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rapporto con l'istruttore?

Aperto da cavalcoanchio, Settembre 27, 2012, 12:49:17 PM

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cavalcoanchio

ciao!
ai più esperti volevo chiedere:-che rapporto avete con il vostro istruttore?
non intendo nulla di "scabbroso", ma avete un minimo di confidenza, vi divertite durante le lezioni oppure tutto si svolge a mò di caserma?
cioè, ordini, eseguire questo o quell'altro e buonanotte?
se invece avete un buon rapporto, c'è voluto molto tempo?
lo  so che dipende dal carattere di ogniuno, ma ero curioso di sapere se è solo il mio istruttore ad essere particolarmente freddo e distaccato o è un modo diffuso di lavorare nei maneggi.
grazie
:ciao:

Angeletta85

apparte che la mia istruttrice è la mia migliore amica,ma in campo è il capo indiscusso, tipo marines  :occasion14:
ti insegna tutto ma pretende anche tanto..ma è giusto cosi.son fortunata
...è impossibile solo se credi che lo sia...

Miky Estancia

Da piccina, sceglievano i miei genitori. Poi, si diventa grandi, ci si guarda intorno, si fanno degli errori e poi si impara a scegliere con cura le persone dalle quali farsi istruire.

Sono molto difficile ed esigente. Non tollero la maleducazione, la superficialità e le persone che non prendono sul serio il loro lavoro. Proprio per il mio modo di essere, da un certo punto in poi, ho sempre avuto ottime persone ad istruirmi. Alcuni famosi, altri sconosciuti ai più, ma le persone che scelgo hanno sempre dei punti in comune: passione per il proprio mestiere (e non per gli euri che gli devolvo), grande capacità di trasmettere il loro sapere, umiltà, gentilezza, disponibilità, sensibilità ed educazione.

E' facilissimo essere in buoni rapporti con queste persone ed apprendere in modo sereno.

Qualche tempo fa mi capitò di assistere ad una graziosa scenetta.... avevo accompagnato in concorso una mia cara amica col suo cavallo e stavamo guardando i percorsi delle categorie precedenti la sua. A bordo campo, un nugolo di equi-mammine impellicciate, tutte biondissime e igioiellate come delle madonne votive, facevano a gara per contendersi l'attenzione dell'istruttore dei loro pargoli, mentre questo, sbraitava contro la malcapitata che stava facendo del suo meglio per saltare sti benedetti ostacoli..."ma ti pesa il culo!" "e svegliati, dai gambe, che fai? dormi?" "la distanza, rimba, tieni sto cavallo di m..." e via di seguito...

Chiesi alla mia amica chi era quel cafone patentato e lei mi disse il nome...abbastanza famoso e "quotato"...lo conoscevo per fama ma non l'avevo mai visto in faccia.
Ora....se fossi stata la mammina amorevole di quella povera disgraziata che stava venendo umiliata in pubblico da quel troglodita maleducato, lo avrei preso per la collottola, e a suon di calci nel sedere lo avrei accompagnato a fare un centinaio di corsi di bon ton, galateo e savoir vivre....oltre a fargli notare che: se era tanto inetta in sella, forse era anche colpa sua che non era stato in grado di prepararla adeguatamente e riguardo al cavallo di m.... prima glielo fai comperare, ti ci guadagni sopra una stecca da paura e poi lo critichi pure in pubblico?
E poi li chiamano "istruttori" e li venerano....che vergogna!
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

DivinityOfDarkness

Dipede a che livelli si è e quanto divario c'è tra chi insegna e chi impara.
Non parlo del principiate che va dall'istruttore improvvisato, perchè lì il divario può essere davvero poco.. ma di situazioni normali.
Il raporto che c'è tra il maestro e l'alunno di prima elementare è diverso da quelo che c'è tra il prof e il ragazzo di 2amedia, tra il prof e il giovincello di 4a liceo o tra il docente e il laureando.

Nell'equitazione i giochi sono un po' sfalsati, perchè non è raro che il 30enne insegni al principiate di 45...quidi bisogna fare i dovuti distinguo.

Alla base di tutto ci deve essere il rispetto per chi si ha di fronte. Poi, con la confidenza che si instaura tra le parti in gioco, l'urlone, o lo scherzo, lo scossone ci sta.
Coi giovani principianti bisogna però essere SEMPRE rigorosi e severi, non tanto per quello che si insegna quando l'allievo è in sella, ma soprattutto per quanto riguarda il comportameto da terra. Mi irrita vedere sceette i cui bambini schiamazzanti corrono passando dietro ai cavalli legati ai venti e l'istruttrice "maddai, vagassi, allova non l'avete capito che non si deve passave dietvo i cavalli metve giocafe".

E io propugno anche una certa disciplina e distacco anche in campo, perchè l'equitazione è una cosa strana e a diverse persone, dopo due lezioni, scatta in testa lo strano meccanismo del "ma che ci vuole...lo so fare anche io" ed ecco che il Mandrake di turno si mette a suggerire agli altri cosa fare e mette bocca sull'esercizio dettato dall'istruttore.

La formalità, in questi casi, aiuta a far restare tutti al proprio posto.
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

Fioravante Patrone

Citazione da: DivinityOfDarkness - Settembre 27, 2012, 02:57:28 PM
Coi giovani principianti bisogna però essere SEMPRE rigorosi e severi, non tanto per quello che si insegna quando l'allievo è in sella, ma soprattutto per quanto riguarda il comportameto da terra. Mi irrita vedere sceette i cui bambini schiamazzanti corrono passando dietro ai cavalli legati ai venti e l'istruttrice "maddai, vagassi, allova non l'avete capito che non si deve passave dietvo i cavalli metve giocafe".
Condivido. I nostri istruttori non hanno l'erre moscia  :firuu:

Credo che le cose essenziali siano già state dette tutte. Tra l'altro, riguardano in generale il rapporto tra docente e discente. Ho fatto il prof per un bel po' di anni, e sulla base di questa esperienza (che nulla aveva a che fare coi cavalli) vorrei notare due cose:
- l'istruttore è facilitato dal fatto che quasi sempre (non sempre!) ha davanti persone che vogliono imparare, che hanno scelto di venire per passione. Non ha i problemi di attenzione e di disciplina che possono avere prof di materie "secondarie" o odiate dagli studenti. Con allievi molto giovani, quanto detto vale un po' di meno...
- rispetto a un prof a scuola, l'istruttore di equitazione deve dedicare molta attenzione al tema della sicurezza (a cavallo e a piedi), ma certo l'autorevolezza e l'attenzione non spariscono se l'atmosfera è cordiale e serena in campo. Si può anche scherzare!

Midnight

Citazione da: Fioravante Patrone - Settembre 27, 2012, 04:17:19 PM
[...] ma certo l'autorevolezza e l'attenzione non spariscono se l'atmosfera è cordiale e serena in campo. Si può anche scherzare!
Molto bello... son d'accordo!!! :)
Your horse is a mirror of your soul.
Sometimes you might not like what you see... sometimes you will.

bionda

"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

madamen67

Quoto Miky e Fioravante. Io sono proprio il caso di istruttore 30enne e allieva 45enne (ma non esattamente principiante): c'è molto cameratismo e si scherza pure, ma se devo dire qualcosa a lui o lui a me almeno non ha a che fare con ippomamme e ippobabbi (con cui si comporta comunque in modo corretto) e abbiamo un rapporto più diretto. Lui in campo prova urla indicazioni e ti dà un po' di sveglia, ma non si permette con nessuno di fare come quell'istruttore descritto da Miky.
Mi ricordo l'anno scorso a Casale un istruttore molto conosciuto in campo prova che urlava e insultava gli allievi, alcune ragazzine piangevano e poi erano talmente terrorizzate che sbagliavano anche in gara, con ulteriori insulti. Siccome però disturbava tutti, alla fine dopo l'ultimo salto di prova mi sono avvicinata a lui al passo e gli ho detto molto tranquillamente ed educatamente peste e corna.
Se sei nel tuo maneggio puoi fare anche il diavolo a quattro (e non è costruttivo), se sei in presenza di altri e durante una gara rompi solo le bolas.
Dal mio istruttore mi aspetto professionalità, autorevolezza e la capacità di trasmettere l'insegnamento: mi rendo conto che spesso è tutto più difficile perchè l'allievo sotto il sedere ha pure un cavallo...         
Non invidiate. Applaudite e poi fate di meglio

Tu Reviens

Citazione da: cavalcoanchio - Settembre 27, 2012, 12:49:17 PM
ciao!
ai più esperti volevo chiedere:-che rapporto avete con il vostro istruttore?
non intendo nulla di "scabbroso", ma avete un minimo di confidenza, vi divertite durante le lezioni oppure tutto si svolge a mò di caserma?
cioè, ordini, eseguire questo o quell'altro e buonanotte?
se invece avete un buon rapporto, c'è voluto molto tempo?
lo  so che dipende dal carattere di ogniuno, ma ero curioso di sapere se è solo il mio istruttore ad essere particolarmente freddo e distaccato o è un modo diffuso di lavorare nei maneggi.
grazie
:ciao:

Monto da una quarantina d'anni: di conseguenza ho avuto diversi istruttori, così come ho passato anche anni senza prendere nemmeno una lezione. Quando ho cominciato la maggioranza degli istruttori era di derivazione militare e quindi sì, ordini secchi e commenti spesso salaci (quando andava bene) tipo: ma ti pesa il c... Mi sono adattata perchè allora non era difficile, la mia giovinezza è stata vissuta all'interno di una società ancora piuttosto autoritaria (nel senso che pure i prof a scuola erano di quel genere lì).
Poi ho avuto qualche (breve) esperienza con istruttori più "democratici" : i tempi erano cambiati e i modi degli istruttori anche. Non sempre però questo nuovo genere di istruttore era adeguato dal punto di vista didattico: il fondo l'ho toccato con uno, gentilissimo, che mi metteva a capofila perchè ero quella più esperta del gruppo, mi diceva di trottare...e poi spariva nei recessi della scuderia in compagnia di una rimarchevole biondina, dicendo: scusate un attimo. Ricompariva in tempo per la fine della lezione, in modo da poterci dare un nuovo appuntamento.

Ora ho una istruttrice che ho scelto io, dopo averla vista montare. Volevo migliorare nel lavoro in piano, volevo capire bene il lavoro sulle due piste per esempio, e lei ha una buona esperienza agonistica nel dressage. Per poter lavorare con lei ho cercato a lungo una scuderia che accettasse un istruttore esterno, cosa non semplice. Siamo diventate praticamente amiche, ci frequentiamo anche fuori dal campo, ma quando faccio lezione mi concentro sugli ordini e lavoro, altrimenti non serve a nulla, secondo me. Poi battibecchiamo, eh, alla grande! Delle volte sembriamo una puntata di "casa Vianello", ma devo dire che nel 90% dei casi ha ragione lei, sono io che faccio melina....

aDy_90

#9
Ne avrei tanti. Ne citerò solo alcuni. Li ho visti sia in campo che ad esempio in occasione di una festa.

Linguaggio da scaricatore di porto, ma alla fine si capisce che ci tiene, in campo.
Simpatico fuori. Ora come ora non so se lo sopporterei però...

Un po'burlone, urla un po'di tutto, ma senza cattiveria in campo.
Inizialmente timido, ma poi si smolla, se ci si vede per una festa o che so io...

Un po'fredda, seria, che però se deve alzare la voce lo fa in campo.
Più cordiale se si festeggia...

Autorevole, serio e freddo in campo (oddio, qualche battutina a volte gli scappa...), ma estremamente rispettoso.
Decisamente più rilassato se si tratta di far festa...  :occasion14:

Fioravante Patrone

Citazione da: madamen67 - Settembre 27, 2012, 05:48:32 PMmi sono avvicinata a lui al passo e gli ho detto molto tranquillamente ed educatamente peste e corna.
:pollicesu:

DivinityOfDarkness

Citazione da: Fioravante Patrone - Settembre 27, 2012, 04:17:19 PM
... ma certo l'autorevolezza e l'attenzione non spariscono se l'atmosfera è cordiale e serena in campo. Si può anche scherzare!

Di sicuro! Ma mentre si fa un esercizio, silenzio e concentrazione. Se gli altri allievi, mentre aspettano il loro turno, schiamazzano e ridono, non va bene.
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

Giada88

Primo istruttore: avevo 5 anni, lui insegnava ed io eseguivo. Cercavo di cogliere tutto quello che mi diceva e di metterlo in pratica.
Secondo istruttore: avevo 8 anni, lui tecnico FISE, molto bravo e paziente. Mi seguiva e mi dava tutte le indicazioni possibili.
Naturalmente a quell'età avevo poca esperienza e poco spirito critico, li prendevo come maestri ed eseguivo
Terzo istruttore: dai 9 agli 11/12 anni. Lui è stato il mio incubo. All'inizio bravo e buono, le lezioni si svolgevano tranquillamente e lui mi aiutava. Poi aveva le sue "cocche", a cui non correggeva errori evidenti di assetto (tipo gomiti aperti da motociclista), io non avevo la minima idea di ribattere alle sue critiche nei miei confronti. Incassavo i colpi e a casa rimuginavo. Non c'era dialogo, ma io capivo che c'erano delle cose che non andavano. Dopo 2 anni di sgridate, urla e "insulti" ingiustificati (la maggior parte delle volte) mi sono disgustata ed ho smesso di montare. Non l'ho mai visto salire su mezzo cavallo. L'ho rivisto 3 settimane fa in gara e non è cambiato: insulti a profusione ad una delle ragazze e lodi ingiustificate alla "cocca".
Quarto istruttore: bravo, paziente, mi spiega le cose con garbo ma quando c'è bisogno mi sprona. Quando siamo in campo c'è serietà (salvo due chiacchiere nel riscaldamento iniziale e nel passo finale); se c'è bisogno sale lui sulla cavalla per "sentirla" e darmi le giuste indicazioni. Fuori dal campo è un amico. L'altra istruttrice è la mia migliore amica, ma in campo siamo allieva e maestra!
Thoroughbred is not just a horse, it's an adventure.

bionda

Ho preso le prime lezioni a 48 anni, e ho cominciato sul serio a 50. Va da se che istruttori maleducati non ne ho mai avuti, con me non si sarebbero permessi, e se uno ci avesse provato, sarebbe durato 5 minuti di orologio.

Non ho nessuna difficoltà a vedere il "maestro", con tutta la deferenza del caso, anche in una persona che magari ha 10 anni meno di mio figlio, se vedo che monta bene, che riesce là dove io non riuscirò mai. Adulti si diventa tra i 20 e i 25, dopo le differenze di età contano poco o niente, almeno in certe cose.

Siccome ho il pallino di studiarmi le cose, oltre a far pratica, sono però diventata prestissimo molto critica riguardo alla tecnica e alla cultura dell'istruttore. Giudico parecchio anche il modo in cui tratta i suoi cavalli. Sono rimasta grata a tutti quelli con cui ho fatto lezioni, ma non ne ho mai incontrato nessuno che fosse davvero soddisfacente sia come uomo/donna di cavalli, come cavaliere, e come insegnante.
"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

cavalcoanchio

#14
 :occasion14:
intanto ringrazio tutti per le risposte. sono esperienze personali e mi hanno fatto capire un po anche il vostro percorso di allievi.
devo dire che il mio istruttore è più giovane di me di ca 10 anni ed è una persona educata, quindi per fortuna non si è mai rivolto ne a me ne ad altri con urla o frasi tipo "ti pesa il culo" ecc. che cmq non avrei tollerato.  molte volte è fin troppo professionale ed impersonale.
mi sembra anche abb preparato e sto facendo abb progressi. ma sono all'inizio per cui non posso ancora dire molto.
ciò che mi interessava di più sapere era se per voi le lezioni sono anche un momento in cui vi divertite, si ride e/o scherza o c'è sempre quel clima da compito in classe dove sei concentrato a fare bene, teso ed il divertimento e pari a zero?
:chewyhorse: