Non so in che sezione mettere,eventualmente i mod.sposteranno.
Oggi leggevo in un libro di equitazione una cosa cui non avevo mai pensato cioè è possibile far sì che il cavallo prenda il trotto con un anteriore piuttosto che con l'altro e se sì quali aiuti si impiegano per ottenerlo? Esempio posso (e come si fa) indurre il cavallo ad partire al trotto con l' ant.sin. invece che con il destro?
In rettilineo resta più difficile se poco esperti perché il cavallo tende a usare sempre un diagonale suo preferito, nei pressi di un angolo resta più facile , il diagonale giusto si sceglie in basa al senzo di marcia che fai per aiutarsi metti una gamba vicino alla spalla con un pò di pressione, e l'altra gamba sul costato facendo leggera pressione
Scusa non ho capito.
Usi gli stessi aiuti della partenza al galoppo:gamba interna alla cinghia e gamba esterna leggermente arretrata? In questo modo in cavallo inizia il trotto con quale anteriore ? Come fa il cavallo a capire che vuoi una partenza al trotto e non al galoppo?
Dal passo per partire al galoppo il cavallo deve avere un buon addestramento, altrimenti inizia sempre a trottare, il cavallo capisce dal senzo di marcia e dalle tue richieste, parlo sempre lavorando dentro un rettangolo sulla pista vicino la staccionata
Che dal passo il cavallo parta sempre al trotto salvo addestramento particolare non è proprio vero.
Come faccia il cavallo a capire qual'è l'andatura richiesta "DAL SENSO DI MARCIA"non lo capisco,mica distingue la dx dalla sin. dagli aiuti del cavaliere: appunto sono due ore che sto chiedendo QUALI SONO gli aiuti corretti per chiedere la transizione passo-trotto su un diagonale determinato.
La vicinanza della staccionata non c'entra, il cavallo deve rispondere agli aiuti ovunque si trovi.
Mi sa che non ci capiamo.
classico esempio di domanda semplice, che avrebbe una risposta semplice, ma complicata da concetti vaghi che mirano a controllare gli effetti senza prendere in considerazione le cause
Citazioneposso (e come si fa) indurre il cavallo ad partire al trotto con l' ant.sin. invece che con il destro?
risposta:
come faresti tu a partire con un piede piuttosto che l'altro? prima carichi quello che ti sosterrà (ti inclini un po' verso quella gamba) e poi alzi l'altra e cominci la camminata (sbilanciandoti in avanti), quindi:
prima carichi un anteriore (redine di appoggio) e poi gli dici vai (e per forza di cose parte con l'altro, quello meno carico)
il problema è che la maggior parte della gente non ha sensibilità sufficiente (o pazienza per arrivarci) per "sentire" dove va l'equilibrio del cavallo, e quanto sia "aleatorio" il suo controllo (in questo caso soprattutto su cavalli stretti di petto)
il meccanismo comunque è lo stesso della jambette, o della partenza al galoppo su un piede piuttosto che l'altro
dal passo (quindi quando si è già in movimento) scegliere il diagonale sinistro con cui partire al trotto implicherebbe il "sentire" al momento giusto quando l'anteriore destro è nella fase di sostegno per dare il via in quel momento, cosa abbastanza difficile, quindi è preferibile adottare questo altro procedimento empirico ma che funziona al 90%: basta "pesare" con l'assetto dal lato opposto al diagonale che si è scelto
partenza sul diagonale sinistro: peso sulla staffa destra e partenza, automaticamente ci si dovrebbe trovare anche a battere la sella sul diagonale sinistro
se non bastasse, si può aggiungere la groppa leggermente deviata verso il diagonale prescelto
Bene grazie chiaro.
Però quello che mi dici è del tutto diverso dagli aiuti per la partenza al galoppo . E la redine di appoggio come dovrebbe agire?
Magari le domande saranno anche sceme ma non tutti nascono "imparati"
dipende che aiuti uno ha in testa di dover usare per partire al galoppo..
comunque tu non pensare in termini di aiuti, devi pensare in termini di equilibrio e meccanica delle andature, così facendo ragioni sulle cause e gli aiuti (quali che siano, sono un'infinità e in mille sfumature) vengono di conseguenza..
l'indicazione della redine di appoggio era un di più, in genere serve quella, ma non è detto..
se redine di appoggio deve essere, e se è per alleggerire l'ant sinistro, va usata quella sinistra di appoggio mossa verso destra, ma non bisogna fissarsi sull'aiuto come un bottone da premere, va capito lo scopo dopodiché il tatto fa il resto, anche perché magari la redine di appoggio sul tuo non serve, o serve ma ti fissi troppo solo su quell'azione e ti perdi tutto il resto..
da fermi si può scegliere con quale ant partire, ed è più facile sentire/fare lo spostamento di equilibrio verso una spalla usando le redini, e poi provare a partire quando ci sembra il momento giusto
dal passo conviene rimanere tranquilli, non fare troppo con le mani, ma pesare sulla staffa opposta al diagonale scelto e partire
Partire di trotto con un diagonale o l'altro cambia poco, visto che il trotto non ha una azione per forza giusta come il galoppo, solo che se batti la sella in circolo o in curva e meglio battere sul diagonale che lavora di più in curva , in rettilineo ha nessuna importanza , anche se battere sempre sullo stesso diagonale non si fa un buon lavoro, meglio alternare i due diagonali.
Poi come si fa a far partire il cavallo con una richiesta specifica del diagonale più di tanto non mi ha mai interessato perché lo considero poco influente
influisce nel momento in cui ti interessi di rettitudine e lavoro in piano in modo più approfondito, spesso le cose che ci sembrano più inutili del mondo prima o poi si rivelano utili a qualcosa..
su questo argomento dei diagonali avevo trovato interessante un libro, dove non tutto era esatto, forse perché ormai un po' datato, ma sul trotto e i diagonali mi pare dicesse tutto giusto: "andature e sensazioni" di Chambry, ricordo di averne sperimentato i suggerimenti in campo con un'amica..
Scusa Carodubbio dici che non ti interessa come si fa a partire con un diagonale piuttosto che un altro e che lo consideri poco influente ma allora....perchè rispondi e dai consigli ? :horse-wink:
Max conoscere gli aiuti classici per le transizioni serve per tutti quelli non particolarmente esperti altrimenti come faremmo a farle finchè non abbiamo sviluppato il necessario tatto equestre (ammesso che riusciamo mai a svilupparlo)?
Proverò a mettere in pratica.
Il discorso mi era venuto in mente perchè la mia cavalla parte di preferenza con un diagonale .
Citazione da: milla - Luglio 08, 2013, 03:18:49 PM
Il discorso mi era venuto in mente perchè la mia cavalla parte di preferenza con un diagonale .
curiosità: chi ha notato questa cosa? tu dalla sella? qualcuno a terra (istruttore etc)?
parte con quale di preferenza? il destro? la flessione naturale è a destra?
Allora la cosa è nata perchè a mano sinistra comincio sempre a battere la sella correttamente sul diagonale esterno mentre quando sono a mano destra comincio regolarmente sul diag sbagliato ,quindi abbiamo pensato che la cavalla partisse sempre con lo stesso diagonale e che io cominciassi a battere il trotto sempre dopo lo stesso numero di falcate quindi ad una mano mi trovo automaticamente giusta ed invece sbagliata dall'altra. Quindi da una mano devo sempre controllare prima di alzarmi dalla sella e dall'altra no. Non so se mi sono spiegata.Mi pareva curioso. L'idea mi è stata data da un paio di utenti di questo forum chiacchierando da un PC!
La cavalla è rigida, particolarmente a mano sinistra e tende a controflettersi, mentre io tendo leggermente a stare col busto girato a destra e ad abbassare la spalla destra.
Un miracolo di simmetria!
Citazione da: milla - Luglio 08, 2013, 03:13:25 PM
Scusa Carodubbio dici che non ti interessa come si fa a partire con un diagonale piuttosto che un altro e che lo consideri poco influente ma allora....perchè rispondi e dai consigli ? :horse-wink:
Be è un forum uno fa una domanda e chi ha voglia di scambiare due chiacchere risponde, visto che nel prendere lezioni di equitazione il mio istruttore ha provato a farmi imparare, ma tra il sottoscritto inesperto e i cavalli da scuola, si è sorvolato . Non mi interessano questi alti livelli di precisione, visto che frequento l'ippica e si deve imparare a saper fare altre cose altrettanto utili per avere un cavallo in mano.
Poi sul fatto di usare più pressione su una redine , uno si concentrare a non usare le redini come un volante di una auto, basta una leggera pressione sulla redine, non si deve girare il collo del cavallo in maniera eccessiva portando il gomito della mano dietro la propria schiena
Citazione da: milla - Luglio 08, 2013, 05:16:50 PM
Allora la cosa è nata perchè a mano sinistra comincio sempre a battere la sella correttamente sul diagonale esterno mentre quando sono a mano destra comincio regolarmente sul diag sbagliato ,quindi abbiamo pensato che la cavalla partisse sempre con lo stesso diagonale e che io cominciassi a battere il trotto sempre dopo lo stesso numero di falcate quindi ad una mano mi trovo automaticamente giusta ed invece sbagliata dall'altra. Quindi da una mano devo sempre controllare prima di alzarmi dalla sella e dall'altra no. Non so se mi sono spiegata.Mi pareva curioso. L'idea mi è stata data da un paio di utenti di questo forum chiacchierando da un PC!
La cavalla è rigida, particolarmente a mano sinistra e tende a controflettersi, mentre io tendo leggermente a stare col busto girato a destra e ad abbassare la spalla destra.
Un miracolo di simmetria!
beh quindi sei sempre con il diagonale destro, solo che a mano sinistra risulta giusto mentre a mano destra è chiaro che dovresti cambiare, probabilmente quando te ne accorgi e ti metti con il diagonale sinistro ti sentirai strana e anche il cavallo si sentirà strano
bisogna vigilare molto sulle proprie asimmetrie, molto, perché a seconda se si sommano o si compensano con quelle del cavallo vanno nel tempo a creare storture mica da ridere, che poi uno fa anche fatica a capire come mai il cavallo si comporti in un modo piuttosto che un'altro
trotta sul sinistro, anche a mano sinistra, almeno per qualche volta, almeno per capire fino a che punto sei tu o è lui, poi fai serpentine sempre restando sul sinistro, ascolta bene le sensazioni, poi passi sul destro e rifai le serpentine sempre sul destro, fino ad aver chiaro qual'è la sensazione di "centralità" tua e sua
Grazie dei suggerimenti.
In realtà a mano destra dopo un attimo correggo subito il diagonale e non mi sento scomoda,mi pareva curiosa proprio questa cosa che da una mano mi viene spontaneo cominciare col diagonale corretto e dall'altra devo invece ricordarmi di guardare la spalla della cavalla per alzarmi nel momento giusto ,che poi sono anche scoordinata ,a quella mano non riesco mai immediatamente e devo aggiustarmi dopo un paio di falcate con conseguenti invettive della mia istruttrice.
A proposito di asimmetrie e scomodità Max mi hai fatto riflettere su un'altra cosa.
Come dicevo la cavalla non è più giovane ed è rigida soprattutto a mano sinistra,chi l'ha
montata ha trovato molto difficile stare bene seduto in sella a quella mano; ecco io invece sto seduta comoda al galoppo a mano sinistra mentre non riesco a stare perfettamente seduta a mano destra (che invece sarebbe la mano migliore per la cavalla).L'istruttrice diceva appunto che è un problema di asimmetrie mie e della cavalla che da un lato si compensano e dall'altro no .
penso di aver capito che hai il bacino che si inserisce bene nelle incurvazioni del cavallo verso sinistra (prendi spontaneamente il diagonale destro al trotto, cioè l'istante in cui il cavallo accentua l'incurvazione a sinistra) mentre verso destra è un po' bloccato, lo stesso al galoppo: ti trovi meglio nel galoppo a sinistra, ma sopporti male il galoppo destro, quando il cavallo accentua le incurvazioni a destra
non mi hai detto la flessione naturale del cavallo, immagino sia a destra dai racconti
ma non ha importanza, bisognerebbe prima sforzarsi a trovare la centralità nostra, che vuol dire passare da delle fasi in cui "ci si sente strani", laddove ci sembrerà di essere storti a destra ad esempio, saremo invece appena centrati, in questo purtroppo non serve nemmeno uno specchio, è una cosa che va studiata a livello di sensazioni
se invece la flessione naturale del cavallo fosse a sinistra, allora potrebbe essere che tu sei a posto ed è il cavallo che ti "butta" sul "suo" diagonale preferito (è un classico), ed anche nel galoppo destro ti trovi peggio per l'asimmetria del cavallo, ma da quello che dici pare che il cavallo con gli altri vada meglio a destra, quindi sia flesso destro, a meno che quelli che l'hanno montata non fossero storti di preferenza verso destra : D bel casino eh! : D
Di che sesso sono gli angeli ?
Ammessa, ma non concessa l'importanza della cosa per la ggente comune, con dotte disquisizioni teologico/filosofiche certamente i "dotti" stabiliranno senza ombra di dubbio che gli angeli sono di sesso......
Ora, per il cavagliere comune far partire il lallo al trotto con un diagonale piuttosto che un'altro ha nessuna importanza pratica, dato che può partire trottando "di squola" e poi - volendo - può accordarsi con un diagonale piuttosto che con l'altro quando passa al "trotto all'inglese" e - sempre volendo - può cambiare diagonale ogni 4 battute.
I ploblemi descritti provengono dal fatto che il lallo ha un lato buono e un lato "brutto", per far diventare tutti e due lati "belli." esistono una serie di exercizi adatti che tutti sappiamo e che non è lo caso di parlarne.
Nella cavallerizza, il trotto all'inglese lo si fa praticare ai principianti per aquisirlo e - sopratutto - per imparare a cambiare correttamente il diaconale in funzione che - questa operatione - è necessaria farla sopratutto all'esterno per non logorare il lallo in maiera squilibrata.
Dunque, in maneggio - nell'addestramento evoluto dei lalli - si usa il trotto di squola, appunto; si trotta all'inglese solo per far decontrarre il lallo magari in completa libertà di bocca...ma la stessa cosa la sipuò fare al passo con viva e vibrante soddisfazione da parte del lallo che ha "viaggiato incassato" troppo lungo.
Il trotto sollevato si usa sopratutto in camppagna nelle lunghe distanze, in buona sostanza per rendere il trotto meno faticoso al lallo ma sopratuto al cavagliere, personalmente quando facevo grandi distanze alternavo passo al canter ...al canterino. :icon_eek:
Però bisogna che il lallo ma anco il cavagliere siano addestrati alla bisogna, mentre in maneggio: 20X25 facevo solo trotto seduto, dunque, ho vissuto per anni stracatafottendomene allegramente dei diagonali al trotto.
la completezza di un cavaliere/insegnante sta anche nel saper scendere in sofismi allorché qualcuno ci voglia scendere..
portare il discorso su altro, etichettare sommariamente come inutile una cosa un po' difficile da affrontare per evitarla si può fare, forse è giusto farlo, soprattutto a distanza da un forum, ma mi sembra si perda qualcosa..
l'uso del trotto sollevato in maneggio comunque può essere ben usato, con intelligenza sapendo certe cose, per intervenire sulle asimmetrie di entrambi, forse anche meglio che insegnando mille tecniche "classiche" di raddrizzamento
Max si la cavalla è naturalmente flessa a destra, è verissimo che io mi inserisco meglio in sella a mano sinistra. Hai fatto un perfetto ritratto della situazione.
Trotto battendo la sella all'inizio del lavoro per riscaldare la cavalla e rispettarla non essendo più una puledra. Poi fino a poco tempo fa il mio trotto più che seduto era rimbalzato quindi facevo pochi tempi seduta poi cominciavo a battere la sella per non troncare la schiena della povera bestia e il reparto ginecologia della povera ruschena :horse-embarrassed:
Per far le cose per bene bisognerebbe (mi dicono) nelle transizioni al trotto,star seduti per 2-3 tempi e cominciare subito a battere la sella sul diagonale giusto non fare come me a mano destra che comincio apparentemente a caso (ma un po'indotta dall'asimmetria della lalla in realtà) poi immediatamente mi correggo:no prima si dovrebbe pensare,sentire o guardare poi cominciare a battere la sella. Bisogna che mi diventi automatico ad entrambe le mani e bisognerebbe sentire il diagonale piuttosto che guardare:questo,ma ci devo fare un attimo mente locale,comincio a sentirlo finalmente.
Credo che l'ideale sarebbe montare a cavallo a occhi chiusi.
?!?!?!mi pare un'inutile complicazione che crea rigidità lo stare seduti alcune battute subito dopo il via, perché mai?!?!
senza contare che personalmente non farei il trotto seduto su un cavallo prima che sappia conservare la spalla in dentro per qualche battuta, quindi quando già si "porta" un po' e ha una schiena pronta, altrimenti ti trovi a dover fare il trotto seduto su un cavallo senza un minimo di cadenza ed è veramente da macellai.. a queste condizioni è chiaro che quasi tutti raccontano il trotto seduto come stare su un martello pneumatico..
su, stupiscila, pesa sulla staffa opposta al diagonale con cui vuoi partire, dai il via e ti lasci alzare naturalmente alla prima spinta, dovresti essere subito sul diagonale voluto
mi raccomando pesare non vuol dire storcersi inclinando solo il busto, vuol dire pesare discretamente come un blocco unico
per riconoscere il diagonale senza guardare può essere utile sapere che le oscillazioni del tronco del cavallo buttano in fuori maggiormente la nostra gamba corrispondente al lato del diagonale (spero di non ricordare male)
sarebbe utile una lezione sull'assetto come si deve, cosa che nessuno sa fare : (
Scusa Max ho perso il filo.
Dando per assodato che si trotta sul diagonale esterno
Quando sono a mano sinistra dovrò pesare sulla staffa destra in modo che la cavalla inizi portando avanti l'anteriore sinistro così quando lo appoggia e la schiena "sale" al momento in cui inizia l'appoggio dell'anteriore esterno io mi alzo? Ho capito bene?
Al momento io sto proprio facendo lezioni mirate all'assetto ,sembra una cosa semplice ma in realtà non ho mai fatto nulla di così complicato.
Caro Raffaele gli esercizi per far diventare tutti e due i lati del lallo buoni magari li sapranno anche tutti ma io no. Mi faresti un favore se potessi spiegarli,sono certa che interesserebbero anche ad altri. Grazie
CitazioneScusa Max ho perso il filo.
si, mi rendo conto anche io che tra tutte queste indicazioni si fa confusione e sembra si stia discutendo del "sesso degli angeli", ma in pratica sarebbe tutto più semplice, avrei un aneddoto sugli scritti lasciati da Baucher da raccontare a proposito!!! ma non voglio divagare visto che già si è perso il filo
Citazionepesa sulla staffa opposta al diagonale con cui vuoi partire, dai il via e ti lasci alzare naturalmente alla prima spinta, dovresti essere subito sul diagonale voluto
vuol dire che se sei a mano sinistra, e che secondo le regole di oggi il diagonale con cui ti vorrai accordare sarà l'esterno, questo corrisponderà al destro, quindi dovrai dare la partenza pesando un po' sulla staffa interna: la sinistra
Grazie Max,in effetti con tutto questo destra-sinistra sopra avevo scritto il contrario,ora tutto torna quindi,avendo sviscerato il sesso degli angeli, raccontaci l'aneddoto su Baucher
la presa di distanza di Raffaele da cotanti sofismi in cui ci siamo infilati, mi ha fatto venire in mente l'altrettanta presa di distanza di Baucher a proposito dei cambi di galoppo e dei modi per arrivare a farli, al termine del paragrafo (dove più che altro si sfoga contro chi sosteneva che non si potessero fare), Baucher scriveva:
CitazioneQuant aux moyens à employer, un folliculaire pourrait remplir inutilement plusieurs pages sans rien dire; mais moi, j'ai trop peu l'habitude d'écrire pour vouloir expliquer ce qui est inexplicable: je dois m'en rapporter au sentiment et au tact du cavalier.
pare ovvio che scrivesse così perché non sapeva cosa scrivere, cioè sapeva arrivare a farli ma non aveva ancora elaborato un "sistema" da poter descrivere chiaramente, si affidava al suo istinto.. al contrario oggi, dopo qualche secolo, diversi maestri che li praticano si sono prodigati in descrizioni minuziose passo-passo: ben vengano!!! chi non capisce quelle descrizioni semplicemente non è "pronto" a capirle
L'aneddoto mi sembra proprio rientrare nel personaggio Baucher ,ha ragione.
Max mi pare quindi che tu concordi con il Gen l'Hotte che diceva che i libri insegnano solo a chi sa,affermazione sulla quale invece io dissento.
si e no al tempo stesso
possiamo leggere un testo di equitazione oggi, e capirlo in un certo modo, oppure capire solo alcuni passaggi, o credere di averlo capito, ma è solo rileggendolo dopo anni che ti accorgi di quanto la pratica e il tempo influiscano sulla comprensione di un testo
ciò non toglie che anche all'epoca della prima lettura quel "poco" che si era creduto di capire ha comunque aiutato
:pollicesu:
Citazione da: milla - Luglio 10, 2013, 10:14:46 AM
Grazie Max,in effetti con tutto questo destra-sinistra sopra avevo scritto il contrario...
Questo è il tipicotopico dove le cose facili si fanno difficili, quelle semplici complicate.
Per capire, la prima domanda da porti è: perché vuoi partire al troto all'inglese con un diagonale piuttosto che un'altro ?
Se sei in campagna, il fatto non sussiste perché un diagonale vale l'altro: cominci con uno e poi cambi in maniera simmetrica per 34 ore.
In maneggio, siccome si trotta all'inglese col diagonale esterno, il fatto ha una certa importantanza ma la partenza non è fondamentale, basta che ti accordi col diagonale esterno, come fare? la maniera più semplice è: o cominci trottando di squola o cominci trottando in piedi sulle staffe per qualche battuta; nel primo caso, quando l'anteriore interno tocca terra ti sollevi, nel secondo caso, quando l'anteriore esterno tocca terra ti siedi e vualà il giuoco è fatto: stai trottando col diagonale esterno.
La cosa acquista una importanza fondamentale se vuoi vuoi partire al trotto da fermo o dai passi indietro, ma questo esercizio si fa per affinare il trotto cadenzato da cui il paffo da cui la passeggiata, dunque, si fa col trotto di squola, quello seduto, appunto.
Detto questo, è normale che con un lallo addestrato a partire al trotto da fermo o dai passi indietro, il cavagliere si metta subito all'inglese scegliendo indifferentemente l'uno o l'altro diagonale.
Ma questo non mi sembra lo caso in quistione.
Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 10, 2013, 04:08:04 PM
Per capire, la prima domanda da porti è: perché vuoi partire al troto all'inglese con un diagonale piuttosto che un'altro ?
per sfizio?
del resto è per sfizio che ho letto Chambry, ed è per sfizio che con un'amica ho verificato che il modo da lui descritto (pesare verso una staffa) funziona
quindi le modalità in totale sono:
- partire trottando seduti e cominciare ad alzarsi scegliendo poi il diagonale
- partire trottando sollevati e cominciare a sedersi scegliendo poi il diagonale
- scegliere il diagonale subito (pesando verso una staffa) e partire già su quello
Caro Raffaele non sei stato attento! La cosa è nata perchè io sono abituata a cominciare a trottare seduta poi comincio a battere la sella accordandomi col diagonale esterno.Orbene notai che a mano sinistra mi viene spontaneo cominciare subito sul diagonale giusto mentre a mano destra devo fare attenzione ,controllare il movimento delle spalle e poi coordinarmi per alzarmi giusta perchè altrimenti mi viene altrettanto spontaneo cominciare a trottare sul diagonale interno. Nulla di male dirai tu,si cambia il diagonale. Certo rispondo io ma ero curiosa di capire se c'era una ragione del perchè ad una mano spontaneamente mi trovo subito giusta ed all'altra sbagliata.
Un paio di utenti hanno ipotizzato che la cavalla partisse sempre col solito diagonale e che io iniziassi a battere la sella sempre dopo lo stesso numero di falcate di trotto cosa che spiegherebbe benissimo la differenza alle due mani.
Non so se mi spiegai correttamente.
Come tu sai è una mia specialità attorcigliarmi con il trotto e la destra-sinistra.
Resto sempre in viva e vibrante attesa degli esercizi per i cavalli con lato buono e meno buono che tu annunciasti in precedenza.
Per arrivare a certi livelli, non basta impegno + tempo, ma si deve avere l'animo del cavaliere, qualità rara e poco di moda tra la massa.
Ammetto che non seguo tutti i post, ma quello che conta è la visione generale, poi da quella ogniduno scegli il suo particulare.
Il bravo cavaliero deve essere ambidestro con le mani ma anco con le gambe con le naticche e coi talloni.
Plobabilmente tu non hai ancora questa facilità ambidestra, la partenza con "un'anteriore" piuttosto che con l'altro non c'entra una beata per il semplice fatto che sei tu ad accordarti col lallo...se poi ti accordi col suo lato brutto allora son problemi.
Dunque ad un cavagliere ambidestro deve corrispondere un lallo che va "dritto per dritto", questa è la perfetione...ma la perfezione non è di questo mondo è rara, molto rara per questo concordo pienamente con Carodubbio.
Certo che sono io che devo accordarmi col lallo ecc.ecc.ecc.
Certo che non sono ambidestra
Spiegavo solo come mai era nato il discorso della transizione al trotto chiedendo un diagonale ben preciso.
Oltretutto,come dicevo nel post di apertura,tutto è nato anche da un libro che mi è capitato tra le mani,cito testualmente:
"L'aiuto per la partenza al galoppo è preceduta da una mezza fermata,e quindi da un piazzamento a destra o a sinistra,secondo la mano cui si vuole galoppare,perciò:gamba interna alla cinghia,gamba esterna indietro di un palmo,anca interna in avanti. Se ora il cavaliere spingesse in avanti il cavallo,agendo simmetricamente con le reni e le gambe e cedendo con le redini,la reazione sarebbe una partenza al trotto destro o sinistro.
Per ottenere una corretta partenza al galoppo è necessario invece avanzare energicamente il gluteo interno,inarcando le reni lateralmente dallo stesso lato mentre le gambe spingono in avanti il cavallo,l'una alla cinghia (quella interna) con maggior vigore,l'altra indietro di un palmo (quella esterna).Le redini cedono simultaneamente,eventualmente con una lieve tensione della redine esterna. "
Vincenzo De Maria:Cavallo e cavaliere ed.Demetra
Ingenuamente non avevo mai pensato che si potesse ottenere una partenza al trotto destro o sinistro analogamente a quello che si fa per il galoppo.
Max mette la faccenda notevolmente più semplice solo pesando sulla staffa.
Domani provo.
Citazione da: milla - Luglio 10, 2013, 09:47:53 PM
"L'aiuto per la partenza al galoppo è preceduta...............................Se ora il cavaliere spingesse in avanti il cavallo,agendo simmetricamente con le reni e le gambe e cedendo con le redini,la reazione sarebbe una partenza al trotto destro o sinistro.
Per ottenere una corretta partenza al galoppo è necessario invece avanzare energicamente il gluteo interno
Mia cara, non hai capito ciò che ha scritto il famoso cavallerizzo autore della fondamentale opera citata...
ma cu minchia je. :dontknow:
A tua partiale discolpa devo dire che il periodo è scritto malissimo...quello stile non mi è nuovo, mi ricorda qualcuno, :icon_eek: quindi ci vorrebbe uno che ti traduca l'itagliano in italiano.
In pratica il nostro tenta di dirci ciò che
non si deve fare per partire allo galoppo corretto, altrimenti si ottiene una indesiderata partenza allo trotto dx o sx.
Non bisogna essere degli ainstain per capire che - essendo il trotto un'andatura simmetrica - partire con un diagonale piuttosto che con l'altro ha nessuna importanza se trotti di squola, se trotti all'inglese ti aggiusti quando vuoi, ci sono le eccezzioni che ho cittatto ma che riguardano un piccolissimo numero di virtuosi del dressage e dell'alta squola non certo noi cavallanti.
Avessi messo prima codesto scritto ci saremmo risparmiati una discussione sul nulla.
quel periodo che ho letto, tratto da Vincenzo De Maria e messo in pratica alla lettera, è ottimo per diventare degli inguardabili contorsionisti
buttando l'occhio attorno noto che il contorcersi in sella dei cavalieri è inversamente proporzionale alla precisione dei cavalli: tanto si muove il cavaliere, meno fa il cavallo
in realtà quelle rotazioni, spinte etc di bacino su un cavallo non addestrato non producono nulla, perché è il cavallo che deve galoppare, non è il cavaliere (che ci sta solo sopra), quindi sarà il cavallo a dover inizialmente prendere la posizione/equilibrio di partenza per il galoppo, attraverso chiari esercizi preparatori (movimenti di maneggio), la "fine" associazione alle pressioni sul seggio attraverso gli ischi viene dopo, perché all'inizio il cavallo non saprebbe interpretarli e (come si vede spesso) ci contorceremmo solo inutilmente in sella
Max sono d'accordo con te,ho riportato il brano solo per far capire da dove mi era nata l'idea ,bizzarra secondo Raffaele,di partire al trotto con un diagonale piuttosto che con un altro.
Raffaele,avevo capito che il brano riportato spiega che facendo così e cosà si ottiene non una partenza al galoppo bensì al trotto quindi spiega cosa NON fare e tutte le "contorsioni" indicate non mi interessano,mi aveva solo incuriosito ,ripeto,il fatto di poter scegliere con quale diagonale iniziare cosa a cui non avevo pensato fino ad ora.
Diciamo che era una curiosità teorica,accademica come ti pare.
La discussione non è sul nulla,la mia domanda iniziale era:
si può far sì che il lallo inizi a trottare con un diagonale piuttosto che con l'altro? In caso affermativo come si fa?
Tu mi hai risposto ."che ti frega di far ciò?"
Max mi ha risposto che si può fare e ha spiegato come.
Molto semplice
Citazione da: milla - Luglio 11, 2013, 03:58:00 PM
La discussione non è sul nulla,la mia domanda iniziale era:
si può far sì che il lallo inizi a trottare con un diagonale piuttosto che con l'altro? In caso affermativo come si fa?
Tu mi hai risposto ."che ti frega di far ciò?"
Max mi ha risposto che si può fare e ha spiegato come.
Molto semplice
Stabilito che il tuo interesse era solo puramente
curioso/accademico pertanto né a te né ad altri millanta cavaglieri come noi - dal punto di vista pratico -
frega nulla di ciò.
Però, la discussione avrebbe avuto un senso se si fosse per prima cosa risposto alla mia questione:
Per capire, la prima domanda da porti è: perché vuoi partire al troto all'inglese con un diagonale piuttosto che un'altro ?Nota bene che ho scritto
trotto sollevato, perché in altri casi la ragione di sollecitare un diagonale in partenza: al trotto, al passo, al piaffo, ai passi indietro e naturalmente al galoppo c'è e dunque si fa normalmente...lo fanno normalmente quelli che lo sanno fare e quando serve, infatti ho anche scritto:
La cosa (la partenza con scelta del diagonale) acquista una importanza fondamentale se vuoi partire al trotto da fermo o dai passi indietro, ma questo esercizio si fa per affinare il trotto cadenzato da cui il paffo da cui la passeggiata, dunque, si fa col trotto di squola, quello seduto, appunto.Questa tecnica, portata avanti molto avanti, consente al cavallerizzo - avendo
affilato il suo cavallo come un rasoio - un aria eccentrica di alta scuola: mantenere il lallo su tre gambe da cui la piroetta sulle spalle con un anteriore sollevato, da cui il galoppo su tre gambe, da cui il galoppo all'indietro su tre gambe.
E' evidente che sono arie che non ci toccano nemmeno da lontano, però posso dire che queste mirabolanti esibizioni nascono proprio dalla scelta consapevole del diagonale di partenza.
Esperienza diretta: partenza al trotto diagonale dx, alt ed immediata richiesta di passi indietro sul diagonale dx, alt e ripartenza cul diagonale dx...una volta acquisito il movimento lo si fa senza mettere l'alt tra una richiesta e l'altra: il lallo fa
avantieindré senza soluzione di continuità, a che serve l'esercizio ?
Ma è evidente !!
Comunque il sistema proposto da Max funziona, transizione al trotto col diagonale esterno e già dalla prima falcata sono sul diagonale giusto senza dover cambiare niente. Voilà. Più pulito ed elegante.
Citazione da: max - Luglio 10, 2013, 04:52:02 PM
quindi le modalità in totale sono:
- partire trottando seduti e cominciare ad alzarsi scegliendo poi il diagonale
- partire trottando sollevati e cominciare a sedersi scegliendo poi il diagonale
- scegliere il diagonale subito (pesando verso una staffa) e partire già su quello
Mia cara, funzionano perfettamente tutte e tre le modalità.
Dunque, o le prime due possibilità sono "sporche e volgari" oppure una ha la valenza dell'altra
Raffaele tanto vuoi avere sempre ragione tu. :bbianca:
Poi non lamentarti se si parla solo della coordinazione sottosella-cuffietta !
Torno ad attività più pulite ed eleganti :pulizie:
Esatto!
Ma se sbaglio lo ammetto e sono felice da apprendere cose nuove anche dal più fresko fresko lallista
Citazione da: milla - Luglio 12, 2013, 11:05:51 AM
Comunque il sistema proposto da Max funziona, transizione al trotto col diagonale esterno e già dalla prima falcata sono sul diagonale giusto senza dover cambiare niente. Voilà. Più pulito ed elegante.
Non dubito che il max sistema funzioni, ma sono pronto a scommettere che il lallo - almeno all'inizio - parte bene da fermo su un diagonale e male o a volte non parte affatto sull'altro.
Se così non fosse, cioè il lallo parte benissimo alle due diagonali, allora siamo di fronte ad un lallo eccezzzionale costruito perfettamente dritto da madre natura, oppure è stato addestrato in precedenza da mani sapienti, oppure chi lo monta è un grande cavallerizzo che sente la contrazione e riesce a scioglierla calibrando gli aiuti in maniera sopraffina.
Per completezza di informazione: non ho esperienza diretta di queste partenze al trotto sollevato, ma ho una piccola esperientia di lalli e dei loro squilibri.
Raffaele hai una spiegazione del perchè invariabilmente io a mano sinistra mi trovo sempre e da subito sul diagonale giusto e a mano destra parto immancabilmente sul diagonale interno e poi devo aggiustarmi? Cioè spontaneamente,d'istinto, da un lato sono sempre giusta e dall'altro sempre sbagliata ,nulla di male si cambia il diagonale però mi incuriosiva molto il motivo,se esiste,di questa differenza tra i due lati . Hai un'idea in proposito?
Con l'occasione volevo anche chiederti quale colore di sottosella mi suggeriresti da abbinare ad una cavalla grigia :laughter-485:
O bianco o nero, naturalmente in pendant colla cuffietta.
Ora, prima di parlare del tuo ploblema, fatti una scorta di moment e pensa: perché il diagonale giusto è quello esterno ? Chi beata lo dice ?
Ai miei tempi era il contrario, gli istruttori - tutti militari - imponevano di trottare sul diagonale interno...quegli istruttori sbagliavano ? Non avevano capito una beata ? Eppure erano tutti di stretta osservanza caprilliana.
Interno o esterno che sia devo capire, per me è importante capire che poi faccia l'esatto contrario di quello che mi viene spiegato è un altro discorso.
Perché ti dicono di trottare sull'esterno ?
Raffaele per continuare questo ping pong con te non mi serve una scorta di Moment ma direttamente UNA FLEBO DI VALIUM!
Aggiungo: hai mai pensato di dedicarti alla politica? Lo dico perchè noto con viva e vibrante soddisfazione che sei specializzato nel NON rispondere alle domande se non con altre domande.
Se non ne fossi a conoscenza (ma dubito) sul forum azzurrino sono stati sparsi fiumi d'inchiostro sul perchè e percome trottare sul diagonale esterno o sull' interno
Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 09, 2013, 11:07:00 AM
Di che sesso sono gli angeli ?
Ammessa, ma non concessa l'importanza della cosa per la ggente comune, con dotte disquisizioni teologico/filosofiche certamente i "dotti" stabiliranno senza ombra di dubbio che gli angeli sono di sesso......
Il trotto sollevato si usa sopratutto in camppagna nelle lunghe distanze, in buona sostanza per rendere il trotto meno faticoso al lallo ma sopratuto al cavagliere, personalmente quando facevo grandi distanze alternavo passo al canter ...al canterino. :icon_eek:
Però bisogna che il lallo ma anco il cavagliere siano addestrati alla bisogna, mentre in maneggio: 20X25 facevo solo trotto seduto, dunque, ho vissuto per anni stracatafottendomene allegramente dei diagonali al trotto.
Ecco, questa fu la mia risposta, e tanto bastava.
Visto il tuo vivo e vibrante interesse all'argomento ho approfondito l'argomento per mio sollazzo personale giungendo ad una simpatica conclusione.
Frequento il foro
azzurrino solo perchè sono in "viva e vibrante attesa" dell'uscita della revisione di Angiomi alla sua traduzione di L'Hotte: non leggo altro.
Anche in questo spett/le foro
verde pisello non seguo che poche discussioni o meglio leggo solo alcuni post di personaggi che ritengo interessanti.
Per la politica ci penserò, in Itaglia, è l'unico mestiere che rende.
Ribadisco che hai abilmente eluso l'unica questione che aveva motivato l'apertura del topic:ovvero SE ed eventualmente QUAL'E' il motivo per cui spontaneamente ed istintivamente mi trovo sempre sul diagonale esterno a mano sinistra e sull'interno a mano destra. Credevo che tu ti fossi fatto un'idea del perchè data la tua vasta esperienza e la quasi illimitata sapienza.Pazienza mi rassegnerò a lasciare irrisolta la mia Questione Equestre :chewyhorse:
La risposta non può che essere generalista e non ha nessuna valenza assoluta.
La mia esperienza diretta - come ho detto - è pochissima anche perché la mia sella da campagna - negli ultimo vent'anno - è stata una vaquera: una morbida poltrona che invita a "stravaccarsi" piuttosto che a batterla.
Evidentemente ho conoscentia del naturale squilibrio di quasi tutti i lalli: è il ploblema dei plobemi dell'equitazione.
So che tutti noi, i principianti sopratutto, tendiamo a trottare sul "lato buono" quasi per istinto tu - forse - non fai altro che applicare questo principio, infatti, cambi mano ma non cambi diagonale...segui quello buono.
Possibile,sensato.
Anche oggi ho provato un'infinità di volte a fare transizioni a occhi chiusi,canticchiando,chiacchierando ecc. non c'è verso: spontaneamente a mano sin parto sempre sull'esterno e a mano destra sempre sull'interno per cui mi devo aggiustare. Ripeto nulla di male era solo curiosità di sapere se poteva esserci una spiegazione visto che sino ad ora nessuno ha saputo fornirmele. Forse davvero una ragione non c'è.
Amen. Ite missa est. :benedizione:
Io cambio mano e cambio diagonale,quello non mi crea problemi era solo curioso il fatto istintivo di tendere a trottare sempre sullo stesso diagonale.
I cavalli, che come ricorda RaffoPazzo sono tutti asimmetrici, tendono a far partire i loro cavalieri sempre sul diagonale più forte, non solo, ma tendono anche a ributtarcelo qualora si stia trottando sull'altro senza che il principiante se ne accorga
la cosa strana qua (che ha generato disquisizioni sul sesso angelico) è che milla dice che il suo cavallo è flesso destro, quindi dovrebbe tendere a buttarla sul diagonale sinistro, mentre invece lei dice di prendere spontaneamente il trotto sul diagonale destro, le due cose non sono compatibili, dunque ci sono solo due possibilità:
- il cavallo non è davvero flesso destro
- le asimmetrie di milla sono più incidenti di quelle del cavallo
Questa questione rimane anche se sembra una cosa di un certo livello di equitazione, una cosa che va imparata.
Da sempre nel frequentare il settore ippico ho sempre attaccato chi lavora nel settore perché dopo anni e anni che fanno questo lavoro ripetono imperterriti gli stessi errori.
Il 90% di cavalli che resistono alla dura vita del PSI da corsa con il tempo si rovinano le articolazioni sempre dello stesso diagonale, visto che li fanno lavorare per ignoranza verso certe cose ( non le sanno) con il diagonale più forte, e per questo il diagonale che risparmiano nei l lavori mattutini, in corsa si rovina essendo poco allenato e sotto sforzo va in deficit. Naturalmente e un mio personale pensiero
GRANDE MAX finalmente qualcuno ha centrato il problema !
La cavalla a mano sinistra fa molta fatica a flettersi anche farla entrare negli angoli a quella mano è un problema, se uso la redine esterna tende a controflettersi e se si mette la gamba esterna nella partenza al galoppo a mano sin sgroppa:mi pare che ci siano sufficienti elementi per dire che a quella mano la cavalla è decisamente peggiore.
Sicuramente anch'io sono asimmetrica,curiosamente come dicevo sopra,io sto molto più seduta al galoppo a mano sinistra che a detta di tutti con la cavalla è particolarmente scomodo.
Da pochi mesi sto lavorando con un'istruttrice che mi faceva notare che in sella tengo sempre il busto leggermente ruotato a destra forse il punto cruciale è proprio questo. :dontknow:
quale staffa tendi a perdere? la destra?
Non perdo le staffe,ho tanti difetti in sella ma non mi capita mai di perdere le staffe ( in senso metaforico magari qualche volta si :horse-wink:),al massimo mi può capitare di trovarmi col piede troppo infilato nella staffa (in questo caso generalmente è il destro) .
Citazione da: milla - Luglio 14, 2013, 01:52:07 PM
GRANDE MAX finalmente qualcuno ha centrato il problema !
La cavalla a mano sinistra fa molta fatica a flettersi anche farla entrare negli angoli a quella mano è un problema....:dontknow:
Per mia esperientia - non molta: forse un centinaio di lalli - ricordo solo uno o due lalli con questa ploblematica, in genere tutti gli altri hanno difficultate a mano dx, come che sia: dx o sx, il cavagliere normale se ne straimpipa delle questione ma: cerca comunque di equilibrare il suo lallo....
Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 09, 2013, 11:07:00 AM
Di che sesso sono gli angeli ?
Ammessa, ma non concessa l'importanza della cosa per la ggente comune, con dotte disquisizioni teologico/filosofiche certamente i "dotti" stabiliranno senza ombra di dubbio che gli angeli sono di sesso......
I ploblemi descritti provengono dal fatto che il lallo ha un lato buono e un lato "brutto", per far diventare tutti e due lati "belli." esistono una serie di exercizi adatti che tutti sappiamo e che non è lo caso di parlarne.
Gli esercizi adatti sono di pubblico dominio, e qualsiasi straccio di istruttore dovrebbe conoscerli a menadito, inoltre dovrebbe conoscere gli esercitii per raddrizzare il cavagliere...raddrizzare contemporaneamente lalla e cavagliera è un'impresa ardua, sarebbe intelligente prima raddrizzare la cavagliera e poi la lalla...partendo dal passo il resto: chiacchiere.
CitazionePer mia esperientia - non molta: forse un centinaio di lalli - ricordo solo uno o due lalli con questa ploblematica, in genere tutti gli altri hanno difficultate a mano dx, come che sia: dx o sx, il cavagliere normale se ne straimpipa delle questione ma: cerca comunque di equilibrare il suo lallo (...) raddrizzare contemporaneamente lalla e cavagliera è un'impresa ardua, sarebbe intelligente prima raddrizzare la cavagliera e poi la lalla...partendo dal passo il resto: chiacchiere.
RaffoMatto non ha torto, difatti mi piacerebbe vedere sta cavalla... :icon_rolleyes:
comunque sia.....
Citazione da: milla - Luglio 14, 2013, 08:51:39 PM
Non perdo le staffe,ho tanti difetti in sella ma non mi capita mai di perdere le staffe ( in senso metaforico magari qualche volta si :horse-wink:),al massimo mi può capitare di trovarmi col piede troppo infilato nella staffa (in questo caso generalmente è il destro) .
succede per lo stesso principio..
il piede che viene spinto di meno sulla panca (a causa di questo "alleggerimento relativo") in certi momenti si trova a potersi "infilare" di più..
se ti si infila di più nella staffa anziché perderla, spesso corrisponde al tenere il piede in avanti rispetto alla linea dell'assetto corretto; perché se lo tenessi in linea o indietro, appunto, tenderesti a perderla: piede troppo avanti e alleggerito la staffa scivola indietro (cioè piede più infilato), piede troppo indietro e alleggerito la staffa scivola in avanti (e la si perde).. se poi hai anche una sella da salto o da campagna è lei stessa (la posizione degli staffili rispetto al fondo del seggio) che ti porta ad avere i piedi troppo avanti..
le correzioni da attuare (una sorta di autodiagnosi che affina la propriocezione, a cui ricorrere costantemente mentre si monta, senza per forza uno che corregga da fuori) sarebbero semplici, ma da un forum..
comunque è un circolo vizioso: perché ogni volta che sembra che un piede si stia infilando di più nella staffa, il cavaliere per sistemarselo lo alleggerisce ulteriormente, lo alza e lo rimette a posto, ma quel "a posto" non corrisponde mai veramente ad un assetto centrato, e più lo si alza per risistemarselo e più si va a confermare il maggior peso dalla parte opposta..
l'altro problema è rappresentato quasi sempre dal busto, che a causa "di reni fiacche" o asimmetriche spezza la figura del cavaliere in due: la parte sotto è aderente al cavallo quindi (risolto il problema del peso sulle staffe) grossomodo è sempre a posto, la parte sopra invece stà come fosse un sacco mezzo vuoto sempre piegato dalla stessa parte..
Sto lavorando con un'istruttrice molto brava che sta cercando di rimediare alle asimmetrie mie e della cavalla,non pretendevo di risolvere con un forum ma ero curiosa di vedere se gli esercizi che avete in mente voi sono gli stessi che mi fa fare l'istruttrice.
In altro forum per un problema del tutto analogo veniva autorevolmente suggerito di lavorare in spalla in dentro.
Max ho una sella da dressage.
allora, per evitare altri inutili tiri al piccione, fai prima a dirci tu che esercizi ti fa fare, no?!?
Citazione da: milla - Luglio 14, 2013, 11:50:49 PM
Sto lavorando con un'istruttrice molto brava che sta cercando di rimediare alle asimmetrie mie e della cavalla,non pretendevo di risolvere con un forum ma ero curiosa di vedere se gli esercizi che avete in mente voi sono gli stessi che mi fa fare l'istruttrice.
In altro forum per un problema del tutto analogo veniva autorevolmente suggerito di lavorare in spalla in dentro.
Gli istruttori molto bravi - in genere -
attaccano l'asino dove vuole il patrone; è la maniera più facile per fare dinero.
I "cattivi istruttori", o quelli che - come me - non sono affatto istruttori, attaccano
l'asino dove vogliono loro e non affiderebbero mai il raddrizzamiento di un lallo storto (per di più storto in maniera anomala) ad un volenteroso debuttante di di per lui storto.
Ma quì entriamo nella "politica", nelle ragioni dello sfascio dell'equitazione itagliana.
Max fondamentalmente lavoro in circolo a mano sinistra con volte più o meno strette,spirali ecc. Senza esagerare perchè la lalla non è più giovane
beh, già qualche secolo fa i maestri avanzavano dubbi sul fatto che il circolo servisse a sciogliere i cavalli, difatti un tizio se ne è poi uscito con quella cosa che ha chiamato spalla in dentro proprio per compensare gli inconvenienti del circolo
ora, io penso che se si è un cavaliere fine si possa aiutare un cavallo a decontrarsi anche in circolo, anche perché un circolo ben fatto è già una spalla in dentro: una spalla in dentro nel circolo..
se invece si è a digiuno di certe sensazioni e conoscenze, si può rimanere in volta o credere di fare una spalla in dentro per dieci anni di fila senza che invece cambi niente, oppure ancora certe asimmetrie o rigidità residue bisogna ignorarle apposta altrimenti ci si incaponisce su cose che sparirebbero da sole se solo si lasciasse in pace la povera bestia
è una faccenda di pesi, equilibri, resistenze, tensioni ed estensioni (e ultimo ma più importante di tutti: psicologia animale) utilizzati ad hoc al fine di migliorare il modo di muoversi del cavallo, ma una cosa è imprescindibile per far questo e lo imparo a mie spese e spese del cavallo ogni giorno: una perfetta propriocezione e centralità assoluta del cavaliere in assetto accademico, se cominci a capire cosa vuol dire un assetto accademico dopo non ti spieghi come diavolo facciano gli altri a montare senza O_O
Quindi?
quindi dai racconti credo tu sia in una situazione simile al disegno di destra:
(http://straightnesstraining.s3.amazonaws.com/the-rider/horsemanship/physical-development/natural-asymmetry-rider.jpg)
mentre devi diventare come il disegno di sinistra, anche e sopratutto in circolo, in un circolo non ci si dovrebbe affatto contorcere come invece vedo fare a tutti ma rimanere dritti come e più che nelle linee dritte: peso pari sulle staffe sempre, come nel disegno rosso:
(http://straightnesstraining.s3.amazonaws.com/natural-asymmetry/dimensions-of-asymmetry/vertical-imbalance.jpg)
il cavallo per voltare si inclina, e noi con lui, al contrario quasi tutti, per rimanere verticali rispetto alla forza di gravità e per paura di cadere, impariamo a storcerci.. i motociclisti conoscono bene questo effetto, è l'effetto della "moglie passeggero", che in curva anziché piegare insieme alla moto resta con il busto dritto rispetto alla gravità e squilibra il tutto
ora in un circolo ad un trotto veloce bisogna inclinarsi molto, in una volta al passo è quasi impercettibile, ma se già da lì impariamo l'errore di storcerci anziché rimanere sempre dritti come nel primo disegno la frittata si ripercuote su tutto
Raffaele,l'istruttrice in questione (tra l'altro mia amica) non guadagna un centesimo per le mie lezioni.
Nel mio maneggio hanno centomila difetti ma non sono affatto venali, se una persona a loro non piace , non si fida o non approva i loro metodi ecc.non hanno problemi ad invitarla gentilmente a trovarsi un altro maneggio,infatti non hanno il becco di un quattrino!
Quindi non è questione di ingraziarsi il cliente.
Tutti vorremmo montare un cavallo perfettamente dritto,perfettamente addestrato ecc.purtroppo dobbiamo accontentarci di quello che passa il convento e/o ci permettono le nostre magre finanze .
Max i disegnini sono fantastici!
Non ho capito però il discorso del motociclista, io a mano destra tendo a pendere verso l'interno del circolo e mi dicono di star dritta che non sono in moto! :dontknow:
sono disegni presi al volo da google, non ho nemmeno letto gli articoli dai quali li ho presi
se tu ti immagini il disegno del cavaliere storto inclinato in una volta a destra, capisci che da fuori il busto sembrerà molto più inclinato che se facessi la stessa cosa verso sinistra, ma il problema non è l'inclinarsi insieme al cavallo, cosa che va indiscutibilmente fatta, ma la stortura bacino/busto/spalle tra di loro
a mano destra per caso hai difficoltà a dare la direzione? quando vuoi girare a destra il cavallo tende ad andar dritto?
Citazione da: milla - Luglio 15, 2013, 12:01:55 PM
Raffaele,l'istruttrice in questione (tra l'altro mia amica) non guadagna un centesimo per le mie lezioni.
Nel mio maneggio hanno centomila difetti ma non sono affatto venali, se una persona a loro non piace , non si fida o non approva i loro metodi ecc.non hanno problemi ad invitarla gentilmente a trovarsi un altro maneggio,infatti non hanno il becco di un quattrino!
Quindi non è questione di ingraziarsi il cliente.
Tutti vorremmo montare un cavallo perfettamente dritto,perfettamente addestrato ecc.purtroppo dobbiamo accontentarci di quello che passa il convento e/o ci permettono le nostre magre finanze .
Io ho fatto un discorso in generale, la situazione particolare del tuo maneggio mi riempie di viva e vibrante gioia...una luminosa eccezione che conferma la regola del venalissimo/commerciante/istruttoregestore di maneggio italiota che non produce cultura/sapere ma clienti, sfido chiunque a dimostrare il contrario.
Quand'ero ragazzino, nelle riviste femminili - a casa giravano : Grand Hotel, Eva, Anna Bella - c'erano invariabilmente delle letioni di samba, cha cha cha, rumba, tango ecc. ecc. spiegate oltre che a parole con simpaticissimi diagrammi e skemini, le mie cugine e le mie sorelle cercavano di imparare seguendo le impronte e gli arzigogoli disegnati coinvolgendomi - con mia grande riluttanza - come cavagliere.
Bene, quelle pubblicazioni potevano
insegnare solo a coloro che già sapevano...sapevano la musica, il ritmo e avevano confidenza col proprio partner.
Infatti, arrivava lo zio Imbriani, gettava uno sguardo distratto alle riviste, e, a turno, prendeva tra le braccia le fanciulle che da impacciate paperette diventavano eleganti aironi sulle note della
cumparsita.
Max: no a mano destra non abbiamo problemi a girare, a mano sinistra semmai faccio più fatica a girare e tende a controflettersi.
approfondisci il discorso dell'inclinazione da moto che è interessante,continua a non essermi chiaro se si,no ni
Raffaele vorresti dire allora che se montassi Eremo diventerei come la Truppa?
o forse che se la Truppa montasse la mia cavalla storta vincerebbe comunque?
A proposito di danza quando ero ragazzina ho studiato danza classica per oltre 10 anni fino a diplomarmi,l'ho fatto per mio diletto non certo perchè aspiravo a diventare Carla Fracci comunque l'insegnante spiegava gli esercizi, ci faceva vedere come andavano fatti, addirittura spesso segnava col gesso sul pavimento di parquet la posizione che dovevamo occupare,ci correggeva e poi passavamo ore,ore e ore alla sbarra alle note per lo più di Chopin ad esercitarci e piano piano diventavamo sempre più flessuose e agili,la muscolatura si sviluppava e adattava fino a permetterci di indossare le agognate scarpette a punta (che comunque facevano un male d'inferno).
E' chiaro che solo chi,al sudore quotidiano,aggiunge un innato talento potrà diventare una vera danzatrice classica . Tra le mie compagne nessuna lo è diventato ma tutte le ore di studio,applicazione e fatica nessuna di noi le ha mai rimpiante,sono comunque servite.
Mi pare che a cavallo valga lo stesso discorso.
Nessuno di noi vuole o può diventare un grande cavaliere,siamo realistici,quindi non avendo lo zio Imbriani che ci trascina in un torrido e sensuale tango lasciaci almeno ballare il ballo del qua qua guardando i disegnini.
CitazioneMax: no a mano destra non abbiamo problemi a girare
le cose strane che non tornano allora aumentano, bisognerebbe proprio vedere..
CitazioneA proposito di danza quando ero ragazzina ho studiato danza classica per oltre 10 anni
ottimo! allora saprai che il virtuosismo e la fantasia saranno realmente possibili solamente dopo aver almeno consolidato le basi con una dura e irreprensibile tecnica classica, darsi al virtuosismo prima del tempo fa rientrare semplicemente nella pletora dei cavaglieri-domatori della domenica..
comunque, quando un cavallo percorre una linea curva (oltre a mille altre cose che non affronto altrimenti scrivo un poema) si deve inclinare un po', altrimenti non gira, tanto più va veloce tanto più si deve inclinare e restare dritto: come una moto o una bici (anche un uomo che corre veloce e vuole girare deve inclinarsi), tutto qua..
i cavalieri fini sembra che facciano le volte senza fare nulla perché il cavallo sente che il cavaliere si inclina e lo segue: non c'è bisogno quindi nemmeno di usare le mani o la gamba, al limite le si usa ma per migliorare altro, non più per dare la direzione
http://www.youtube.com/watch?v=5zmed2Rkmpk
Citazione da: max
le cose strane che non tornano allora aumentano, bisognerebbe proprio vedere..
Citazione
Non ci trovo niente di strano, milla descrive cose che sperimento anch'io, ha il cavallo flesso a destra e pure lei ormai è flessa a destra ...e secondo me è colpa del cavallo, non viceversa.
L'unico punto "strano" è che ora lei si sente buttata sul diagonale destro, e non sul sinistro, ma io mi spiego anche questo. Quando Olliver era molto storto, in effetti mi buttava sul diagonale sinistro, e il destro pareva scomodissimo. Adesso che lavora regolare e si è raddrizzato un bel po', pare più comodo il diagonale destro, più consistente (l'altro è molle, cedevole), e fatico anch'io a prendere da subito il diagonale giusto a mano destra.
Se non ti perdi tra dx e sx sei un genio.
Esatto Bionda, l'unica cosa diversa da quello che scrivi è che io non mi sento più comoda al trotto da una mano rispetto all'altra,da questo punto di vista non noto differenze è che spontaneamente a mano sinistra mi viene da trottare sul diagonale esterno mentre a mano destra mi viene spontaneo trottare sul diagonale interno e la faccenda mi pare curiosa.
In effetti la mia asimmetria è probabilmente causata o accentuata da quella della cavalla come dice Bionda perchè mi è capitato qualche volta di montare un cavallo molto più "diritto" e meno rigido preparato da una bravissima istruttrice e anch'io avevo molti meno problemi.
Citazione da: milla - Luglio 15, 2013, 06:55:34 PM
Raffaele vorresti dire allora che se montassi Eremo diventerei come la Truppa?
o forse che se la Truppa montasse la mia cavalla storta vincerebbe comunque?
Nessuno di noi vuole o può diventare un grande cavaliere,siamo realistici,quindi non avendo lo zio Imbriani che ci trascina in un torrido e sensuale tango lasciaci almeno ballare il ballo del qua qua guardando i disegnini.
Io volevo semplicemente ribadire che i "libri insegnano solo a coloro che già sanno".
Mio zio Imbriani aveva una sorella maggiore: Libera e un fratello minore: Cavallotti.
Per coloro che volessero sapere vadano a cercarsi chi fossero: Felice Cavallotti e Renato Imbriani.
I nomi dei miei zii erano i cognomi di due personaggi che si battettero per l'uguaglianza e la libertà, il nome di mia zia non ha bisogno di altre spiegazioni.
Il loro padre - socialista anarchico liberista - morì di tubercolosi al confino in epoca fascista, i suoi figli, Cavallotti non so bene cosa fece, lo zio Imbriani scappò in Argentina da dove tornò nel dopoguerra portando il tango, io sono stato un discreto tanghero fino a pochi anni fà :icon_eek: perché da ragazzino vedevo estasiato le sue evoluzioni tanguere e da lui ho imparato.
Il tango è l'arte più vicina all'equitazione, le marcacion del tango somigliano maledettamente agli aiuti equestri....
Bionda, è appunto strano che un cavallo flesso destro la butti sul diagonale destro (dovrebbe buttarla sul sinistro), ma è anche strano che, data la stortura di milla (che più o meno mi conferma pendere verso sinistra dal fatto che appunto prende spontaneamente il diagonale destro e le si sposti più facilmente la staffa destra) abbia più problemi a girare verso sinistra (dovrebbe averne di più verso destra)
ora queste restano elucubrazioni accademiche, probabilmente ci sono in atto asimmetrie e compensazioni che rendono possibile tutto ciò
l'iter corretto per me e non solo per me sarebbe sempre e solo uno: essere sicuri di avere prima una milla dritta, che a sua volta possa essere consapevole nel raddrizzare la cavalla
ci sono ottimi dvd sull'assetto, ovviamente o sono in tedesco o sono in inglese
devo ammettere che essendo desolatamente negato di natura a qualsiasi forma di ballo e/o di scioltezza fisica in generale non posso fare altro che rifugiarmi nella cruda tecnica per sperare di ottenere qualcosa, ma guardandomi attorno, noto che la percentuale di gente dotata di natura ad una presenza in sella tale da poter snobbare la tecnica è così nulla che vale sicuramente la pena sbattersi un'attimo per capire quelle poche regole schematiche che permettono di essere quantomeno guardabili
Citazione da: milla - Luglio 15, 2013, 06:55:34 PM
E' chiaro che solo chi,al sudore quotidiano,aggiunge un innato talento potrà diventare una vera danzatrice classica . Tra le mie compagne nessuna lo è diventato ma tutte le ore di studio,applicazione e fatica nessuna di noi le ha mai rimpiante,sono comunque servite.
Infatti, ci furono ore di applicazione e studio e fatiga e sudore, magari anche la visione di registrazioni delle esibizioni delle grandi etual, ma dubito che la maestra vi imponesse la lettura e lo studio di pesanti tomi sull'argomento, appunto.
Confesso: non ho alcuna esperientia di tutù e scarpette a punta, ma come ho detto ho una certa confidenza col tango; siccome è un ballo basato sull'improvvisazione, e siccome è il tanghero :icon_eek: che conduce, i segreti per ballarlo bene sono la decontrazione - specialmente da parte della dama - e l'affiatamento della coppia cose che si acquisiscono solo con la pratica.
E' la stessa cosa con l'equitazione, prima di poter fare delle cose decenti il cavagliere deve far
rilassare il suo lallo e affiatarsi con lui; siccome sia il lallo che il cavagliere che il tanguero e la tanguera hanno un lato difficile per prima cosa bisogna sciogliere le inevitabili contrazioni causate dal
lato brutto...in altre parole bisogna che codesti personaggi diventino il più possibile ambidestri.
La tua
brava non prezzolata amica istruttrice deve essere un pò sadica, altrimenti aggiusterebbe lei per quanto possibile la lalla...non sarebbe difficile tu monti basico una mezzora: le tre andature su una pista: alt, passi indietro, cambi di mano, circoli in cadenza ecc. dopo di che la tua
amica istruttrice disinteressata al valsente prende la lalla e per una mezz'oretta al giorno la lavora comeilfò facendoti vedere come si fà per raddrizzarla...anche se la lalla ha 22 anni in un paio di mesetti si aggiusta, certo se ha le spalle artritiche e i garretti con lo sparaguagno il discorso cambia.
Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 16, 2013, 03:01:17 AM
certo se ha le spalle artritiche e i garretti con lo sparaguagno il discorso cambia.
montata come si deve le farebbe bene comunque
La cavalla non è di mia proprietà nè di proprietà della mia amica istruttrice,non possiamo fare quello che ci pare se il proprietario non ci autorizza. Credete che non abbia chiesto di farla "aggiustare" dalla mia amica istruttrice? Risposta: "no la cavalla non è più giovane c'è il rischio di romperla".
in verità sul lungo periodo c'è molto più rischio di "rompere" (che brutta parola) un cavallo senza esercizi che curino asimmetria e allungamento rispetto al farli, questa idea ovviamente tienitela per te, che se lo vai a dire al proprietario come minimo ti toglie il saluto e la cavalla
il fatto che in giro però, dietro la scusa di saper fare tali esercizi, si celino pseudo domatori frustrati dalla vita, non lo nego e bisogna stare attenti
Citazione da: milla - Luglio 16, 2013, 01:56:27 PM
Risposta: "no la cavalla non è più giovane c'è il rischio di romperla".
La tua
amica istruttrice non pagata non capisce una beata di cavalli, tantomeno di cavagliere...ma quanti beati anni ha questa lalla ??
Che c'entra l'istruttrice ? La cavalla non è sua NON può fare quello che vuole.
La cavalla ha circa 20 anni ha avuto problemi di piedi in passato (non so di cosa si trattasse) ma ha dovuto smettere con le gare e hanno temuto che non potesse più essere montata. Non c'è da meravigliarsi che siano cauti.
Anticipo altre obiezioni: non posso comprarmi un cavallo nè al momento ci sono altri cavalli da darmi in fida.
Dopo una certa età tutti i lalli hanno piccoli/grandi ploblemi, in maneggio abbiamo un lallo di 24 anni: inizio di laminite quindici anni fà, per fortuna presa in tempo.
Questo: età e acciacchi non esclude che lavori come nave squola per i principianti anche coi saltini, in passeggiata deve stare davanti altrimenti và in paranoia.
E' evidente che deve esser maneggiato con cura.
Delle due una:
1) la lalla è in buone/discrete condizioni allora può esser raddrizzata - nei suoi limiti - anche a ventisette anni.
2) è in cattive/pessime condizioni, allora è da criminali chiederle qualcosa in più di semplici passeggiate al passo, meglio metterla al prato.
La cavalla è in discrete-buone condizioni, lavora solo con me 4 volte a settimana (20 min di riscaldamento + 1 ora o 45 min dipende dal lavoro che facciamo)
ho letto con attenzione tutto il vostro dialogo scaturito dalla patenza al trotto su un diagonale . l unica risposta che andava controllata in pratica e' stata quella di Max. tutto il resto della conversazione era inutile. sono appena iscritto e volevo capire. se Felice Cavallotti potesse leggere l' atteggiamento e la spocchia del sedicente nipote sarebbe assalito da sicura tristezza .