che sbagliavano anche in gara, con ulteriori insulti. Siccome però disturbava tutti, alla fine dopo l'ultimo salto di prova mi sono avvicinata a lui al passo e gli ho detto molto tranquillamente ed educatamente peste e corna.
Se sei nel tuo maneggio puoi fare anche il diavolo a quattro (e non è costruttivo), se sei in presenza di altri e durante una gara rompi solo le bolas.
Dal mio istruttore mi aspetto professionalità, autorevolezza e la capacità di trasmettere l'insegnamento: mi rendo conto che spesso è tutto più difficile perchè l'allievo sotto il sedere ha pure un cavallo...
Citazione da: cavalcoanchio - Settembre 27, 2012, 12:49:17 PM
ciao!
ai più esperti volevo chiedere:-che rapporto avete con il vostro istruttore?
non intendo nulla di "scabbroso", ma avete un minimo di confidenza, vi divertite durante le lezioni oppure tutto si svolge a mò di caserma?
cioè, ordini, eseguire questo o quell'altro e buonanotte?
se invece avete un buon rapporto, c'è voluto molto tempo?
lo so che dipende dal carattere di ogniuno, ma ero curioso di sapere se è solo il mio istruttore ad essere particolarmente freddo e distaccato o è un modo diffuso di lavorare nei maneggi.
grazie
:ciao:
Monto da una quarantina d'anni: di conseguenza ho avuto diversi istruttori, così come ho passato anche anni senza prendere nemmeno una lezione. Quando ho cominciato la maggioranza degli istruttori era di derivazione militare e quindi sì, ordini secchi e commenti spesso salaci (quando andava bene) tipo: ma ti pesa il c... Mi sono adattata perchè allora non era difficile, la mia giovinezza è stata vissuta all'interno di una società ancora piuttosto autoritaria (nel senso che pure i prof a scuola erano di quel genere lì).
Poi ho avuto qualche (breve) esperienza con istruttori più "democratici" : i tempi erano cambiati e i modi degli istruttori anche. Non sempre però questo nuovo genere di istruttore era adeguato dal punto di vista didattico: il fondo l'ho toccato con uno, gentilissimo, che mi metteva a capofila perchè ero quella più esperta del gruppo, mi diceva di trottare...e poi spariva nei recessi della scuderia in compagnia di una rimarchevole biondina, dicendo: scusate un attimo. Ricompariva in tempo per la fine della lezione, in modo da poterci dare un nuovo appuntamento.
Ora ho una istruttrice che ho scelto io, dopo averla vista montare. Volevo migliorare nel lavoro in piano, volevo capire bene il lavoro sulle due piste per esempio, e lei ha una buona esperienza agonistica nel dressage. Per poter lavorare con lei ho cercato a lungo una scuderia che accettasse un istruttore esterno, cosa non semplice. Siamo diventate praticamente amiche, ci frequentiamo anche fuori dal campo, ma quando faccio lezione mi concentro sugli ordini e lavoro, altrimenti non serve a nulla, secondo me. Poi battibecchiamo, eh, alla grande! Delle volte sembriamo una puntata di "casa Vianello", ma devo dire che nel 90% dei casi ha ragione lei, sono io che faccio melina....
Ne avrei tanti. Ne citerò solo alcuni. Li ho visti sia in campo che ad esempio in occasione di una festa.
Linguaggio da scaricatore di porto, ma alla fine si capisce che ci tiene, in campo.
Simpatico fuori. Ora come ora non so se lo sopporterei però...
Un po'burlone, urla un po'di tutto, ma senza cattiveria in campo.
Inizialmente timido, ma poi si smolla, se ci si vede per una festa o che so io...
Un po'fredda, seria, che però se deve alzare la voce lo fa in campo.
Più cordiale se si festeggia...
Autorevole, serio e freddo in campo (oddio, qualche battutina a volte gli scappa...), ma estremamente rispettoso.
Decisamente più rilassato se si tratta di far festa... :occasion14:
Citazione da: madamen67 - Settembre 27, 2012, 05:48:32 PMmi sono avvicinata a lui al passo e gli ho detto molto tranquillamente ed educatamente peste e corna.
:pollicesu:
Citazione da: Fioravante Patrone - Settembre 27, 2012, 04:17:19 PM
... ma certo l'autorevolezza e l'attenzione non spariscono se l'atmosfera è cordiale e serena in campo. Si può anche scherzare!
Di sicuro! Ma mentre si fa un esercizio, silenzio e concentrazione. Se gli altri allievi, mentre aspettano il loro turno, schiamazzano e ridono, non va bene.
Primo istruttore: avevo 5 anni, lui insegnava ed io eseguivo. Cercavo di cogliere tutto quello che mi diceva e di metterlo in pratica.
Secondo istruttore: avevo 8 anni, lui tecnico FISE, molto bravo e paziente. Mi seguiva e mi dava tutte le indicazioni possibili.
Naturalmente a quell'età avevo poca esperienza e poco spirito critico, li prendevo come maestri ed eseguivo
Terzo istruttore: dai 9 agli 11/12 anni. Lui è stato il mio incubo. All'inizio bravo e buono, le lezioni si svolgevano tranquillamente e lui mi aiutava. Poi aveva le sue "cocche", a cui non correggeva errori evidenti di assetto (tipo gomiti aperti da motociclista), io non avevo la minima idea di ribattere alle sue critiche nei miei confronti. Incassavo i colpi e a casa rimuginavo. Non c'era dialogo, ma io capivo che c'erano delle cose che non andavano. Dopo 2 anni di sgridate, urla e "insulti" ingiustificati (la maggior parte delle volte) mi sono disgustata ed ho smesso di montare. Non l'ho mai visto salire su mezzo cavallo. L'ho rivisto 3 settimane fa in gara e non è cambiato: insulti a profusione ad una delle ragazze e lodi ingiustificate alla "cocca".
Quarto istruttore: bravo, paziente, mi spiega le cose con garbo ma quando c'è bisogno mi sprona. Quando siamo in campo c'è serietà (salvo due chiacchiere nel riscaldamento iniziale e nel passo finale); se c'è bisogno sale lui sulla cavalla per "sentirla" e darmi le giuste indicazioni. Fuori dal campo è un amico. L'altra istruttrice è la mia migliore amica, ma in campo siamo allieva e maestra!
Ho preso le prime lezioni a 48 anni, e ho cominciato sul serio a 50. Va da se che istruttori maleducati non ne ho mai avuti, con me non si sarebbero permessi, e se uno ci avesse provato, sarebbe durato 5 minuti di orologio.
Non ho nessuna difficoltà a vedere il "maestro", con tutta la deferenza del caso, anche in una persona che magari ha 10 anni meno di mio figlio, se vedo che monta bene, che riesce là dove io non riuscirò mai. Adulti si diventa tra i 20 e i 25, dopo le differenze di età contano poco o niente, almeno in certe cose.
Siccome ho il pallino di studiarmi le cose, oltre a far pratica, sono però diventata prestissimo molto critica riguardo alla tecnica e alla cultura dell'istruttore. Giudico parecchio anche il modo in cui tratta i suoi cavalli. Sono rimasta grata a tutti quelli con cui ho fatto lezioni, ma non ne ho mai incontrato nessuno che fosse davvero soddisfacente sia come uomo/donna di cavalli, come cavaliere, e come insegnante.
:occasion14:
intanto ringrazio tutti per le risposte. sono esperienze personali e mi hanno fatto capire un po anche il vostro percorso di allievi.
devo dire che il mio istruttore è più giovane di me di ca 10 anni ed è una persona educata, quindi per fortuna non si è mai rivolto ne a me ne ad altri con urla o frasi tipo "ti pesa il culo" ecc. che cmq non avrei tollerato. molte volte è fin troppo professionale ed impersonale.
mi sembra anche abb preparato e sto facendo abb progressi. ma sono all'inizio per cui non posso ancora dire molto.
ciò che mi interessava di più sapere era se per voi le lezioni sono anche un momento in cui vi divertite, si ride e/o scherza o c'è sempre quel clima da compito in classe dove sei concentrato a fare bene, teso ed il divertimento e pari a zero?
:chewyhorse:
Per chi, come noi, non è un cavaliere professionista, trovo che sia molto giusto mescolare il momento tecnico/serio con quello più leggero in cui si scherza e si ride.
Ho un istruttore a mio avviso molto bravo, preparato competente ed educato.
Sono molto soddisfatto di averlo trovato, sto facendo progressi e passi da gigante come mai prima.
Il mio rapporto con lui è amichevole.
In campo si lavora concentrati e seri, ma spesso arrivano le battute, il clima è disteso si ride e le lezioni sono sempre molto divertenti.
Bisogna sapere quando si può ridere e quando bisogna stare più seri, ma il clima è davvero sereno.
Sono molto contento perchè è sempre puntuale nelle critiche, ma spesso sottolinea dove si è fatto bene, facendoCI (a me e al mio cavallo) i complimenti e quando siamo fuori dal campo, non perde occasione per sottolineare che sono un pippa! :)
Insomma, questo è il rapporto che cercavo, visto che il percorso da fare insieme è lungo, ritengo sia necessario avere un buon rapporto, non so se diventeremo amici, lui è una quindicina di anni più grande di me, ma i presupposti per fare qualcosa insieme, anche a livello di gare ci sono.
Diverso è quello che cerco quando frequento dei Clinic monotematici, lì non mi interessa instaurare un rapporto con l'insegnante, basta che il clima sia sereno.
Ma fondamentalmente penso che per me l'equitazione è uno sport e un divertimento, non è il mio mestiere e quindi situazioni di tensione non le riuscirei a sopportare, già devo ingoiare i rospi a lavoro...
p.s. Nel frattempo Laura mi ha preceduto nel concetto, che comunque ribadisco
Citazione da: Laura - Settembre 28, 2012, 09:46:07 AM
Per chi, come noi, non è un cavaliere professionista, trovo che sia molto giusto mescolare il momento tecnico/serio con quello più leggero in cui si scherza e si ride.
concordo :love4:
è per questo che mi sto chiedendo se devo provare altri istruttori per trovare quello che è più adatto a me, con il quae entrare in sintonia. (ovviamente ci deve essere rispetto durante la lezione,sono io che devo seguire lui e non il contrario ma facendo ance qualche battuta e ridendo se è il caso)
oppure lasciare perdere perchè sono tutti cosi distaccati, basta che insegni bene.
che dite?
Ceh dipende cosa cerchi e quanto vuoi progredire.
La risposta alla tua domanda per me è: deve insegnare bene, mi devo divertire.
il problema è che spesso, pur di trovare chi ti insegna bene, il divertimento passa in secondo piano... se devo scegliere una cosa rispetto all'altra, preferisco uno che che insegna bene e al divertimento ci penso quando non ho lezione, in fondo non è che faccio lezione tutte le volte che monto in sella
Non capisco perchè fate questa dicotomia tra impegnarsi/imparare da una parte e divertirsi dall'altra.
Per me è divertente la lezione dove ci si impegna e si impara.
Forse nella vostra esperienza "impegno" significa ripetere in modo frustrante cose che non si riesce a fare bene. Se è così, avete istruttori che insegnano male, imho.
Io, nella mia piccola esperienza, credo di aver avuto solo istruttori non bravi... o meglio non adatti ad insegnare ad altre persone, perchè incapaci di trasmettere nozioni tecniche con efficacia o incoraggiamenti/sgridate con la dovuta appropriatezza.
E tutti per motivi diversi... ne posso citare uno che fingeva di essere un cavaliere, e lo era... dell'epoca del settimo cavalleggeri, più o meno... del tutto chiuso alle novità tecnologiche dei materiali di scuderia, dei mangimi, delle tecniche equestri e veterinarie...
Un altro approfittatore cronico del tutto gelido nei confronti dei ragazzini che mettevano due fiocchi ai cavalli (prontamente sgridati) ma ammirato dai portafogli del genitore che compra il frustino incastonato di swarowsky.
Una apprensiva in modo davvero eccessivo, arriva a farti avere paura della tua ombra, sapeva smontare e scoraggiare chiunque...
Ne potrei citare altri tutti diversi ma tutti allo stesso modo inadatti in senso generale.
Allo stesso modo, ritengo che Chiara non sarebbe un istruttore adatto a me... lei è in qualche modo l'istruttore che tanti vorrebbero: iperenergetica, ipertecnica, superdecisa, monta con i suoi allievi e gli fa vedere come si fanno le cose, fa lezioni di teoria, non ti insulta ma ti corregge con fermezza, ti incoraggia, ti GUARDA mentre lavori e stabilisce il lavoro più adatto alla tua progressione...
Vedo i risultati dei suoi allievi e da quello la stimo davvero eccezionale... ma non faccio lezione con lei.
Ci scanneremmo in tre minuti: siamo troppo diverse.
Invece adoro Roberta. La verità è che mi piace lavorare in campo scaldando la cavalla con i miei tempi, lavorando a modo mio... ed avere accanto un grande istruttore che mi cazzia quando sbaglio e che mi spiega cose nuove di teoria mentre continuo a lavorare e poi, con calma, proviamo i nuovi esercizi... e se non vengono... pazienza, prima o poi verranno!! :occasion14:
Personalmente credo che avere il giusto istruttore sia davvero importante... ma che un grande istruttore può semplicemente non essere adatto a noi... così come magari il nostro carattere è più vicino a quello dell'istruttore introverso che non piace a nessuno... e con lui stiamo da dio!!
Ad ognuno il suo... fortunatamente il mare della FISE è strapieno di pesci... anche di scarpe... ma pesci ce n'è in abbondanza! :horse-wink:
Scusate, se mi posso permettere, credo ci sia un diffuso errore, mi è capitato di leggere in alcuni post "L'ho scelto perchè montava bene" , devo dire la verita a mio parere è un pò riduttivo, il saper essere molto bravo in sella, non è sinonimo di molto bravo a spiegare ciò che si và a fare, non sempre l'ottimo cavaliere è paziente e conosce anche come è fatto "dentro" un cavallo, io devo dire la verità ho avuto due istruttori davvero ottimi, la prima l'ho vista montare la prima volta dopo circa un anno di lezioni, quando io avevo difficolta su un nuovo cavallo particolarmente difficile, lei mi ha fatto smontare, è salita lei ... e miracolo ... il cavallo era diventato improvvisamente una bicicletta.
Il secondo invece l'ho visto montare solo quando siamo usciti insieme a fare un allegra passegiata, prima per circa un anno il nulla, però in entrambi i casi non mi è mai mancato vederli in sella, ero più interessato a quello che mi trasmettevano stando al centro del rettangolo, credo che il bravo istruttore solo dalle parole ti debba saper spiegare come affrontare un gabbia o fare una cessione alla gamba, se me la fà vedere perfettamente eseguita ma non è in grado di spiegare a ME come farla, tutto diventa inutile.
Il bravo istruttore dovrebbe (condizionale d'obbligo) fare entrambe le cose, cioè montare bene e sapere anche spiegare, una combinazione più unica che rara... se poi oltre a questo ci mettiamo anche come termine di preferenza la simpatia, beh allora stai cercando un alieno!
A bassi livelli a parere io è più importante sapere spiegare bene, se poi non si in grado di fare una piroetta o saltare 150, non mi importa.
Ad alti livelli ha sempre meno importanza la simpatia mentre salgono in classifica il sapere spiegare e il sapere montare e sapere risolvere i problemi del cavallo.
Secondo me l'istruttore dovrebbe essere innanzitutto entusiasta uomo di cavalli e dovrebbe essere in grado di far capire al volo l'importanza di tutto ciò che precede e segue l'atto di montare in sella. Se non lo fa capire al volo, attraverso il primissimo contatto con il cliente, è fregato: il cliente non lo capirà mai da solo, vorrà montare e basta, prenderà le indispensabili lezioni da terra come una perdita di tempo e una presa per i fondelli, cambierà istruttore e poi vien fuori che miriadi di problemi restano insoluti per annnieannieanni.
Ne accennavo in un 3d aperto su Parelli e sul "buco" che spesso Parelli (o buone imitazioni, che è la stessissima cosa) riempie.
E' vero, e infatti nelle scuole che reputo migliori, è OBBLIGATORIO arrivare almeno mezz'ora prima per accudire il cavallo. Se arrivi tardi il cavallo lo prepari lo stesso, togliendo tempo alla lezione in sella.
Se intendiamo un lavoro da terra in senso ampio, sono rari i casi in cui l'istruttore ha l'iniziativa di insegnarti, ad esempio, a gestire un cavallo alla corda. A me è capitato di fare lezioni di questo tipo anche ai bambini e devo dire che tutti ne sono stati entusiasti. Troppo spesso si pensa che chi frequenta un maneggio voglia sempre e solo montare, ma non è così.
Forse chi lo frequenta no.... ma gli ippogenitori, che in genere pagano, sì.
Citazione da: Laura - Settembre 28, 2012, 04:33:30 PM
Il bravo istruttore dovrebbe (condizionale d'obbligo) fare entrambe le cose, cioè montare bene e sapere anche spiegare, una combinazione più unica che rara... se poi oltre a questo ci mettiamo anche come termine di preferenza la simpatia, beh allora stai cercando un alieno!
A bassi livelli a parere io è più importante sapere spiegare bene, se poi non si in grado di fare una piroetta o saltare 150, non mi importa.
Ad alti livelli ha sempre meno importanza la simpatia mentre salgono in classifica il sapere spiegare e il sapere montare e sapere risolvere i problemi del cavallo.
Quotone Lauretta.
Nooo, macchè clima da compito in classe..
Citazione da: bionda - Settembre 28, 2012, 01:58:17 PM
Non capisco perchè fate questa dicotomia tra impegnarsi/imparare da una parte e divertirsi dall'altra.
Per me è divertente la lezione dove ci si impegna e si impara.
Forse nella vostra esperienza "impegno" significa ripetere in modo frustrante cose che non si riesce a fare bene. Se è così, avete istruttori che insegnano male, imho.
:quoto: :quoto:
Non è che per divertirsi in sella bisogna per forza mettersi a caxxeggiare uno accanto all'altro scherzando e ridacchiando..
La gente che caxxeggia difficilmente mi fa divertire, di solito non capisco le battute, è come se parlassero cinese :chewyhorse:
L'istruttore che fa scuola deve saper controllare da terra i suoi cavalli e saper organizzare la sezione in modo che gli allievi non si diano fastidio l'uno o con l'altro. Già questo non è tanto banale. Il mio primo istruttore lo sapeva fare, dopo non ho mai più visto nessuno capace.
Ad un livello più avanzato la spiegazione è importante, ma non è sufficiente. Ho preso lezioni a caro prezzo da un ragazzo che in campo faceva magnifiche conferenze, ma intanto sembrava non vedere cosa facevo io e cosa faceva il mio cavallo. L'istruttore deve vedere cosa state facendo come se in sella ci fosse lui stesso (per questo deve saper montare), e deve saperti pilotare per ottenere le sensazioni che poi andrai a ricercarti per conto tuo. Non è facile, ne ho conosciuto solo uno capace.
Diciamo però pure che divertirsi e fare qualche battuta non è necessariamente = a caxxeggiare e ridacchiare.
Io mi diverto molto quando mi concentro e mi impegno per ottenere un risultato, con il mio istruttore che mi corregge e mi dirige da terra.
Poi finito l'esercizio, riposi tu, riposa il cavallo ed ecco che magari esce la frase: "molto bene qui, meno bene di qua, e non tenere quella mano come se (scappa una battuta che ora non mi viene)"... risata.. tutto apposto.
Tutti contenti, sereni, si rinizia a lavorare
Citazione da: GilMi - Settembre 28, 2012, 04:28:50 PM
Scusate, se mi posso permettere, credo ci sia un diffuso errore, mi è capitato di leggere in alcuni post "L'ho scelto perchè montava bene" , devo dire la verita a mio parere è un pò riduttivo, il saper essere molto bravo in sella, non è sinonimo di molto bravo a spiegare ciò che si và a fare, non sempre l'ottimo cavaliere è paziente e conosce anche come è fatto "dentro" un cavallo, io devo dire la verità ho avuto due istruttori davvero ottimi, la prima l'ho vista montare la prima volta dopo circa un anno di lezioni, quando io avevo difficolta su un nuovo cavallo particolarmente difficile, lei mi ha fatto smontare, è salita lei ... e miracolo ... il cavallo era diventato improvvisamente una bicicletta.
Il secondo invece l'ho visto montare solo quando siamo usciti insieme a fare un allegra passegiata, prima per circa un anno il nulla, però in entrambi i casi non mi è mai mancato vederli in sella, ero più interessato a quello che mi trasmettevano stando al centro del rettangolo, credo che il bravo istruttore solo dalle parole ti debba saper spiegare come affrontare un gabbia o fare una cessione alla gamba, se me la fà vedere perfettamente eseguita ma non è in grado di spiegare a ME come farla, tutto diventa inutile.
A mio parere invece l'istruttore DEVE saper montare bene. Non perchè in questo modo si auto-referenzia, ma perchè arrivati ad un certo livello montare bene vuol dire sapere interpretare, con finezza, le sensazioni che il cavallo ti dà da sella.
E questo lo trovo indispensabile per poter insegnare qualcosa.
Mi spiego meglio, dato per scontato avere una buon assetto e un buon controllo del cavallo, quando devo andare a lavorare ho bisogno di una cosa indispensabile: la sensibilità, il "senso del cavallo"..
Se l'istruttore non ha questo quid in più, non si va da nessuna parte. Perchè può spiegarti tutti i tecnicismi del mondo, ma se non sa dirti cosa "devi" sentire, perchè lui per primo non lo sa, non ti può insegnare.
Scusa Sachiko.88 ma come può qualcuno dirti che sensazioni sentire, il sentire qualcosa è dato dalla tua sensibilità non certo perchè un istruttore ti dice cosa sentire e dove sentirlo, io feci una domanda tempo fà al mio istruttore "come faccio a capire dove il cavallo stacca per un salto", ovviamente senza guardare, mi rispose lo devi sentire capendo la lunghezza delle sue falcate ... al momento ovviamente mi sembrò un utopia, adesso invece so' esattamente dove il cavallo staccherà senza per forza fissare gli ostacoli, ma guardando oltre.
Secondo me ribadisco che il DEVE saper montare bene è un assoluto optional, per fare un paragone calcistico è come se un allenatore di seria A dovesse giocare al calcio meglio dei suoi giocatori ... non credo che a parte 4 o 5 casi sia possibile, è chiaro che un istruttore specialmente se ha una certa cariera o cmq è in ambito equestre da 20/30 anni sia bravo in sella, ma da qui a fargli un esame prima di iniziare a prendere lezioni mi sembra esagerato.
qui siamo tornati a come vorremo l'istruttore, non al rapporto che abbiamo con lui.
GilMi, è vero quello che scrivi, uno non ti può insegnare a senitre qualcosa... Ma se è uno con una sensibilità particolare a cavallo, sicuramente ti sa aiutare di più.
Citazione da: GilMi - Ottobre 01, 2012, 02:59:14 PM
Scusa Sachiko.88 ma come può qualcuno dirti che sensazioni sentire, il sentire qualcosa è dato dalla tua sensibilità non certo perchè un istruttore ti dice cosa sentire e dove sentirlo, io feci una domanda tempo fà al mio istruttore "come faccio a capire dove il cavallo stacca per un salto", ovviamente senza guardare, mi rispose lo devi sentire capendo la lunghezza delle sue falcate ... al momento ovviamente mi sembrò un utopia, adesso invece so' esattamente dove il cavallo staccherà senza per forza fissare gli ostacoli, ma guardando oltre.
Secondo me ribadisco che il DEVE saper montare bene è un assoluto optional, per fare un paragone calcistico è come se un allenatore di seria A dovesse giocare al calcio meglio dei suoi giocatori ... non credo che a parte 4 o 5 casi sia possibile, è chiaro che un istruttore specialmente se ha una certa cariera o cmq è in ambito equestre da 20/30 anni sia bravo in sella, ma da qui a fargli un esame prima di iniziare a prendere lezioni mi sembra esagerato.
A mio parere, l'istruttore deve saper montare, altrimenti tanto vale che leggi un buon libro tecnico, ma come sappiamo tutti i libri non bastano per progredire, ci vuole qualcuno che ci indirizzi nel nostro caso specifico.
Quello che sto dicendo è che non basta aver studiato la teoria, bisogna saperla applicare, e sapere, quando la applichiamo bene quali sono le sensazioni in feedback che ci da il cavallo.
Ad esempio: ti dicono di fare qualcosa, a te sembra di fare tutto alla lettera ma non arrivi ad un risultato. Salta su 'istruttore, fa (in apparenza) le stesse cose che hai fatto tu ma improvvisamente il cavallo risponde.
Perchè? perchè l'istruttore con la sua sensibilità oltre che sapere cosa fare sa QUANDO fare cosa e con che intensità. E questo vuol dire saper montare.
E i bravi istruttori sanno tradurre in parole le sensazioni che tu devi avere a cavallo per farti capire cosa devi ottenere.
Un esempio pratico mio. A me non hanno mai insegnato davvero a riunire il cavallo, ho dovuto andare a cercare parole stampate e provare provare provare.
Ma la mia difficoltà più grande era capire quando avevo il cavallo davvero riunito o se me lo stavo inventando. Fino a che un giorno ho sentito il cavallo alzare la schiena e portare sotto i posteriori.
La sensazione che ho avuto è che
la groppa del cavallo finisse 5 cm dopo la sella.
Se qualcuno mi avesse descritto che era questa la sensazione che avrei dovuto avere ci avrei messo meno tempo ad arrivare ad un risultato.
Ma se non sai montare bene, non sai riunire il cavallo, non hai la sensibilità di farlo, allora non sai qual'è la sensazione che devi avere e ovviamente non puoi spiegarmelo.
Allenatore di calcio ed istruttore equestre sono due cose molto diverse. Non puoi paragonarmele.
Prima di tutto perchè la prestazione pratica del calciatore deriva, oltre che dalla tecnica, moltissimo dalla sua prestazione fisica.
E un allenatore di 40/50 anni non potrà mai essere a pari di un uomo di 25.
In secondo luogo, come allenare il corpo umano per ottenere un risultato si può 'studiare' a tavolino, perchè è un'allenamento muscolare.
Con il cavallo è diversissimo: perchè la discriminatane non è assolutamente la forza fisica, ma la sensibilità, e il saper creare l'insieme con il cavallo. E questo non puoi studiarlo a tavolino, puoi studiare come fornire al cavallo tutti gli strumenti muscolari per sostenere il lavoro con il cavaliere, è biomeccanica, una scienza. Ma tutto ciò viene prima dell'equitazione, è un prerequisito.
Ma come lavorare, "ballare" a ritmo con il cavallo non lo puoi studiare, se lo sai fare puoi spiegarlo, altrimenti no. (IMHO ovviamente)
Citazione da: Sachiko.88 - Ottobre 01, 2012, 05:13:10 PM
A mio parere, l'istruttore deve saper montare, altrimenti tanto vale che leggi un buon libro tecnico, ma come sappiamo tutti i libri non bastano per progredire, ci vuole qualcuno che ci indirizzi nel nostro caso specifico.
Quello che sto dicendo è che non basta aver studiato la teoria, bisogna saperla applicare, e sapere, quando la applichiamo bene quali sono le sensazioni in feedback che ci da il cavallo.
Ad esempio: ti dicono di fare qualcosa, a te sembra di fare tutto alla lettera ma non arrivi ad un risultato. Salta su 'istruttore, fa (in apparenza) le stesse cose che hai fatto tu ma improvvisamente il cavallo risponde.
Perchè? perchè l'istruttore con la sua sensibilità oltre che sapere cosa fare sa QUANDO fare cosa e con che intensità. E questo vuol dire saper montare.
E i bravi istruttori sanno tradurre in parole le sensazioni che tu devi avere a cavallo per farti capire cosa devi ottenere.
Un esempio pratico mio. A me non hanno mai insegnato davvero a riunire il cavallo, ho dovuto andare a cercare parole stampate e provare provare provare.
Ma la mia difficoltà più grande era capire quando avevo il cavallo davvero riunito o se me lo stavo inventando. Fino a che un giorno ho sentito il cavallo alzare la schiena e portare sotto i posteriori.
La sensazione che ho avuto è che la groppa del cavallo finisse 5 cm dopo la sella.
Se qualcuno mi avesse descritto che era questa la sensazione che avrei dovuto avere ci avrei messo meno tempo ad arrivare ad un risultato.
Ma se non sai montare bene, non sai riunire il cavallo, non hai la sensibilità di farlo, allora non sai qual'è la sensazione che devi avere e ovviamente non puoi spiegarmelo.
Allenatore di calcio ed istruttore equestre sono due cose molto diverse. Non puoi paragonarmele.
Prima di tutto perchè la prestazione pratica del calciatore deriva, oltre che dalla tecnica, moltissimo dalla sua prestazione fisica.
E un allenatore di 40/50 anni non potrà mai essere a pari di un uomo di 25.
In secondo luogo, come allenare il corpo umano per ottenere un risultato si può 'studiare' a tavolino, perchè è un'allenamento muscolare.
Con il cavallo è diversissimo: perchè la discriminatane non è assolutamente la forza fisica, ma la sensibilità, e il saper creare l'insieme con il cavallo. E questo non puoi studiarlo a tavolino, puoi studiare come fornire al cavallo tutti gli strumenti muscolari per sostenere il lavoro con il cavaliere, è biomeccanica, una scienza. Ma tutto ciò viene prima dell'equitazione, è un prerequisito.
Ma come lavorare, "ballare" a ritmo con il cavallo non lo puoi studiare, se lo sai fare puoi spiegarlo, altrimenti no. (IMHO ovviamente)
:quoto:
Quoto ogni parola di Sachiko.
E ti dirò di più, il paragone con il calcio, o con il rugby che ho praticato ed ho insegnato, non può reggere perchè è uno sport di squadra, e il bravo allenatore è quello che riesce a mettere in campo una squadra equilibrata, quindi è quello che capisce come sfruttare al meglio il suo potenziale considerando equilibri tecnici e tattici in funzione del proprio avversario.
Quello che possiamo calcolare invece, è un buon maestro di equitazione come un buon insegnante di giovanili, dove ti insegnano i gesti tecnici.. e quelli, li sai trasmettere solo se tu in primis li sai fare, conosci quei "trucchetti" quelle "malizie" è questo che fa la differenza tra un buon insegnante ed un OTTIMO insegnante, più bagaglio hai più puoi trasmettere.
Le sensazioni le devi imparare a sentire ma solo un spiegando COSA cercare e COME puoi sperare di sentire un giorno.
Per questo, spesso un buon maestro di equitazione ha una sensibilità particolare nel sentire sia il cavallo che il cavaliere, un buon maestro è anche qualcosa di simile ad uno psicologo.. ovviamente tutto va riportato sempre al tipo di livello e alle esperienze che vai a fare
Citazione da: GilMi - Ottobre 01, 2012, 02:59:14 PM
Secondo me ribadisco che il DEVE saper montare bene è un assoluto optional, per fare un paragone calcistico è come se un allenatore di seria A dovesse giocare al calcio meglio dei suoi giocatori ... non credo che a parte 4 o 5 casi sia possibile, è chiaro che un istruttore specialmente se ha una certa cariera o cmq è in ambito equestre da 20/30 anni sia bravo in sella, ma da qui a fargli un esame prima di iniziare a prendere lezioni mi sembra esagerato.
Chi ha aperto il post ha rivolto la domanda a cavalieri che abbiano già una discreta esperienza. Per questa categoria di persone, come monta l'istruttore è importante eccome. Io per esempio ho ricominciato a prendere lezioni due anni fa, dopo una quindicina d'anni passati in totale autonomia, perchè volevo dedicarmi al dressage, seppure in modo non agonistico. Avevo una puledrona araba domata da me, domata in un certo modo (non che io sia chissà chi, ma è ovvio che dopo quarant'anni che monti hai una tua "filosofia" riguardo a come deve muoversi e lavorare il cavallo). Entrando nell'ambiente del dressage, l'ultima persona che volevo incontrare era una istruttrice rollkurista, per esempio. Sicchè la cosa più semplice era guardarla montare, ed è quel che ho fatto. Appurato che il suo stile di monta non contrastava in alcun modo i mei personali precetti, ho iniziato a lavorare con lei.
Giusto, non vorrei certo prendere lezioni da qualcuno a cui non farei montare il mio cavallo. Anzi, integrare e correggere il poco che so fare io, montandolo anche lui, è una delle cose che l'istruttore è chiamato a fare.
Proprio così, Bionda. Io ,con un cavallo ben addestrato, una (specie) di spalla in dentro ero anche capace di farla, ma non certo di insegnarla a una puledra! Me la cavavo decentemente su una pista, e stop.
Citazione da: Shanna - Ottobre 01, 2012, 03:32:54 PM
qui siamo tornati a come vorremo l'istruttore, non al rapporto che abbiamo con lui.
Hai ragione, andiamo OT. Il rapporto che ho io con gli istruttori è un rapporto cliente-fornitore. Certo non mi rivolgo a una/o che mi sta antipatico a pelle, ma tolto questo, mi interessa cosa l'istruttore sa fare e il rapporto è quello che posso avere con un collega di lavoro o simili.
boh io purtroppo con il tempo mi sono molto affezionato al mio istruttore, siamo diventati amici, quasi fratelli.
non è un bene, perchè l'affetto che provo nei suoi confronti, l'amicizia sincera e il profondo bene che gli auguro mi portano a chiudere un occhio su molte cose, ad essere indulgente, a non pretendere alcune cose che da un altro mi sembrerebbero dovute.
non riesco neanche ad arrabbiarmi con lui, per me è come un fratello davvero, ho un senso di protezione nei suoi confronti che mi porta a non essere mai oggettivo.
poi, ha tante qualità, sia chiaro, ma penso che potrebbe fare di più, per se stesso e anche per me.
Perché mi è venuto da ridere di istinto dopo aver letto la domanda iniziale "rapporto con l'istruttore?" e ipotizzando una risposta?
Sono proprio messa male! :benedizione:
Citazione da: Ungarina - Ottobre 02, 2012, 12:20:52 PM
Perché mi è venuto da ridere di istinto dopo aver letto la domanda iniziale "rapporto con l'istruttore?" e ipotizzando una risposta?
Sono proprio messa male! :benedizione:
mi associo.. :benedizione: :benedizione: :happy_birthday-736: :icon_pidu:
Una cosa importante da considerare è: chi è stato l'istruttore dell'istruttore? Dalle mie parti gli istruttori (parlo di quelli di base) sono tutti su per giù simili.... e se vi raccontassi qualche tic vi meravigliereste, perchè immagino siano completamente diversi da quelli che conoscete voi. Il motivo è presto detto: tutti sono stati istruiti dallo stesso istruttore "storico"!
Però è buffo vedere, che so, una ragazzina esile di vent'anni che emula il suo maestro - un omone robusto, energico, aggressivo, severo e intransigente, di impronta classico-militaresca.... :icon_rolleyes:
Ma tipo cosa??
Citazione da: Midnight - Ottobre 01, 2012, 06:18:54 PM
Quoto ogni parola di Sachiko.
E ti dirò di più, il paragone con il calcio, o con il rugby che ho praticato ed ho insegnato, non può reggere perchè è uno sport di squadra, e il bravo allenatore è quello che riesce a mettere in campo una squadra equilibrata, quindi è quello che capisce come sfruttare al meglio il suo potenziale considerando equilibri tecnici e tattici in funzione del proprio avversario.
Quello che possiamo calcolare invece, è un buon maestro di equitazione come un buon insegnante di giovanili, dove ti insegnano i gesti tecnici.. e quelli, li sai trasmettere solo se tu in primis li sai fare, conosci quei "trucchetti" quelle "malizie" è questo che fa la differenza tra un buon insegnante ed un OTTIMO insegnante, più bagaglio hai più puoi trasmettere.
Le sensazioni le devi imparare a sentire ma solo un spiegando COSA cercare e COME puoi sperare di sentire un giorno.
Per questo, spesso un buon maestro di equitazione ha una sensibilità particolare nel sentire sia il cavallo che il cavaliere, un buon maestro è anche qualcosa di simile ad uno psicologo.. ovviamente tutto va riportato sempre al tipo di livello e alle esperienze che vai a fare
Permettetemi ma continuo a non essere d'accordo, io capisco quando sei all'inizio e devi imparare a battere la sella, ( e allora magari è utile che qualcuno ti faccia vedere ) ma quando sai andare a cavallo e devi migliorare ( e di migliorare non si smette mai ) cosa mi serve vedere qualcuno che va a cavallo ? allora prenderei come istruttore youtube .. li vedo tutto, ma proprio tutto dei migliori, a questo punto .. cosa vi serve un istruttore ? guardarte youtube e rifate in campo tanto è lo stesso no ? tornando al titolo del post, io l'istruttore lo voglio come un allenatore di calcio ( e per inciso non è vero che l'equitazione è uno sport singolo ... si è cmq in due ) mi deve dire cosa fare e dove farlo per migliorare, non deve vincere una m di dressage per convincermi a fare lezioni con lui, devi sgridarmi quando sbaglio e urlarmi il classico SUPERRR quando faccio una cosa fatta bene, non deve farmelo vedere deve farlo fare a me, poi è ovvio che un istruttore federale sia ottimo a cavallo, ma la cosa che non capisco è
"l'ho scelto perchè montava bene", e se poi non sa spiegare ? meglio uno che spiega bene e mi fa capire esattamente cosa fare per ottenere un risultato o uno che monta bene .. e se una cosa escludesse l'altra cosa scegliereste ? e se un istruttore fosse un oro olimpico in dressage che per una strana forma di sciatalgia non potesse più montare lo escludereste perchè non lo vedete montare ??... hmm secondo me alla fine mi date ragione.
scusatemi se sono andato un pò oltre il titolo del post, spero di non infastidire nessuno.
no, avere in campo qualcuno che ti segue che sa montare, non è come guardare un video su youtube.
Sono parametri troppo soggettivi per dire che è megio una cosa o l'altra, come dicevo in precedenza dipende dal carattere e dallo scopo finale. Poi certo, mi aspetto che qualsiasi istruttore/tecnico sappia sia montare decentemente, che spiegare in modo chiaro.
Un adulto che monta due volte alla settimana o la mamma che porta il suo bambino, cercheranno un istruttore che prima di tutto sia umanamente gradevole e che spieghi bene.
Un allievo avanzato magari avrà bisogno di meno spiegazioni e cercherà un istruttore con alle spelle risultati agonistici, sia suoi che dei suoi allievi.
Con supremo sprezzo degli smites vi cito Caprilli (ricordate quel vecchio progetto su Rivista di Cavalleria?.....)
Secondo Caprilli:
# poca o nulla istruzione in sezione; istruzione individuale o a piccolissimi gruppi di cavalieri che non sono disposti in sezione;
# estrema importanza dell'apprendimento per imitazione (dell'istruttore o di reclute più esperte)
# estrema importanza delle uscite in campagna molto anticipate rispetto agli usi del tempo (e siamo ricaduti, mi pare, nell'errore, se di errore si tratta, di procrastinare troppo a lungo le uscite).
tutto molto attuale!
Citazione da: GilMi - Ottobre 02, 2012, 03:35:20 PM
Permettetemi ma continuo a non essere d'accordo, io capisco quando sei all'inizio e devi imparare a battere la sella, ( e allora magari è utile che qualcuno ti faccia vedere ) ma quando sai andare a cavallo e devi migliorare ( e di migliorare non si smette mai ) cosa mi serve vedere qualcuno che va a cavallo ? allora prenderei come istruttore youtube .. li vedo tutto, ma proprio tutto dei migliori, a questo punto .. cosa vi serve un istruttore ? guardarte youtube e rifate in campo tanto è lo stesso no ? tornando al titolo del post, io l'istruttore lo voglio come un allenatore di calcio ( e per inciso non è vero che l'equitazione è uno sport singolo ... si è cmq in due ) mi deve dire cosa fare e dove farlo per migliorare, non deve vincere una m di dressage per convincermi a fare lezioni con lui, devi sgridarmi quando sbaglio e urlarmi il classico SUPERRR quando faccio una cosa fatta bene, non deve farmelo vedere deve farlo fare a me, poi è ovvio che un istruttore federale sia ottimo a cavallo, ma la cosa che non capisco è
"l'ho scelto perchè montava bene", e se poi non sa spiegare ? meglio uno che spiega bene e mi fa capire esattamente cosa fare per ottenere un risultato o uno che monta bene .. e se una cosa escludesse l'altra cosa scegliereste ? e se un istruttore fosse un oro olimpico in dressage che per una strana forma di sciatalgia non potesse più montare lo escludereste perchè non lo vedete montare ??... hmm secondo me alla fine mi date ragione.
scusatemi se sono andato un pò oltre il titolo del post, spero di non infastidire nessuno.
ma.. mi sembra che tu non abbia letto ciò che ho scritto.. ??? nessuno a mai detto che l'istruttore deve saper montare perchè imparo guardandolo montare.. aiuta, ma non è fondamentale.
Il mio pensiero è (riassunto in du parole): lui deve saper montare perchè se non sa fare bene le cose come fa a spiegarle a me?
Però.... diamo per scontato che l'istruttore debba saper montare meglio dell'allievo; e pare un'ovvietà; ma è vero al 100%? E perchè allora grandi professionisti, eccelsi nel loro ramo (penso a musicisti, cantanti e altri artisti) talora continuano a prendere lezioni dal loro maestro, anche quando l'hanno superato per capacità?
perchè bisogna sempre avere qualcuno che controlli da terra, da soli è difficile riscontrare i propri difetti
Citazione da: GilMi - Ottobre 02, 2012, 03:35:20 PM
Permettetemi ma continuo a non essere d'accordo, io capisco quando sei all'inizio e devi imparare a battere la sella, ( e allora magari è utile che qualcuno ti faccia vedere ) ma quando sai andare a cavallo e devi migliorare ( e di migliorare non si smette mai ) cosa mi serve vedere qualcuno che va a cavallo ? allora prenderei come istruttore youtube .. li vedo tutto, ma proprio tutto dei migliori, a questo punto .. cosa vi serve un istruttore ? guardarte youtube e rifate in campo tanto è lo stesso no ?
Posto che a volte guardare una cosa, può aiutarti (aiutarti), il discorso non è che l'istruttore mi deve insegnare per emulazione, guardarlo montare non è una conditio sine qua non, ma sapere che sa montare, che ha avuto risultati di livello ed ha una buona formazione è senza dubbio una delle cose che guardo quando scelgo l'istruttore.
Citazione
tornando al titolo del post, io l'istruttore lo voglio come un allenatore di calcio ( e per inciso non è vero che l'equitazione è uno sport singolo ... si è cmq in due ) mi deve dire cosa fare e dove farlo per migliorare, non deve vincere una m di dressage per convincermi a fare lezioni con lui, devi sgridarmi quando sbaglio e urlarmi il classico SUPERRR quando faccio una cosa fatta bene, non deve farmelo vedere deve farlo fare a me, poi è ovvio che un istruttore federale sia ottimo a cavallo,
L'equitazione NON E' uno sport di squadra come il calcio, in cui la rosa è di 25/30 giocatori da cui attingere per trovare la squadra migliore in quel momento, secondo gli equilibri tattici, secondo l'avversario e quindi convocarne solo 11 + panchina.
L'equitazione sei tu e il tuo cavallo, non conti sulla squadra, sei tu che devi sapere COSA e COME chiedere al tuo cavallo, di nuovo il paragone con il calcio non regge :)
Citazione
ma la cosa che non capisco è
"l'ho scelto perchè montava bene", e se poi non sa spiegare ? meglio uno che spiega bene e mi fa capire esattamente cosa fare per ottenere un risultato o uno che monta bene .. e se una cosa escludesse l'altra cosa scegliereste ? e se un istruttore fosse un oro olimpico in dressage che per una strana forma di sciatalgia non potesse più montare lo escludereste perchè non lo vedete montare ??
A me non interessa che l'istruttore sappia montare bene in quel momento, a me interessa che sappia montare, o abbia montato bene in passato.. un oro olimpico di dressage con sciatalgia è comunque un ottimo cavaliere... ed è ovvio che se l'oro olimpico non sa spiegare, non sa insegnare non è un buon istruttore, è solo un buon cavaliere.
Secondo me solo se sei un ottimo cavaliere puoi essere un ottimo istruttore e contemporaneamente, essere un ottimo cavaliere non vuol dire essere un buon istruttore... e visto che di istruttori ce ne sono tanti, non credo debbe trovarmi nell'assurda ipotesi di escludere una o l'altra cosa.
Citazione
... hmm secondo me alla fine mi date ragione.
hmmm... secondo me no :cheesy3: :vergogna:
Citazione da: alex - Ottobre 02, 2012, 05:12:08 PM
Però.... diamo per scontato che l'istruttore debba saper montare meglio dell'allievo; e pare un'ovvietà; ma è vero al 100%? E perchè allora grandi professionisti, eccelsi nel loro ramo (penso a musicisti, cantanti e altri artisti) talora continuano a prendere lezioni dal loro maestro, anche quando l'hanno superato per capacità?
Questa è una situazione limite.
Ma in ogni caso, un occhio esperto serve sempre a cogliere i difetti 'da fuori', come la storia del quadro che se stai troppo vicino non vedi l'insieme. Noi siamo troppo 'vicini' a noi stessi a volte per vedere qualcosa che da fuori si nota.
In ogni caso non penso che i Grandi si accontentino di essere aiutati dal primo equitante che passa.
Midnight, forse non hai compreso quanto ho scritto,
non ho paragonato l'equitazione al calcio, ho detto che l'equitazione NON è uno sport singolo, si dice
"binomio", cioè l'insieme di due, quindi non singolo, il mio riferimento al calcio era dato dal fatto che il mio rapporto con l'istruttore è come quello che possono avere dei calciatori con il proprio allenatore.
l'equitazione sei tu e il cavallo, certo, tu devi sapere come e cosa chiedere, e il cavallo deve saper cosa fare, io imparo, lui impara, come vedi comunque è uno sport di squadra, certo una squadra fatta di soli due elementi.
Non credo che la conversazione verteva su questo aspetto, tu hai fatto un paragone con il calcio ed io dicevo solo che non era calzante.. Il punto fondamentale, come diceva anceh Sachiko era più se un buon istruttore dovesse essere o meno anche essere un buon cavaliere, tu dicevi di no... noi sostenevamo il contrario.
Il modo migliore per capire se un cavaliere è bravo, è guardarlo... ma non è condizione necessaria
Citazione da: Midnight - Ottobre 02, 2012, 06:10:23 PM
Non credo che la conversazione verteva su questo aspetto, tu hai fatto un paragone con il calcio ed io dicevo solo che non era calzante.. Il punto fondamentale, come diceva anceh Sachiko era più se un buon istruttore dovesse essere o meno anche essere un buon cavaliere, tu dicevi di no... noi sostenevamo il contrario.
Il modo migliore per capire se un cavaliere è bravo, è guardarlo... ma non è condizione necessaria
Stai sbagliando NON ho fatto paragoni con il cacio, ho fatto paragoni sugli allenatori di calcio, ma se preferisci dico allenatori di basket, l'esempio era per gli allenatori/istruttori non paragone tra sport.
Si ho capito.. il discorso comunque non cambia, proprio per le dinamiche che ti ho scritto sopra, che ti invito a rileggere.
Comunque, questo (che era nato come inciso) è un fuori tema, del fuori tema... forse sarebbe meglio non incaponirsi su questo argomento e riavvicinarci al topic
Midnight non è per incapponirsi, ma è che forse tu dovresti rileggere come è nato il mio dissenso, io ho scritto che mi sembra riduttivo scegliere un istruttore dopo averlo visto montare, io lo scelgo dopo avergli visto fare una lezione e dopo averci parlato, non ho scritto non deve saper montare, anche perchè come è possibile essere un istruttore e non saper montare, non sto parlando di gente esperta che si improvvisa, stò parlando di istruttori Fise ( nel mio caso il mio è istruttore federale di 3° livello ) .. secondo te chiedo ad un istruttore di terzo livello di farmi vedere come monta prima di decidere se prendere o meno lezioni ?
Si ok leggerò meglio... ma fallo anche tu. :)
Citazione da: GilMi - Ottobre 03, 2012, 10:37:43 AM
Midnight non è per incapponirsi, ma è che forse tu dovresti rileggere come è nato il mio dissenso, io ho scritto che mi sembra riduttivo scegliere un istruttore dopo averlo visto montare, io lo scelgo dopo avergli visto fare una lezione e dopo averci parlato, non ho scritto non deve saper montare, anche perchè come è possibile essere un istruttore e non saper montare, non sto parlando di gente esperta che si improvvisa, stò parlando di istruttori Fise ( nel mio caso il mio è istruttore federale di 3° livello ) .. secondo te chiedo ad un istruttore di terzo livello di farmi vedere come monta prima di decidere se prendere o meno lezioni ?
Be'....secondo me invece non e' sbagliato voler vedere come monta l'istruttore.
Data la situazione della Fise (ma qui glisso), ma soprattutto perche' puo' anche essere che il suddetto istruttore sappia montare, ma il suo modo non vada bene per il tuo cavallo ad esempio...Insomma ci sono tanti fattori da valutare.
Faccio un esempio cretino, ma mi e' capitata una roba simile:
cavallo molto delicato di schiena, l'istruttore in questione monta seduto davanti al salto e fa interventi pesanti prima. Premesso che a me nemmeno piace lo stile, e vabe', ma e' soprattutto il cavallo li che non gradisce.
E' solo un esempio, ma per dire che, anche se il tizio e' istruttore federale e tutto, sapere come monta per me e' fondamentale.
ci sono bravissimi cavalieri che son scarsi come istruttori e istruttori che in sella non sono eccezionali.
trovo difficile che le due caratteristiche (eccellente cavaliere + eccellente istruttore) siano riunite nella stessa persona, perchè richiedono sensibilità diverse.
detto ciò, penso che il giudizio sul proprio istruttore molto dipenda da ciò che si va cercando.
il mio ha i capelli bianchi, dubito sappia fare bene le figure di dressage o una 140, però ha messo in sella centinaia di ragazzi, ha percorso migliaia di km in campagna e portato in passeggiata non so quante persone (più o meno principianti).
dopo anni di maneggi orientati al salto, io cercavo una persona che mi desse fiducia e che mi insegnasse a "trattare col cavallo", oltre che a montarlo con assetto meno orrido.
non dico che la tecnica non serve, ci mancherebbe!
ma per quel poco che devo fare io a cavallo, e considerando i miei limiti, lui per me è il numero uno.
Be' certo...dipende molto da cosa vuoi fare e dal cavallo che monti credo.
Anche il mio primo istruttore era simile a come tu descrivi il tuo, ha messo in sella un sacco di gente e da' molta fiducia. pero'......
Io sono scarsa e monto da poco, ho iniziato da grande....insomma, chi piu' ne ha piu' ne metta, ma trovo che, se avessi lui come istruttore con Oliver, le cose non andrebbero bene (cioe', peggio di ora sicuro). Inoltre abbiamo visioni dell'equitazione diverse.
Per riassumere quello che voglio dire: credo che tutti abbiamo un sogno-obiettivo nel nostro percorso equestre. Bene, il mio non sono gare o altro, ma e' imparare a montare in un certo modo....che non e' il suo.
Citazione da: klystron - Ottobre 03, 2012, 12:12:38 PM
Per riassumere quello che voglio dire: credo che tutti abbiamo un sogno-obiettivo nel nostro percorso equestre. Bene, il mio non sono gare o altro, ma e' imparare a montare in un certo modo....che non e' il suo.
Bravo a insegnare e bravo a montare sono concetti anche relativi a chi guarda e a chi impara.
In più c'è quello che dice klystron: con i cavalli la gente fa un sacco di cose che non sono sempre e per tutti condivisibili. Uno che ha risultati sportivi p.es. è per forza bravo? Dipende dal punto di vista di chi guarda, ci sono fior di medaglie olimpiche da cui non andrei a lezione neanche gratis.
Potrei prendere lezioni da un ragazzo che saprebbe montare bene abbastanza, se volesse. Gli avevo anche chiesto di montarmi il cavallo tempo fa. Poi l'ho visto un paio di volte lasciare il campo dopo aver lavorato il suo cavallo, e il cavallo aveva i fianchi insanguinati. Io questo ragazzo non lo considero più, non ci faccio lezione e non gli ho più fatto montare Olliver. Per me è bravo chi monta come piace a me :horse-cool:
Ma come sempre dire che un equitante è un bravo cavaliere perchè saprebbe fare una 140 o una ripresa di dressage olimpica.. lo trovo riduttivo (ma si cade sempre li)
A mio parere un bravo cavaliere è chi capisce meglio di me i cavalli, ha quella sensibilità e capacità tecnica in più, e tante alte belle cose che una volta venivano riassunte in un'unico concetto: uomo di cavalli .
Potrebbe anche essere che un buon istruttore oggi, tra qualche anno non lo è più.. o meglio rimane sempre un buon istruttore ma non ha più molto da insegnare e devi rivolgerti a qualcuno ancora meglio.
Quindi quello che va bene a me oggi, potrebbe non andare bene a te nè a me tra un po'... chissà.
Per questo, più è bravo più ha da insegnarti
Il mio istruttore e trainer è un tipo "poco serio"
nel senso che se sbagli non ti mazzia...ma sei soggetto ad una settimana di sfottò in lungo e in largo per tutto il maneggio :icon_axe: e in più devi portare una bottiglia di prosecco (2 se cadi da cavallo!) :icon_pidu:
Alla fine è divertente perchè ho imparato più così (evitando di farmi prendere per il C..) che con severe ammonizioni e urla che ho sempre detestato negli altri istruttori che ho avuto.
Poi vabbè il nostro più che un maneggio per gente seria è un maneggio per uscite a cavallo...trekking e scampagnate...cosa che preferisco e che ho scelto!
Il mio istruttore è un personaggio e lo stimiamo un pò tutti lì....
per la pazienza, per la preparazione che ha sull'equitazione e sui cavalli e che se tu vuoi lui ti trasmette, per la bontà e per la simpatia!
:hearts-440:
Nessuno di voi ha preso in esame un aspetto dei valenti istruttori equestri italioti che ho notato da tempo
Questi, come gli istruttori di sci, gli insegnanti di nuoto, i bagnini, svolgono una importante miscion consolatoria a beneficio sopratutto delle mamme degli aglievi.
Possibile che nessuno l'ha notata ? Solo a me son capitate situationi...hot ?
Un classico!!
Continuo a essere a disagio ogni volta che questo 3d appare.
Inizia con "Rapporto con l'istruttore?", e alla domanda risponderei: "Se sei una ragazza molto giovane, non farlo, e se insiste, cambia maneggio".
Dopodichè lo svolgimento del tema infila varie perle, a volerle elencare ce ne sarebbero parecchie, ne copioincollo due:
Citazione... mi sembra riduttivo scegliere un istruttore dopo averlo visto montare ...
Be'....secondo me invece non e' sbagliato voler vedere come monta l'istruttore.
Ma chiusi i doppi sensi, io mi faccio un'idea dell'istruttore
guardando i suoi allievi.... e cogliendo quello che hanno in comune. Non ci si può sbagliare.
:pollicesu:
Chi dice conosco le donne, dice una solenne beatata, non lo dirò, ma secondo la mia esperientia ho notato che mo ltissime dell'altra "metà del cielo" sono attratte da squallidi personaggi che per ruolo hanno - atorto o a ragione - la figura del lider; non parlo di quelli veri: il produttore, il direttore, il presidente, l'amministratore delegato, il parroco...sì anche il giovine parroco suscita attrazione in base al proprio potere, ma di lider piuttosto effimeri: maestri di tennis, dj, maestri disci, istruttori di equitazione, personal trainer, capo scorta, animatori di villaggi turistici....in questo campo ho conosciuto un "genio": madre francese e padre napoletano, faceva parte dello staff di animazione di un grande complesso turistico come coreografo e dj, aveva uno stile "elegante e gentile" poteva sembrare gay...non "perdonava": signore, signorine, fanciulle, militari e ragazze erano attratte da lui come moske dal miele, col suo savuarfer avrebbe indotto in tentazione anche una madre badessa...se l'articolo fosse stato interessante.
Questo è un foro di "molte donne", siate oneste: quanti istruttori "provoloni" (con voi o con altre) avete incontrato ?
PS inutile citare gli istruttori che hanno già raggiunto la pace dei sensi.
Mah si vede proprio che io sono una bastian contrario.
Di istruttori "provoloni" di varie discipline ne ho conosciuti un bel po' però:
- è mia regola ferrea non mescolare le cose:l'istruttore fa il suo lavoro e stop,niente implicazioni amorose si creano casini e basta.
-il genere che citi (dj,animatori,istruttori di...) mi fa venire l'orticaria,non solo non mi attirano per nulla ma mi infastidirebbe parecchio entrare a far parte della loro "collezione",perchè solo di collezionismo si tratta da parte dei suddetti..
Tanto per proseguire OT ho avuto giusto pochi giorni fa un'accesa discussione con un amico accanito sostenitore della teoria che "se un uomo vuole non c'è donna che possa resistere":mai sentita una put..pardon escortanata più grossa
se una donna non vuole non c'è uomo che possa insistere :Onigiri_cheerleader:
ESATTO Luna!!!!
Il fatto è che alcuni maschietti si credono irresistibili :laughter-485:
Scusate l'OT
Rientrando in topic rispondo.
Il mio istruttore SAREBBE molto capace,è un uomo colto (sino ad ora l'unico che conoscesse la storia dell'equitazione e la letteratura relativa),montava bene (ora ha 65 anni e il fisico non è più quello di prima),qualificatissimo (3°liv.FISE,spec.in dress e riabilitazione equestre,giudice di dress),spiega benissimo ecc.ecc.ecc.
però,come dice una mia amica,quando era piccolo ha litigato con il lavoro ed è diventato irrimediabilmente fancazzista.
Visto che il posto dove sono mi piace molto,sia per come tengono i cavalli che per le persone che lo frequentano sono stata molto indecisa se andarmene o no perchè un istruttore può essere anche il top teoricamente ma se poi in pratica ti fa una lezione super e 100 dorme o pensa ai cavoli suoi non va.
La soluzione è stata di fare 2 lezioni a settimana singole con un'istruttrice giovane e molto brava che lavora nel mio maneggio e contemporaneamente è allieva della super capa.
Abbiamo un rapporto di amicizia molto bello anche se lei è molto più giovane di me,si scherza e si caxxeggia ma in campo si lavora molto seriamente. Apprezzo molto il fatto che lei si impegni al massimo per farmi capire le cose,cercare di individuare i difetti ed ingegnarsi a risolvere i problemi poi se io sono una ruschena non è colpa sua infatti il suo motto è: non posso garantirti che riuscirai ma farò di tutto perchè tu riesca. :love4:
Citazione da: milla - Luglio 21, 2013, 06:42:22 PM
-il genere che citi (dj,animatori,istruttori di...) mi fa venire l'orticaria,non solo non mi attirano per nulla ma mi infastidirebbe parecchio entrare a far parte della loro "collezione",perchè solo di collezionismo si tratta da parte dei suddetti...
Questo è un vecchio stereotipo, ormai sono più le donne/le ragazze che fanno - con VEVS -
collezioni.
Comunque, la domanda era: "avete rimarcato che gli istruttori di equitazione sono dei
provoloni" ?
Non ho mica chiesto se...ci mancherebbe !!
Raffaele, gli istruttori di qualsiasi cosa sono dei provoloni - escluse lodevoli eccezioni - perchè hanno una posizione sociale particolarmente favorevole alla caccia all'interno del gruppo. Io lo so, ho sposato il mio istruttore di alpinismo. Era belloccio, molto bravo in parete (facevamo arrampicata sportiva) e pure simpatico, c'era la fila.
Invece nell'ambiente delle scuderie mi è andata peggio: quando ho cominciato a montare l'insegnamento era in mano ai militari, mi trattavano come una recluta e questo non favoriva molto la socializzazione. Poi quando l'ambiente si è popolato di civili ho beccato sempre istruttrici....quindi niente trippa per i gatti.
Eh già, in altro tempo ho fatto per anni l'istruttore in corsi professionali, la maggior parte frequentati da ragazze/giovini signore...so perfettamente di cosa parli.
Appunto, il mio intervento in questo topico era per metter in risalto l'assordante silentio su codesto aspetto del rapporto con l'istruttore dimostrato dalle signore che sono intervenute con le loro interessantissime risposte - su questioni le più disparate - per sette pagine e millanta post.
Delle due l'una: o gli istruttori incontrati dalle scriventi sono tutti degli algidi gentihuomini britisc, oppure le nostre hanno deliberatamente ignorato quest'aspetto per questioni di praivasi.
E' vero, di recente stanno venendo fuori molte istruttici...del resto la stragrande maggioranza delle persone che frequentano i maneggi sono di genere femminile; personalmente ne conosco solo due, una l'ho frequentata e posso dire che è veramente: coscienzosa, seria, preparata ha un solo difetto: anch'ella dice: gambe gambe....io odio quelli che insegnano l'equitazione dicendo ogni quaranta secondi: gambe gambe.
I grandi dicevano: aplomb, de l'aplomb...oppure leger, leger...
Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 23, 2013, 12:55:01 PM
Delle due l'una: o gli istruttori incontrati dalle scriventi sono tutti degli algidi gentihuomini britisc, oppure le nostre hanno deliberatamente ignorato quest'aspetto per questioni di praivasi.
Mha se una donna non è interessata a farsi "provolare" di solito è abbastanza chiaro, se l'istruttore è un provolone intelligente sa bene a quali prede può ambire, proprio perchè ha un vivaio di una certa consistenza può ben evitarsi un due di picche.
Ti dirò che a volte c'è anche il rovescio della medaglia e più che essere provolone l'istruttore è provolato, è meno frequente ma capita anche che siano oggetto di attenzioni e gelosie non richieste.
Io in altre vite sono stata interessata a farmi provolare solo da uomini che potenzialmente sarebbero da sposare ...chiaramente ne ho sposati solo un paio, non tutti... un istruttore sportivo non avrebbe avuto comunque il livello socio-culturale sufficiente per essere interessante come provolone.
un istruttore sportivo non avrebbe avuto comunque il livello socio-culturale sufficiente per essere interessante come provolone. :quoto:
[/quote]
bionda, mi hai fatto ridere con "chiaramente ne ho sposati solo un paio, non tutti... " :pollicesu: :pollicesu: :pollicesu:
visto che Raffaele ci tiene a sapere il parere di noi donzelle, ho avuto prevalentemente istruttrici donne.
La prima, totalmente incapace (e infatti sono scappata), era un'isterica repressa.
Quella di adesso è fantastica, e l'unico istruttore uomo che ho avuto (che mi segue sul salto) è suo marito.
in compenso in quanto a provolare i pochi uomini del maneggio non si tirano indietro.
Io è come se fossi sposata, per cui è solo tempo perso. :horse-wink:
Citazione da: alex - Settembre 28, 2012, 05:26:54 PM
Secondo me l'istruttore dovrebbe essere innanzitutto entusiasta uomo di cavalli e dovrebbe essere in grado di far capire al volo l'importanza di tutto ciò che precede e segue l'atto di montare in sella. Se non lo fa capire al volo, attraverso il primissimo contatto con il cliente, è fregato: il cliente non lo capirà mai da solo, vorrà montare e basta, prenderà le indispensabili lezioni da terra come una perdita di tempo e una presa per i fondelli, cambierà istruttore e poi vien fuori che miriadi di problemi restano insoluti per annnieannieanni.
sono talmente d'accordo che non aggiungo altro :pollicesu:
Citazione da: bionda - Luglio 23, 2013, 02:16:01 PM
Io in altre vite sono stata interessata a farmi provolare solo da uomini che potenzialmente sarebbero da sposare ...chiaramente ne ho sposati solo un paio, non tutti... un istruttore sportivo non avrebbe avuto comunque il livello socio-culturale sufficiente per essere interessante come provolone.
Bionda for president! Mi hai fatto morir dal ridere!
Anche se sul livello socio-culturale non sono d'accordo....dipende dall'istruttore.....
Citazione da: bionda - Luglio 23, 2013, 02:16:01 PM
Io in altre vite sono stata interessata a farmi provolare solo da uomini che potenzialmente sarebbero da sposare ...chiaramente ne ho sposati solo un paio, non tutti... un istruttore sportivo non avrebbe avuto comunque il livello socio-culturale sufficiente per essere interessante come provolone.
Sono d'accordo, infatti il mio istruttore di arrampicata non lo faceva mica di mestiere ma per hobby: aveva una posizione sociale e culturale identica alla mia. Inoltre non tutti - nemmeno io in gioventù - sono interessati solo al provolamento matrimoniale. Esiste pure il provolamento a scopo ludico, non del tutto spregevole a mio avviso. Nel qual caso, lo stato socio-culturale del provolatore passa in secondo piano rispetto ad altri aspetti, se vogliamo più futili.
Citazione da: Tu Reviens - Luglio 23, 2013, 08:09:46 PM
[Sono d'accordo, infatti il mio istruttore di arrampicata non lo faceva mica di mestiere ma per hobby: aveva una posizione sociale e culturale identica alla mia.
L'avevo intuito, visto che l'hai sposato. In equitazione non credo che sia possibile, sono ...cavallari :firuu:
Sicuramente ho avuto anch'io dei fidanzati a scopo ludico, ma la base doveva esserci, altrimenti non scatta l'interesse. E' anche etologicamente corretto che la femmina tiri ad accoppiarsi con chi potrebbe, anche solo in teoria, essere un padre per i suoi figli.
Citazione da: bionda - Luglio 23, 2013, 09:53:47 PM
L'avevo intuito, visto che l'hai sposato. In equitazione non credo che sia possibile, sono ...cavallari :firuu:
mica tutti....però in effetti è un caso più unico che raro e si vede anche in campo equestre
scusate amiche ma i peggio in assoluto, molto molto peggio degli istruttori, sono gli pseudo-manager di stampo "commerciale", che dovendo fare i piacioni per contratto finiscono per credere di essere davvero brillanti interessanti e irresistibili.
:flush:
ma per la par condicio, vogliamo anche parlare delle gatte morte???
:occasion14:
Con viva e vibrante soddisfazione mi pare di aver mandato questo 3d a farsi benedire.... pur restando ancorato alla lettera al suo titolo. :horse-wink:
cari amici io avevo un bel rapporto con il mio istruttore fino 2 anni fa da quando ho perso la cavalla che avevo nel maneggio e adesso e molto dura cavalcare perchè e cambiato molto, non c'è piu l'atmosfera divertente e il mio istruttore insegnava molto bene e adesso invece e come se si fosse spenta quella magia che mi piaceva tanto poi non mi insegna piu mi devo arraggiare da sola.
adesso con il fatto che altri maneggio sono troppo distanti ho deciso di rinunciarci a malincuore ma altre soluzioni non ne trovo sono delusa da me stessa e dalla mia disabilità forse se non lo fossi sarebbe tutto facile come quando c'era la dolce cavalla del maneggio, ho provato a cambiare cavallo ma non e adatto a me zoppica e vecchietto povero e in piu fa solo quello che vuole lui come stare mezz'ora fermo li e nemmeno il frustino che odio usare non funziona.
Credevo che dopo 16 con la cavalla adorata non fosse cosi cambiato e mi dispiace molto ho perso la voglia di cavalcare e di essere felice al maneggio.
io amo i cavalli sempre anche se non li cavalco da 15 giorni p.s. scusate lo sfogo e la mia ortografia :)
Mi dispiace per te e spero vada meglio ma scusa:
A) Fanno lavorare un cavallo che zoppica ed è anziano? E poi c'è un un topic intero dedicato al rispetto del cavallo... :horse-scared:
B) Con te che avresti invece bisogno di essere seguita e avere un cavallo che ti faccia recuperare un po' di fiducia, o di autostima, o di serenità o chiamala come vuoi?
C) L'istruttore non ti considera nemmeno di striscio?
Se è così che va e non ho frainteso, NO BUONO. La cavalla a cui eri affezionata e con cui hai passato anni belli non c'è più, purtroppo devi fartene una ragione...mi spiace invece che i tuoi problemi fisici un po' ti frenino davvero non c'è proprio altra soluzione?
Allora, la mia prima istruttrice quando avevo 13-14 anni era una ragazza piuttosto giovane (aveva tipo 6-7 anni più di me) era OTEB. Era molto dolce, gentile e educata.
Non mi piaceva molto come trattava i cavalli, ma all'epoca eseguivo meccanicamente quello che mi veniva chiesto di fare.
Secondo istruttore, sempre nello stesso periodo (diciamo che era l'istruttore dell'agonismo nello stesso maneggio della ragazza di cui sopra e per un certo periodo - qualche mese - mi ha seguito lui). Piuttosto severo: da lui ho imparato che in sella non si parla e ci si concentra su quello che si fa.
A livello tecnico però con il senno del poi un po' mediocre, più che altro non mi ha insegnato molto.
Terza istruttrice: scuola militare, grida a tutto andare...inizialmente mi trovavo bene, mi spronava molto e sembrava credere in me, poi sono diventati insulti ingiustificati. Passava le ore al cellulare o a bere il caffé al bar quando invece avrebbe dovuto essere in campo a seguire gli allievi.
Per altro aveva una scarsa considerazione dei cavalli...mi dissero che i gestori non la pagavano e questo era il risultato, ma in ogni caso non trovo giusto far finire di mezzo gli allievi nelle questioni personali con i datori di lavoro. Piuttosto prendi e te ne vai.
Era anche una bella furba...ha venduto ad alcune ragazze cavalli di medio-basso livello lucrandoci su parecchio e tirando su delle belle sommette.
Quarta istruttrice: per il primo anno mi trovai molto bene, pacata, ma non "molle"...in sella lei era molto efficace, ma non mi piaceva molto il suo modo di lavorare in piano...
Dopo un anno sono iniziate le preferenze per le sue cocche...e io e altri venivamo poco considerati. Per altro è stata lei a mettermi in testa che non ero capace di montare e che se facevo qualcosa era solo merito suo/della cavalla santa che avevo. Non metto in dubbio che la cavalla fosse molto brava, ma io non avevo MAI nessun merito.
Quinta istruttrice: la responsabile di lavoro in piano nel maneggio della quarta istruttrice. Mi piaceva molto fare lezione con lei, era una con cui si poteva parlare e che anche se a volte alzava la voce non era mai maleducata. Mi ha spronato molto e mi ha fatto venire la passione per il dressage.
In sella l'ho vista solo due volte e non mi piace(va). Quando sono andata via, pur non avendo alcun problema con lei, me ne ha dette dietro di cotte e di crude :dontknow: :dontknow:
Per un anno non ho avuto istruttori...mi ha seguito per così dire l'ex proprietaria della mia cavalla nonché moglie del proprietario del maneggio dove avevo Fabrizia, ma era un rapporto molto più pariatario dato che lei stessa ammise che io montavo meglio di lei. Di base non mi trovavo con il suo metodo.
Ora mi segue un istruttore in pensione, ma che continua a dare lezioni. Mi segue sia con la Fabri che con il puledro e mi trovo molto bene.
E' molto schietto e questo mi piace...se deve dirmi che sto montando male me lo dice senza troppi giri di parole, però è estramamente disposto a dare spiegazioni e a ripetere anche mille volte le cose se vede che non riesco, ma che sotto c'è impegno.
Si fa qualche battuta, ma di base parliamo quasi sempre di cavalli...mi trovo molto bene con lui, mi ha fatto capire che avevo ancora moltissimo da imparare senza farmi sentire ignorante, anzi...mi ha spronato e mi sprona tutt'ora a migliorarmi e sento che crede in me, nonostante veda bene le mie lacune e i punti su cui devo ancora lavorare.
Mi piace molto la sua compagnia perché mi sembra una persona che ama molto i cavalli e ne capisce parecchio.
Con i cavalli ha la dolce fermezza e la ferma dolcezza che vorrei tanto avere anche io!
Orpo..... :horse-scared: quanti se ne devono cambiare per trovare quello giusto (per noi)!
Beh Alex io farei un distinguo tra istruttori di quando monti con la scuola e sei principiante e di quando prendi mezze fide, fide, poi il cavallo tuo etc..
Le esigenze cambiano e spesso comunque cambiare istruttore vuol dire anche cambiare maneggio quindi ci sono molte varianti in gioco.
Non credo che ci sia un istruttore GIUSTO in assoluto e se c'è difficilissimo trovarlo...c'è l'istruttore giusto in un determinato momento..
Citazione da: alex - Dicembre 06, 2013, 11:34:55 PM
Orpo..... :horse-scared: quanti se ne devono cambiare per trovare quello giusto (per noi)!
C'è da dire alex che gli allievi spesso son come le bandiere al vento un giorno amano un istruttore alla follia il giorno dopo ne dicono di cotte e di crude, sono pettegoli, permalosi, affamati di approvazione, preferiscono una dolce bugia ad una cruda verità, perciò spesso girano come trottole da un centro all'altro finchè non trovano qualcuno che a loro dire è "diverso", che li apprezza finalmente per le loro "doti" e che di solito in realtà è solo l'unico che ha trovato il miglior modo per arruffianarseli e sfruttarli in qualche modo (anche solo nella disponibilità).
Non mi riferisco al discorso di moon nello specifico, la quale tra l'altro dice una cosa giustissima non c'è probabilmente quello giusto in assoluto ma quello giusto in un determinato momento, solo che sono in pochi a prendere atto di questa cosa ed a tacere invece di sparlare a destra e a manca. :horse-scared:
Citazione da: kitiara - Dicembre 08, 2013, 01:40:21 PM
C'è da dire alex che gli allievi spesso son come le bandiere al vento un giorno amano un istruttore alla follia il giorno dopo ne dicono di cotte e di crude, sono pettegoli, permalosi, affamati di approvazione, preferiscono una dolce bugia ad una cruda verità, perciò spesso girano come trottole da un centro all'altro finchè non trovano qualcuno che a loro dire è "diverso", che li apprezza finalmente per le loro "doti" e che di solito in realtà è solo l'unico che ha trovato il miglior modo per arruffianarseli e sfruttarli in qualche modo (anche solo nella disponibilità).
Non mi riferisco al discorso di moon nello specifico, la quale tra l'altro dice una cosa giustissima non c'è probabilmente quello giusto in assoluto ma quello giusto in un determinato momento, solo che sono in pochi a prendere atto di questa cosa ed a tacere invece di sparlare a destra e a manca. :horse-scared:
Questo lo stampo, lo incornicio e lo appendo sopra la testiera del letto di mio figlio(*), al posto che tradizionalmente sarebbe della Madonna.
Così ne trae consolazione, all'occorrenza. E per sana modestia, se del caso.
(*) Per chi non lo sapesse o comunque non l'avesse immaginato (!), lui fa (oltre ad altre cose) l'istruttore di equitazione :icon_axe:
Io cambiando istruttori ho cercato di dirne il meno possibile, anche se obbiettivamente alcune cose da dire ci sarebbero, però ognuno fa la sua esperienza e ha le sue esigenze. Come non mi piace che gente (perlopiù ex clienti o allievi) mi parlino male gratuitamente del mio nuovo istruttore/maneggio perché io vorrei farmi la mia esperienza...cerco di non farlo con gli altri.
Diciamo anche che di base è abbastanza nornmale trovarsi bene con qualcuno e poi, piano piano, scoprendo la persona con cui si ha a che fare, trovare dei difetti che non ci vanno bene. Succede anche al di fuori dell'ambiente dell'equitazione, con le persone che conosciamo e con cui intratteniamo relazioni di ogni genere..
Per altro ribadisco che è difficile dire "Ho trovato l'istruttore perfetto" perché magari un giorno decidi semplicemente di cambiare disciplina e devi cambiare istruttore perché quello che hai non è qualificato per seguirti in quella data disciplina, discorso che vale soprattutto se ti vuoi impegnare a livello agonistico..
Oppure può succedere che cambi cavallo e quel cavallo necessita di essere seguito in un modo particolare con un metodo che non è quello del tuo istruttore. Questo anche porta a "cambiare aria"! Ciò non ignifica che ci debbano essere dei rancori di fondo...
Collegandomi con la mia esperienza, mi trovavo molto bene con l'istruttrice che tempo fa mi seguiva nel lavoro in piano (tralasciando poi le cose che disse su di me...io la adoravo!), ma quando comprai la mia cavalla non potevo permettermi di chiederle di seguirmi nel mio nuovo maneggio dove istruttori per altro non ce ne erano..e quindi l'ho persa per strada. Con il senno del poi non era la persona meravigliosa che credevo, ma se on avessi mai scoperto quelle cose e avessi avuto i soldi probabilmente avrei cercato di farmi seguire da lei...
Ci sono tante varianti in gioco.
Io credo che la cosa ideale sia mantenere un atteggiamento DI RISPETTO verso una persona che sicuramente ne sa più di noi, ma senza dimenticare lo spirito critico che è necessario per migliorarsi...dopotutto non è la qualifica di istruttore che rende qualcuno il migliore del suo campo...è importante sapersi comunque fare una propria idea, pur rispettando ciò che l'istruttore ritiene vero...
Fioravante il problema è che succede come a scuola, un tempo i brutti voti erano colpa degli allievi ora sono colpa dei professori troppo severi, poco amichevoli, incapaci di mettere gli alunni a proprio agio e poco vale che abbiano una laurea (o più) non sono mai all'altezza dei figli che magari hanno appena passato la quinta elementare.
La cosa che negli anni ho trovato più assurda? Più un istruttore è attento alle esigenze di un allivo, fisiche ed economiche, più quando verrà mollato sarà oggetto di critiche, più un istruttore falsamente incensa i suoi allievi più verrà amato ed apprezzato. Ho visto gente piangere miseria per tenersi cavallini in mezza fida cambiare istruttore, farsi imbottire di lodi (false) e comprare cavalli che non montano (perchè non riescono) spendendo cifre assurde (una fece fuori l'anticipo del tfr :icon_eek:)
Moon io ho imparato una cosa i pensieri sugli istruttori li tengo per me e li condivido con gli amici fidati più che altro per avere consigli, se mi chiedono cerco di riportarne i pregi anche perchè se sono stata un tot con loro indipendentemente dal motivo del cambiamento ci deve esser stato un perchè, ma soprattutto evito di riportare le voci malevole per sentito dire, quelle de "sai la mia amica mi ha giurato che..." anche perchè spesso sono poco attinenti con la realtà.
Con il passare del tempo vedo che ogni istruttore (e non solo) ha "pieni" e "vuoti". Voi sapete che esistono due metodi di insegnamento: "pedagogico" e "andragogico".
Nel primo, usato con i giovanissimi e i giovani, l'insegnante insegna e l'allievo impara, senza esercitare alcuno spirito critico basato sulla sua esperienza, perchè, semplicemente, non ne ha.
Nel secondo, usato con gli adulti, l'allievo "filtra" e "giudica" quello che gli viene insegnato
Io penso che questo "filtro" possa permettere di scegliere il meglio e scartare il peggio degli insegnamenti degli istruttori; ossia, di trovare qualcosa di buoni in tutti.
C'è da dire alex che gli allievi spesso son come le bandiere al vento un giorno amano un istruttore alla follia il giorno dopo ne dicono di cotte e di crude, sono pettegoli, permalosi, affamati di approvazione, preferiscono una dolce bugia ad una cruda verità, perciò spesso girano come trottole da un centro all'altro finchè non trovano qualcuno che a loro dire è "diverso", che li apprezza finalmente per le loro "doti" e che di solito in realtà è solo l'unico che ha trovato il miglior modo per arruffianarseli e sfruttarli in qualche modo (anche solo nella disponibilità).
Non mi riferisco al discorso di moon nello specifico, la quale tra l'altro dice una cosa giustissima non c'è probabilmente quello giusto in assoluto ma quello giusto in un determinato momento, solo che sono in pochi a prendere atto di questa cosa ed a tacere invece di sparlare a destra e a manca. :horse-scared:
Straquoto kitiara.
Alex, il "filtro" con gli allievi adulti che in qualche modo giudicano non è ben accetto da tutti gli istruttori. Io sono una che obbedisce e segue le sue indicazioni perchè l'istruttore ne sa più di me, ovviamente, ma allo stesso tempo "filtro e giudico" (in senso buono); per quanto riguarda la cavalla e il lavoro con lei ho fatto anche delle scelte non approvate che invece mi hanno dato ragione; lui stesso mi ha dato ragione :chapeau: ma siccome da noi gli allievi sono praticamente tutti del tipo "pedagogico" è risaputo e dimostrato che io per lui ogni tanto sono una specie di spina nel sedere :laugh3:
Moon io ho imparato una cosa i pensieri sugli istruttori li tengo per me e li condivido con gli amici fidati più che altro per avere consigli, se mi chiedono cerco di riportarne i pregi anche perchè se sono stata un tot con loro indipendentemente dal motivo del cambiamento ci deve esser stato un perchè, ma soprattutto evito di riportare le voci malevole per sentito dire, quelle de "sai la mia amica mi ha giurato che..." anche perchè spesso sono poco attinenti con la realtà.
E straquoto pure questo
Se Madamen è una spina nel sedere del SUO istruttore, il mio istruttore è una spina nel MIO sedere.
:horse-cool: