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Novello giudizio di Paride

Aperto da segreto, Settembre 10, 2016, 09:44:37 PM

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segreto

Ancora una volta vorrei che fermassimo la nostra attenzione, noi cavalieri ed amazzoni, non sul cavallo o sulle tecniche, ma su come ci percepiamo.
Stavo ripensando alle "Lezioni americane" che Italo Calvino scrisse nel 1985 (sono i testi di una serie di conferenze per l'Università di Harward che non potè tenere perché morì, proprio in settembre, quello stesso anno).
Le prime tre "Lezioni" trattano un argomento sovrapponibile alla pratica dell'Equitazione:
"Leggerezza", la prima; la seconda "Rapidità", e la terza "Esattezza".
Sono virtù che Calvino apprezza e induce ad apprezzare come guide ideali per il nuovo millennio; lo fa aiutandosi con citazioni dal mondo letterario.
A quale delle tre, in un'improbabile riedizione equestre del giudizio di Paride assegnereste la Mela d'oro del primato (sulla mela potremmo scrivere: "alla più utile" invece che "alla più bella")?
O ritenete che ci sia qualche altra virtù, al di là di queste tre, più meritevole della patente di indispensabilità per gente di cavalli?

Segreto

P.S.: Il mio voto? Leggerezza.

alex

Rapidità; senza rapidità non c'è leggerezza.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

La leggerezza... è lovvio!

La rapidità è una virtà, ma non è detto che uno rapidissimo faccia le hose per bene, sovente capita che si faccia rapidamente delle ca**e.
L'esattezza est altra virtù, ma a volte si ripetono convintamente et esattamente gli stessi eorrori.

Con la leggierezza non si sballia mai...

A proposito di Calvino, nel mio bloggo L&T ho riportato un suo lieto racconto "erotico" tratto dal Barone Rampante che stranamente si chiama: Amante e amazzone...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Kimimela

per me ne manca una fondamentale: la sensibilita' / il tatto equestre.
a meno che non siano inserite nell'esattezza.
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

Nefferit

io direi esattezza .. perchè essendo la terza conclude e completa il percorso che non può prescindere dalle altre due.

BigDream

Io senza dubbio, voterei leggerezza.

segreto

Citazioneio direi esattezza .. perchè essendo la terza conclude e completa il percorso che non può prescindere dalle altre due

Non possiamo sapere se Calvino l'avesse messa per terza perché intendesse creare un continuum e una consequenzialità tra le voci.
Bisognerebbe chiedere a Pietro Citati che durante la stesura delle "Lezioni" gli è stato molto vicino.
Comunque stiamo parlando di pratica dell'Equitazione e il giudizio (certo ipotetico e azzardato) andrebbe dato con lo spirito "o una o l'altra è la migliore, le rimanenti sono componenti indispensabili ma condizionate alla prima".
Possibilità:
A - Sarò rapido ed esatto nella massima leggerezza
B - Sarò leggero ed esatto nella massima rapidità
C - Sarò rapido e leggero nella massima esattezza
A questo punto, raccogliendo l'intuizione di Nefferit, è forse più facile scegliere?
Anche così continuo a preferire la leggerezza.

Segreto

P.S.: O forse ognuna delle tre opzioni è più affine a una delle tre branche dell'Equitazione, la pratica della Destrezza (Salto ostacoli e Dressage), la pratica della Massima Velocità (Ippica) e la pratica della Duttilità (Equitazione di Campagna)?
Che ne pensate?

Luna di Primavera

I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

FedeCege

Concordo sul fatto che probabilmente ognuna delle citazioni è più affine alle varie discipline dell'equitazione.. certamente chi cerca la velocità (ippica) può permettersi -forse- di essere meno preciso ma molto rapido, mentre per il salto, il dressage, o andando nella branchia western anche il reining, ci vuole essenzialmente precisione e leggerezza, e per l'equitazione di campagna credo un buon mix di tutte e tre!

Comunque se dovessi votare sceglierei la leggerezza!

alex

Spiego un attimo la mia risposta, "rapidità". Ha un rapporto con il fatto (noto) che sia i rinforzi, sia le punizioni devono essere rapidi, molto rapidi, perchè il cavallo li associ esattamente all'azione che si rinforza o che si vuole estinguere. Quanto più la risposta è tempestiva, tanto più e chiara e tanto più - probabilmente - può essere leggera. Quindi la leggerezza è in qualche modo dipendente dalla velocità.

