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Per abitudine e per paura.

Aperto da raffaele de martinis, Aprile 08, 2014, 05:07:13 AM

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fede.spin

Citazione da: alex - Aprile 14, 2014, 10:07:52 AM
Il pareggio corretto toglie quella parte di muraglia che su terreno duro "si sbecca" da sola. Non è detto che questo serva sempre al cavallo, ma serve moltissimo al cavaliere poco esperto che di fronte a una sbeccatura insignificante si impensierisce - ha paura. Un discreto pareggio, e gli zoccoli di quella puledra di cui al famoso topico "prima ferratura" non si sarebbe sbeccata.... e forse quella ferratura, in quel momento, ferratura che a detta di Raffaele non era ancora necessaria, sarebbe stata rimandata e - chissà - forse evitata.



Si, sono d'accordo sull'episodio della puledra.
Mi permetto solo di far notare che, in linea di massima, la muraglia "si sbecca" quando è già troppo lunga.
Se il consumo bilanciasse la crescita, essa sporgerebba l massimo di un paio di millimetri dalla suola, e avrebbe una forma ben arrotondata

max

Beh se non ci si fa trascinare dalla convinzione di qualcuno tanto meglio!
E' ovvia la necessità di un buon spessore di suola/cuscinetto plantare questo è chiaro, ma anche il resto può fare la differenza. In questo caso Raffaele dice apertamente che le spaccature non hanno alcuna influenza/importanza. Ci starei attento, dipende dove come quando.

Il cavallo in cattività non vive e non si muove come in libertà questo lo sappiamo, e le spaccature, se è vero che sono parte di muraglia che il piede si sbarazzerebbe da sè con un meccanismo naturale etc etc, è anche vero che a causa di questa differenza di vita questo meccanismo potrebbe alterarsi. Non è difficile da immaginare che le condizioni ottimali perché fili tutto come dovrebbe non ci sono quasi mai.

Non esiste qualcosa per cui non dobbiamo preoccuparci. Di solito non sono preoccupanti, ma non è detto.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

fede.spin

Citazione da: max - Aprile 14, 2014, 10:50:57 AM
Raffaele dice apertamente che le spaccature non hanno alcuna influenza/importanza. Ci starei attento, dipende dove come quando.

Il cavallo in cattività non vive e non si muove come in libertà questo lo sappiamo, e le spaccature, se è vero che sono parte di muraglia che il piede si sbarazzerebbe da sè con un meccanismo naturale etc etc, è anche vero che a causa di questa differenza di vita questo meccanismo potrebbe alterarsi. Non è difficile da immaginare che le condizioni ottimali perché fili tutto come dovrebbe non ci sono quasi mai.

Non esiste qualcosa per cui non dobbiamo preoccuparci. Di solito non sono preoccupanti, ma non è detto.

Secondo me le spaccature della muraglia sono una rogna.
Io cerco di evitarle in ogni modo.
Ma se il consumo fosse pari alla crescita, il consumo sarebbe dato dall'abrasione, e spaccature non ne avremmo

max

Chi lo sa. Metti che nel frattempo qualche variazione terza faccia crescere comunque un corno difettoso?

Io ho smesso ora, dopo un mese, di avere una crescita delle mie unghie delle mani "difettosa". Avevo unghie bruttissime, la pelle squamata, un male cane ogni volta che infilavo le mani in tasca o sfioravo qualcosa che mi sollevasse la pellicina. Eppure non ho cambiato niente nel mio stile di vita, l'unica cosa che è successa è stato l'avvento della primavera.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

fede.spin

Se riformulassi il concetto aggiungendo un bel "In generale..."?

raffaele de martinis

Citazione da: fede.spin - Aprile 14, 2014, 11:45:26 AM
Citazione da: max - Aprile 14, 2014, 10:50:57 AM
Raffaele dice apertamente che le spaccature non hanno alcuna influenza/importanza. Ci starei attento, dipende dove come quando.

Il cavallo in cattività non vive e non si muove come in libertà questo lo sappiamo, e le spaccature, se è vero che sono parte di muraglia che il piede si sbarazzerebbe da sè con un meccanismo naturale etc etc, è anche vero che a causa di questa differenza di vita questo meccanismo potrebbe alterarsi. Non è difficile da immaginare che le condizioni ottimali perché fili tutto come dovrebbe non ci sono quasi mai.

Non esiste qualcosa per cui non dobbiamo preoccuparci. Di solito non sono preoccupanti, ma non è detto.

Secondo me le spaccature della muraglia sono una rogna.
Io cerco di evitarle in ogni modo.
Ma se il consumo fosse pari alla crescita, il consumo sarebbe dato dall'abrasione, e spaccature non ne avremmo

Questo che dici è nell'ottica del cavagliere, in realtà la muraglia, la parete, per il lallo originale ha una precisa funzione di "aggancio", di presa, dunque dovrebbe essere leggermente sporgente per afferrare il morbido terreno erboso delle ubertose praterie americane dove si è evoluto il piede dello lallo, ma di questo parleremo - forse - in un topico già aperto.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

fede.spin

Citazione da: raffaele de martinis - Aprile 15, 2014, 03:50:14 AM
afferrare il morbido terreno erboso delle ubertose praterie americane dove si è evoluto il piede dello lallo, ma di questo parleremo - forse - in un topico già aperto.
Non mi risulta che il cavallo si sia evoluto lì...
E, attualmente, i cavalli bradi, vivono su terreni tutt'altro che morbidi.
Ad ogni modo, una leggera sporgenza, rispetto al piano della suola, la avremo di sicuro, ma non tale da portare a delle rotture per "effetto leva"

alex

E' corretto affermare che una buna parte dell'evoluzione dello lallo si sia svolta in America (il responsabile della scomparsa dei cavalli selvaggi in America è relativamente recente, geologicamente parlando, e coincide con l'arrivo, relativamente recente, dell'uomo nel continente; cito a memoria, pregasi smentita se opportuna).

E' fantasioso invece affermare che il suolo delle praterie sia "morbido": lo è il suolo delle foreste; il suolo delle praterie, nelle latitudini  della fascia temperata e tropicale,  è è di consistenza variabile con le stagioni, o è perennemente duro; perchè altrimenti non sarebbero praterie, ma foreste. Le praterie in genere si insediano in climi semidesertici, o perlomeno con lunghissimi periodi aridi.

In Friuli abbiamo le nostre praterie (i Magredi); si tratta dell'amplissimo letto del Tagliamento e di altri fiumi; in questo caso le precipitazioni non mancano, ma l'acqua sparisce rapidamente perchè il terreno è ciottoloso, permeabilissimo, poverissimo di materia organica. Ovvio che nei Magredi il terreno è costantemente durissimo.



La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

Ragazzi, in un "piede ideale in condizioni ideali" non si avrebbe nessuna spaccatura, nessun effetto leva tale da creare spaccature preoccupanti. Però l'ideale non esiste mai. Nè come condizioni esterne (ambiente) nè come condizioni di piede (genetica).

Se c'è spaccatura c'è una condizione anormale, e se c'è una condizione anormale si sta attenti ed eventualmente la si sistema appena la si vede, pena un possibile peggioramento.

Esempio classico: il cavallo è passato da un pascolo morbido a un piccolo paddock dal terreno duro, quindi, come se non bastasse, ora non si muove nemmeno più tanto, il pareggiatore tarda a venire, il piede intanto cresce e la muraglia ancora morbida si sfalda sotto il peso e le pressioni. In teoria, è una evento del tutto normale.

Il proprietario vede le spaccature, non se ne cura (tanto se ne vanno via da sole, come detto è una condizione normale, non fan danno, la suola è buona, etc) ed esce per una bella passeggiata.

Peccato che ambiente, genetica e sfiga si mescolano sempre in modo imponderabile.

Torna, smonta, e davanti ha una bella setolona che va da terra fino in corona che prima non c'era. Bel colpo! Ora: 1) prima che sparisca ci van due mesi minimo 2) lì dentro ci si infila di tutto vedi tarli etc 3) più ci cammina sopra e più si apre con la possibilità che cominci a far male 4) sei proprio un pirla, bastava che prima di uscire davi una sistemata colla raspa.

Ecco uno dei tanti esempi del perché penso che tenere il cavallo scalzo è una scelta che non si possa imporre.

Viceversa, ferrare è una condizione facilmente imponibile, facilmente accettabile: problemi zero, al massimo sono problemi del maniscalco.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

Bubba

Citazione da: max - Aprile 15, 2014, 09:25:35 AM

Peccato che ambiente, genetica e sfiga si mescolano sempre in modo imponderabile

:laughter-485: :laughter-485: :laughter-485: rido ma e' vero!



Citazione da: max - Aprile 15, 2014, 09:25:35 AM


Ecco uno dei tanti esempi del perché penso che tenere il cavallo scalzo è una scelta che non si possa imporre. :perfect:

Viceversa, ferrare è una condizione facilmente imponibile, facilmente accettabile: problemi zero, al massimo sono problemi del maniscalco.


raffaele de martinis

Ferrare è una condizione facilmente imponibile, facilmente accettabile: problemi zero.

Ecco perché si ferra !!! Abitudine e paura c'entrano una beatissima minchia!

Una ferratura ben fatta, e - sopratutto - regolarmente rinnovata ha pochissime effetta collaterali negativi che sono comunque largamente superati dai benefizi, detto questo, sono il primo ad ammettere che - dato che i lalli nostri non lavorano e non devono esprimersi ad alti livella nello sport - va benissimo farli andar scalzi, il ploblema è che farlo è complicato, difficile, eventuali ploblemi: molti.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Bubba

Vuoi vedere che anche qui giungiamo ad una conclusione?!?
In linea di massima concordo, avere il cavallo scalzo in maneggio, con poco tempi.a disposizione per muoverlo a sufficienza e' una cosa complessa. Una rottura di scatole, se vogliamo
Vanno mossi e devono.stare sul pulito. E mossi, mossi, mossi... con costanza.
Quando il mio era montato 5 volte la settimana in passeggiate lunghe andava benissimo.
Poi siamo dovuti testar fermi. Adesso devo abituarlo ad uscire per gradi ( in campo va benissimo). Se fosse ferrato, partiremmo subito con le uscite.
Pero'... non val la pena considerare le scarpette?  Certo, bispgna rompersi le scatole per beccare la misura.. e pregare cheil piede non cambi  :horse-smile:

Si ferra per pigrizia?   ;D  :laughter-485:
Diciamo comodita'  :horse-smile:

alex

Impigriti nel corpo e nel cervello, per molti umani la comodità è necessaria. Senza comodità si estinguerebbero. Non vedo l'ora.  :horse-cool:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

E qui si arriva al paradosso.
Se uno non ha tempo per muovere il cavallo a sufficienza da mantenere un piede sano: lo ferra. Ma il ferro è stato concepito per il contrario: essere messo per superare i limiti del piede scalzo nei picchi di lavoro.

Dove sta l'inghippo? Sta nel misunderstanding del ferro. Sta nel suo abuso. Sta nel cambio di destinazione d'uso del cavallo (da lavorativo a ludico) con conseguente aumento dell'ignoranza a riguardo. Sta nel fatto che ovunque nelle scuderie si punta a stipare più cavalli possibile nel minor spazio possibile con il minor disturbo possibile (diete standard e box stile catena di montaggio). E fanculo pure al periodo di riposo e rigenero del piede. Ho ragione?

La questione ferro si / ferro no è dunque culturale non meccanica.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

raffaele de martinis

Per quello che vedo, la maggior parte dei lalli vive stabulata in box, lavora (si fa per dire) un'oretta al giorno, i maneggi sono vicinissimi a centri urbani, a volte dentro, è da passi andare in giro per il traffico cittadino, io lo facevo, fui fermato - illegittimamente - dai carabinieri.

Quando uno fa una mattinata in campagna sembra un'impresa, di veri viaggi a cavallo se ne fanno pochissimi, anche perché bisogna esser preparati fisicamente e sopratutto mentalmente, ricordo la profonda disperatione dei parvenus - dopo 4 giorni di marcia - che - con vivo e vibrante entusiasmo - aderirono all'impresa: Sicilia acavallo cost to cost.

In queste condizioni, ferrare è la cosa più semplice ma anche più logica da fare, inoltre, l'alternativa ai ferri è pareggio barefutto e scarpelle, cioè, il lallo differentemente, più costosamente. più complicatamente ferrato.

L'allegro barefutto dovrebbe - invece - per prima cosa dettare le giuste condizioni di stabulazione, di alimentazione, di tempo di movimento, di scelta delle andature e dei dei fondi e infine la considerazione del clima.
Tutte cose che, avendo un pò di pratica lallina, si capiscono da se, non c'è neanche bisogno che qualcuno ce le insegni.

Se si seguissero queste regole non ci sarebbe bisogno nè di barefutti nè di scarpelle...esperienza diretta.









... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...