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Novello giudizio di Paride

Aperto da segreto, Settembre 10, 2016, 09:44:37 PM

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PokerFace

con i cavalli non è necessaria l'esattezza. anzi, potrei perfino dire che non esiste.
almeno che con "esatto" non ci riferiamo al termine "esigere" e allora esatto significa richiesto, preteso.
ma non è un requisito dell'azione del cavaliere, bensì del cavallo: eseguire quanto richiesto.
se ci riferissimo al cavaliere, chi stabilisce cosa è esatto?
ogni esercizio può essere richiesto in 1000 modi diversi, basta che la richiesta sia codificata e ripetuta fino ad essere assimilata dal cavallo.
allora diventa giusta qualsiasi azione, se il cavallo esegue.
se invece ci riferiamo alla performance globale del binomio, allora si che l'esattezza (nel senso di: percorso netto, senza errori, grafico eseguito perfettamente ecc) è importante. e, così intesa, per me conta sicuramente più della leggerezza (infinitamente sopravvalutata e soprattutto inarrivabile in tutte le discipline veloci.... forse potrebbe esistere nel pleasure, nel dressage ecc, ma sicuramente non nel salto ostacoli, non nel barrell, non nel pole, non nell'ippica, non nel cross e via dicendo) e anche della velocità (fare un percorso veloce con uno o piu errori non premia mai).

detto ciò, ovviamente quando monto non penso a nessuna di queste cose.

penso più a sentire il cavallo, lascio scorrere le azioni in modo istintivo.
Raffaele mi dirà che JDO ha detto che non bobbiamo ascoltare il cavallo ma che è lui che deve ascoltare noi.
sicuramente sono vere tutte e due le cose, però se noi non sentiamo il cavallo, non ascoltiamo la sua bocca, la sua schiena, i suoi piedi, il suo respiro e compagnia bella, non possiamo insegnargli niente di buono.
un bravo maestro spiega ad alta voce e ripete tutte le volte che ce n'è bisogno, se l'allievo non ha capito. però per insegnare bene deve anche guardare l'allievo, vedere se è attento, se è confuso, correggerlo quando sbaglia e mostrargli come si fanno le cose, confortarlo quando è incerto e, perchè no, suggerire.

la cosa importante a cavallo è il risultato.

c'è un sacco di gente che scrive e scrive e parla parla e la mena con questa o quella scuola, questa o quella tecnica e dopo anni che monta lo stesso cavallo non riesce ancora a fare cose normali e decenti come un cambio di galoppo, come una spalla in dentro, come una crocetta.
e questo è sicuramente un fallimento oggettivo, per chi si interessa di equitazione (chi vive il cavallo come pet, è un'altra cosa, e comunque non stressa il prossimo con strampalate teorie sulla messa in mano o sulla mezza fermata senza averle mai messe in pratica con un qualche risultato).
io sono sicuramente un praticone, però sono un praticone che non nega la realtà.
a cavallo conta il risultato. quello che sei riuscito a fare rispetto a quello che volevi fare.

per questo, machiavellicamente, dico che la leggerezza è sopravvalutata e - comunque - in genere passa dalla pesantezza.

Luna di Primavera

vabbè, ma il forum è fatto per chiacchierare  :icon_pidu:
e si può chiacchierare di motogp anche senza aver mai guidato lo scooter.

non essere troppo severo con noi incapaci (ma) chiacchieroni  :angel5:
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

PokerFace

ma io non sono severo per niente. per me uno può anche andare a zonzo seduto all'indietro, basta che non fa la morale a me su cosa è meglio o peggio fare a cavallo.

però veramente sta idea di leggerezza, sta idea di evitare costruzioni ecc....
fa piu danni che altro.
la peggior cosa che uno possa fare a cavallo è essere pavido, non sperimentare, non insistere, non portare a termine una richiesta, un'azione finanche a farlo con tutta la forza che ha in corpo, se serve.

bionda

"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

BigDream

Poker, non è che chi ha risposto "leggerezza" alla domanda, intenda per forza tutto quello che tu dici (senza costrizioni e tutto il resto). A me personalmente piacerebbe essere il piu leggera possibile, ma anche perché é molto più piacevole da vedere. Questo non significa che io sia di quella scuola di pensiero tipo "no imboccatura no punizioni" ecc ecc come dici tu... e penso anche altri. Quindi relax  :horse-wink:

alex

Concordo con Poker nel fatto che la leggerezza è un risultato, concordo anche sul fatto che sia, nella maggior parte dei casi, risultato di momento di pesantezza (a me interesserebbe capire, in pura teoria, se è realmente obbligatoria o se esiste qualche alternativa; ma è un'altra questione). Tornando al post di testa direi che però la leggerezza è la più "bella" ma che, essendo un risultato finale, non è certo la più "utile": è utile ciò che porta, alla fine, alla leggerezza.

Mancano completamente, fra le tre mele, i due principi-base in cui crede una vecchia amica americana che ha avuto molta influenza su di me: coerenza e integrità. Mi mancano due mele, quindi; se le avessi tutte e cinque, sceglierei, come più utile, la coerenza.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

segreto

Però mi sembra che coerenza e integrità siano due categorie etiche e non forme di talento da perseguire.
Perseguirle non cambia lo stato psicofisico del cavaliere (anche se permettono al cavallo di lavorare più tranquillo): circoscrivono solo il comportamento ad un ambito umanamente più apprezzabile.

Segreto

Nefferit

Citazione da: segreto - Settembre 14, 2016, 01:17:50 PM
Però mi sembra che coerenza e integrità siano due categorie etiche
circoscrivono solo il comportamento ad un ambito umanamente più apprezzabile.
Segreto

tra l'altro bisogna poi capire coerenti con cosa... perchè basta cambiare punto di vista e le cose possono essere drammaticamente divergenti

raffaele de martinis

Raffaele mi dirà che JDO ha detto che non bobbiamo ascoltare il cavallo ma che è lui che deve ascoltare noi. sicuramente sono vere tutte e due le cose...

caro Poker dato che sei una ragasse che fa s.o. dovrei tradurti tutto il librello del Nostro et consiliarti la lettura di Les mains et autres non-dits de l'équitation.
... noi siamo legati culuturalemente al concietto di binomio che è validissimo per liete passeggiate et la competion di basso rango che tutte noi facciamo, ma se vai al toppo, il binomio non esiste/non deve esistere, il lallo deve essere un plolungamentazione del cavagliere... hai letto?
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

PokerFace

perche ci sia automaticità (riflesso condizionato) per me il binomio deve esistere invece.
perchè per creare quella immediatezza tra azione e reazione bisogna che ci si conosca bene. piu ci si conosce piu funziona.

alex

Già ti avevo fatto, Raffaele, l'esempio della gamba e del cervello..... è ben vero che il cervello comanda la gamba, ma contemporaneamente la ascolta: il flusso di informazioni fluisce in entrambe le direzioni. Se il cervello comanda senza poter ascoltare nulla dalla gamba, il risultato motorio fa schifo.

Quindi la metafora di JDO "prolungamento del corpo" l'ha indotto in una conclusione sbagliata. Ma se ho capito il carattere dell'uomo, non l'avrebbe ammesso nemmeno sotto tortura.... potrei sbagliarmi: dimmi un passaggio di JDO in cui affermi "ero convinto di questo... ma ammetto che mi sbagliavo".
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

segreto

Da Raffaele De Martinis:
Citazione...ma se vai al toppo, il binomio non esiste/non deve esistere...

Quindi Merano, Posillipo, Fiorello II, Gowran Girl, Bowjak non facevano binomio con Raimondo D'Inzeo?
Erano troppi perchè li conoscesse tutti?

Segreto


alex

Nota medica per chi vuole approfondire: una condizione clinica in cui il cervello può parlare alla gamba, ma la gamba non può parlare al cervello, esiste davvero, è la tabe dorsale (manifestazione ormai rara della lue terziaria). Chi vuole cerchi. Il risultato è quello che dicevo: pur senza alcun disturbo della trasmissione degli "ordini" dal cervello ai muscoli, essendoci un grave danno della sensibilità (ossia della trasmissione continua di informazioni dai muscoli al cervello) la qualità del movimento è gravemente compromessa.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

segreto

So che non bisogna fare pizzoni, ma vorrei concludere (o almeno arrivare da qualche parte per contribuire al diffondersi della Buona Equitazione): noi siamo l'"insieme sensibile uomo". Poi c'è l'"insieme sensibile cavallo".
L'"insieme sensibile uomo" vuole ottenere dall'"insieme sensibile cavallo" un gruppo complesso di azioni concatenate e conseguenti.
Concatenate (e qui entra in gioco la coerenza citata da Alex, che merita un'analisi approfondita).
Conseguenti, perchè da ognuna se ne genera un'altra successiva direttamente condizionata dalla precedente.
Sulla Qualità delle reazioni dell'"insieme sensibile cavallo" incide, oltre alla Coerenza, anche la Pertinenza delle azioni dell"insieme sensibile uomo".
Noi ci spacchiamo la testa per rendere pertinenti le nostre azioni (abolire quelle inutili, contenere quelle sovrabbondanti).
Le nostre azioni provocano risposte, nell'"insieme sensibile cavallo", sembra, in due modi:
1 - agendo su centri nervosi che rispondono in modo automatico (come alcune sollecitazioni di gamba in alcune zone del costato, alcuni strafalcioni di mano sulla bocca et similia).
2 - agendo su altri centri nervosi che fanno rispondere l'"insieme sensibile cavallo" in modo condizionato attraverso un meccanismo plausibilmente simile al nostro apprendimento (pressioni sull'epidermide, spostamento del peso, deviazioni dell'incollatura e altro del genere).
Qual'è la condizione ottimale del cavaliere per fornire aiuti pertinenti e coerenti?
1 - Una risposta ci viene da Poker che raccomanda un istintivo situazionismo.
E' senz'altro un atteggiamento validissimo ma presuppone un notevole livello di destrezza (che possiamo chiamare talento e che non è distribuito tra noi in quantità uguale).

2 - Una seconda ci viene da Raffaele De Martinis che affida i successi dei Top alla perdita di soggettività dell'"insieme sensibile cavallo" e all'uso un po' matematico degli aiuti (ricordate Metropolis di Fritz Lang?).

3 - Una terza ci viene da Alex ed è a cavallo tra etica e morale.

4 - Altri, e questa è la mia opinione, danno credito alla possibilità, da parte dell'"insieme sensibile uomo" di usare un'atteggiamento mentale condizionante. E tra i tanti, ne ho proposti tre, senza con questo aver la pretesa di averli citati tutti.
Ma il punto NON  è quale atteggiamento adottare, ma l'uso di questa pratica: una sorta di training autogeno.
Usavo questo condizionamento mentale quando praticavo Atletica leggera ed ero spinto a farlo, e come me tanti altri, dai tecnici.
Ricorrevamo a figurazioni mentali che diventavano presenti e costanti anche se l'attenzione non era assolutamente distolta dallo sviluppo della gara e dagli accadimenti esterni. La cosa era molto utile a chi praticava una specialità che richiedesse destrezza e tecnica.
Ecco perchè, riflettendo sulla complessità tecnica dell'Equitazione e sulsuo contenuto poco "istintivo", sono arrivato a convincermi che dilettanti o amatori evoluti potrebbero trarre giovamento da questa pratica. Dei professionisti non parlo perchè penso siano già sufficientemente "attrezzati".

Quindi chiedo: a qualcuno è mai venuto in mente qualcosa del genere? Sapete di qualche istruttore che si orienti in questa direzione non limitandosi a consigliare: "Bisogna crederci, bisogna saperci credere!".

Segreto

alex

Ok per l'integrità, è virtù morale (onestà); ma la coerenza è invece un metodo e un atteggiamento. Penso sia talmente importante da spiegare perchè anche certe "brutte abitudini" tecniche non abbiano poi una importanza enorme nei risultati, purchè siano adottate in modo sistematico; il che potrebbe anche spiegare perchè ci siano così tante "varianti" di tecnica, di attrezzatura, di "filosofia", tutte (più o meno) funzionanti.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.