Ovvio che un'azione leggera può essere rapida e precisa; un'azione forte e rapida ha bassissime probabilità di essere precisa. Quindi la velocità, intesa come tempestività la vedo prioritaria sia alla leggerezza, che alla precisione.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

segreto

Nella discussione sta verificandosi uno spostamento di obiettivo (ma l'anatra intanto va fuori tiro e si rischia di sparare al richiamo).
La domanda originale era: cosa si avvicina di più al vostro concetto di Qualità?
Le risposte tecniche del cavallo vengono dopo.
Penso che la ferma convinzione che il cavaliere ha di essere "sul pezzo", e quindi il suo atteggiamento mentale,  trasmettano al cavallo, con messaggi non codificati ma presentissimi, la corretta gerarchia di informazioni.
Se è così, paradossalmente un cavaliere convinto che l'esattezza sia la miglior chiave di lettura, addestra il cavallo all'esattezza. Un altro lo fa con la leggerezza. Un altro ancora con l'autorità. E qualcuno persino con la sua paura (sua del cavaliere).
Il cavallo non ha, credo, una manualistica insita e conosce solo due alternative: messaggio noto e messaggio incomprensibile (confusione).
Mi sembra che risponda come può, ovvero con quei movimenti o non-movimenti che la risposta neurofisiologica o l'abitudine gli mettono a disposizione.
Da qui cavalli ben addestrati e cavalli male addestrati.
Ma noi, per scrivere sul e nel cavallo, quale inchiostro vogliamo usare?
Attenzione: dobbiamo ricordare che in questo campo, come in pedagogia, tutti gli inchiostri sono più o meno indelebili.
Credo che nessun cavallo, dopo essere stato montato da un cavaliere, sia lo stesso di prima.

Segreto

P.S.: Ci sono molte probabilità che non sia riuscito a spiegarmi. Se è così, scusate e corigetemi, come diceva quel tale compaesano della mia cavalla.

raffaele de martinis

Questo è un antiguo ploblema, ci vuol poco ad ingranare un lallo perefettamente addestrato.

Per lo vero, delle tre "belle" di Calvino, solo due si attanagliano all'equitatione, la rapidità c'entra una beata.
Alex, essendo clicchettista, ha equivocato/ha confuso...

La qualità più utile più importante per l'addestramento equestro è un'altra et non est la leggierezza... quella è una conseguenza.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Non a caso McLean (scusate la citazione) ha affermato che l'importanza della immediatezza della "punizione" è fattore ignorato dalla gran parte degli istruttori. Comunque lo ammetto: sono un clickerista (anche se del clicker ho fatto pochissimo uso, mi è solo servito a capire alcune cose, e poi l'ho immediatamente messo nel cassetto). E ammetto anche che immaginavo che Raffaele avrebbe "colto l'allusione" e avrebbe immediatamente abboccato  :icon_rolleyes:

Spiegatemi con parole vostre perchè la rapidità non è importante, ammesso che sia vero che basta che un aiuto sia dato fuori tempo rispetto alla posizione istantanea di un arto, e l'effetto cambia di parecchio (e non l'ho detto io.... l'ha affermato Raffaele, citando non ricordo chi).

Riguardate quel video di Oliveira sul cavallo grigio, e osservate la "lentezza" con cui avviene il fitto dialogo fra lui e lo lallo.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Luna di Primavera

la rapidità c'entra, ma mi sembra che sia più rilevante nell'addestramento propriamente detto (immediatezza di reazione a fronte delle risposte del cavallo) che nell'equitazione in sé.

per es. io posso tardare a dare il comando del galoppo rispetto a un dato punto X e il cavallo semplicemente partirà qualche metro dopo. niente danni, al massimo se sono in gara di dressage non avrò rispettato bene il grafico.

tra leggerezza e esattezza non saprei scegliere ma penso sia una questione di priorità e forse anche di gusti personali. sempre nel comando del galoppo, è meglio un cavallo che al minimo comando "si spara" subito in avanti, oppure uno che si aggiusta peso ed equilibrio e parte magari un tempo dopo, ma rotondo e rilevato? la risposta è personale, credo.





I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming