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Redini al vento

Aperto da kitiara, Luglio 23, 2013, 03:16:15 PM

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alex

Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 25, 2013, 12:54:07 AM
Caro Alex le case dovrebbero avere fondamenta, punto.
Esistono tutta una serie di ricoveri di ripari che pur facendo le veci di una casa case non sono pertanto non hanno fondamenta, hanno nomi specifici....

Raffaele, le parole sono traditrici..... non hanno un significato solo e tu non puoi forzarle dentro il solo significato che ti va a genio. "Assioma" stesso significa, ai sensi del vocabolario, cose diverse. "Casa" significa edificio destinato ad essere abitato, ma significa anche qualsiasi altra struttura che  svolge le stesse funzioni.  (http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/C/casa.shtml; http://stec-173013.blogspot.it/2011/04/definizione.html)

Vedo comunque che hai riflessi prontissimi nel difendere l'Assioma..... quanti altri avrebbero capito la punzecchiata? (per chi legge e non conosce la questione: da alcuni anni stiamo discutendo sull' "assioma di L'Hotte").
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Beh, casa è casa, l'immagine che evoca la parola è precisa, quando il manufatto non risponde ai requisiti minimi di abitabilità dicesi: tugurio, catapecchia, stamberga, topaia.
O per contro, se li supera si chiama: villa, castello, palazzo, attico, reggia  :icon_eek:.

Se ti dico: vieni a casa mia cosa immagini ? Una normale casa.

Poi, potresti avere la sorpresa di trovarti dentro una bicocca oppure in un villone ollivuddiano, dopo l'esperienza,  quando penserai alla mia casa l'immagine sarà per te del tugurio o del villone...l'immagine di casa è svanita non c'è più.

Lo stesso discorso vale per assioma: nel linguaggio comune, discorsivo ha il primo significato ovviamente in altri contesti assume significati diversi.

Moltissime parole possono prestarsi a doppie/multiple interpretazioni, pensa a cavaliere: indica il tizio che va a cavallo ma anche caio che a cavallo mai ci è andato: Bellusconi per esempio.

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Bene, torniamo al topico: redini al vento (meglio, con espressione più suggestiva: "a briglia sciolta").

Il primo tentativo "scientifico" di costruire un'equitazione senza contatto (in modo radicale: del tutto senza redini) è della psicologa umana ed equina Moyra Williams, anni '50. L'esperimento non le è riuscito con tutti i cavalli, anzi: descrive con molta obiettività il suo primo tentativo fallito, ma con una cavalla, la cosa è riuscita eccome; e con quella cavalla Moyra - appassionata di salto - faceva competizioni di salto, corse "da campanile a campanile", e se non ricordo male, cacce.

Tralascio di nominare i cavalieri che hanno montato in collare, anche in competizione; beninteso, non sto affatto affermando che il collare sia più o meno "dolce" rispetto a un'imboccatura, so bene che chi usava il collare aveva i suoi metodi per renderlo persuasivo (per chi sa a cosa mi riferisco: il "cavetto da freno di bici"....); quello che è certo è che il collare non consente un contatto con la bocca del cavallo, sostituendolo con un contatto "altro".

In conclusione: la necessità del contatto continuo è un semplice assioma, un fondamento su cui costruire una cosa; secondo l'opinione di molti, un "assioma" è cosa evidente di per sè, talmente evidente che non occorre nemmeno discuterla; e anche chi  usa il termine in modo rigoroso-matematico, l'assioma non si discute; ma per unmotivo differente; semplicemente perchè non interessa che sia vero o falso - è semplicemente un punto di partenza su cui costruire qualcosa.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

kitiara

tutto interessantissimo ma la spiegazione che ho chiesto io nessuno ancora l'ha data  :dontknow:
... ed ognuno che è veramente cavaliere monta allo stesso modo in cui vive. Cerca quindi te stesso in sella o meglio ancora vicino ai cavalli. Accanto a loro troverai le ragioni nascoste del tuo essere e del tuo destino.

Luna di Primavera

ma forse perché non c'è, kitiara. le redini al vento come si vede nei concorsini di paese sono molto probabilmente solo il risultato di una "ceduta" eccessiva. l'amatore intende cedere per favorire l'allungamento del collo, perché è giusto così, ma nel farlo "esagera" e molla tutto.

vi viene in mente qualche cavaliere professionista che abbandona la redine sul salto? a me no.

I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

kitiara

Citazione da: Luna di Primavera - Luglio 26, 2013, 09:11:52 AM
ma forse perché non c'è, kitiara. le redini al vento come si vede nei concorsini di paese sono molto probabilmente solo il risultato di una "ceduta" eccessiva. l'amatore intende cedere per favorire l'allungamento del collo, perché è giusto così, ma nel farlo "esagera" e molla tutto.

vi viene in mente qualche cavaliere professionista che abbandona la redine sul salto? a me no.

Luna se con concorsini di paese intendi ragazzi che vanno a fare gli italiani o cavalieri che girano in gp o piccolo gp allora si....e qualche cavaliere "noto" immortalato con redini al vento c'è eccome, ma dalle foto si intuisce una condizione particolare che ha causato "l'errore" o che l'ha reso anche necessario.
Giusto per qualche esempio....
http://www.equitando.com/?location=Monta%20Inglese&item=4483
http://www.cavalliegare.it/csio-di-piazza-di-siena-2012/159-salto-ostacoli-l80-gran-premio-roma-di-piazza-di-siena-parla-tedesco.html
http://cavallomagazine.quotidiano.net/cavallomagazine/sport_cavallo/2013/04/22/877565-austria_belgio_francia.shtml
http://www.raisport.rai.it/dl/raisport/Articoli/ContentItem-7152ac8a-d050-481d-a02f-b608c6ceef2d.html
... ed ognuno che è veramente cavaliere monta allo stesso modo in cui vive. Cerca quindi te stesso in sella o meglio ancora vicino ai cavalli. Accanto a loro troverai le ragioni nascoste del tuo essere e del tuo destino.

Luna di Primavera

vabbè io racconto quel che vedo e esprimo opinioni personali com'è naturale su un forum.
mica dico di avere la verità in tasca. non ho capito perché mi sono meritata il meno  :dontknow: se gentilmente l'utente che me lo ha appioppato mi spiega perché, magari imparo qualcosa   :firuu:


kitiara, che ti devo dì.. anche secondo me è un "errore" (e opinione personale dico che mi sembra meno dannoso di altri); comunque non è vietato che anche i cavalieri noti sbaglino ogni tanto  :occasion14:
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

alex

Mi piacerebbe che qualcuno parlasse del self-carrying.... non è del tutto OT, ma forse è meglio aprire una nuova discussione, anche perchè non riguarda solo il salto. Se a qualcuno interesse, lo apra; ci aggiungerò l'idea di Andy McLean sul motivo per cui un leggero contatto è utile (per quello che ho capito).

Di certo, se un cavallo è abituato al contatto leggero costante, e lo considera una specie di "conferma" che tutto va bene, la sottrazione improvvisa del contatto gli causerà un momento di perplessità e di confusione; ma chi l'ha detto, che bisogna ridurre un cavallo in uno stato di dipendenza così profondo da aver continuamente bisogno di rassicurazione? A me non va a genio, l'idea di ridurre un cavallo in questo stato.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

carodubbio

Il mio istruttore mi ha fatto sellare un paio di volte un cavallo da dressage, inutile dire che mi sentivo  un incapace visto che non avendo esperienza per questa disciplina, il cavallo non andava visto che non sapevo dare i comandi n maniera corretta per la doma del cavallo in questione, ergo ogni cavallo va sellato in base al tipo di doma ricevuta.

Nella monta che pratico da sempre (galoppini) ci sono regole, ma le regole si modificano, per questo con tutti i cavalli avuti , nel lavoro leggero (trotto e canterino) ho sempre cercato di arrivare a poter fare queste andature con il minimo contatto, ma sempre restando sveglio e vigile perché il fugone o rallegrata è un cosa che in momenti di euforia capitano

raffaele de martinis

La quistione è complessa ma semplice :icon_eek: per prima cosa domandatevi: cosa beata faccio col mio lallo ? Competizioni o puro sollazzo personale ?

Una volta risposto a codesta domanda poniamo la seconda: quale imboccatura usiamo ? Perché il semplice buon senso dovrebbe dirci che quanto più l'imboccatura è forte più la mano deve esser debole : guardate i campioni di uestern reining, viaggiano con le redini al vento ma i loro lalli hanno in bocca dei micidiali catafalchi spaccapalato dunque hanno contatto solo con il peso del cuoio e appena sentono la mano si mettono sull'attenti come dei bravi marmittoni.

Con questo ho risposto alla prima domanda, se fate competizioni quali che siano il contatto è necessario indispensabile, forse in completo o in s.o. lo si può abbandonare per qualche istante per evitare guai peggiori.

Se montate per sollazzo o per bellezza, allora fate come meglio vi aggrada potete affilare il vostro lallo al punto di arrivare a condurlo solo col peso del corpo, a fargli cambiar piede al galoppo collo semplice spostamiento del peso della testa :icon_eek: non ci credete ?
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Laura

Ma scusate, una volta che il cavallo ha staccato le gambe da terra ed è in parabola, cosa cambia se le redini mantengono un contatto leggero o fanno la pancia?
Il senso è lasciare all'incollatura lo spazio per distendersi e a questo scopo il cavaliere deve andare con la sua mano verso la bocca del cavallo. Se per effetto di un gesto esagerato del cavaliere le redini fanno la pancia, come effetto in parabola non cambia un bel niente, quando sei in parabola ormai i giochi sono fatti.

PokerFace

si beh laura c'è anche tutto il dopo.
e i giochi non sono fatti al momento che il cavallo stacca, tanti errori di posteriore vengono perchè il cavaliere blocca la schiena del cavallo con la mano, tanti errori di anteriore vengono perchè il cavaliere è avanti al cavallo col busto.

ah, segnalo che tutti i cavalli da concorso conoscono tutte le redini. diretta, di opposizione, d'appoggio e di apertura e ad esse obbediscono.

segnalo anche che non è raro vedere nei campi gara anche grandi campioni che montano il cavallo perennemente controflesso, cosa che di per se smentisce il fatto che nel salto ostacoli si gira tirando il naso dalla parte in cui si vuole andare (per altro quella di saltare controflessi è una prassi che ha i suoi perchè ed è in certi casi molto utile: libera la spalla interna, pulisce le traiettorie, mette i posteriori ben  dietro le spalle, allontana il salto ecc ecc).

il contatto serve semplicemente perchè per gestire veramente il corpo del cavallo e il suo equilibrio è indispendabile avere il cavallo in mano ovvero potergli spostare a piacimento del cavaliere la posizione e la postura di collo e testa. chiudere e aprire la nuca, allungare e accorciare l'incollatura, alzare o abbassare la testa. le combinazioni sono infinite e da esse dipende l'equilibrio del cavallo.

Laura

#27
mi pareva che l'argomento del topic fosse nello specifico le redini che fanno la pancia in parabola, non ho proprio accennato al prima e al dopo.
Ho riletto la prima domanda e sì, si parla proprio della lunghezza delle redini in parabola.

PokerFace

col tuo ultimo post hai dimostrato di non aver capito niente del discorso, per altro interessante, che s'è fatto fino ad ora. nonchè di non aver ben chiaro che un buon salto non comincia e non finisce nel salto in sè.

klystron

Poker allora spiegacelo tu