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Testa al vento

Aperto da Orbita di Azzurra, Settembre 02, 2014, 02:27:54 PM

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alex

#30




Queste sono le immagini postate come esempio di "testa al vento". La mie osservazioni nascono dal fatto che NON ritengo che questa sia una posizione "testa al vento"; infatti la posizione del cavallo mi pare molto simile a quella dell'arabo impegnato in un trotto da endurance.

In questo forum ci sono pochi che fanno endurance, e se ci sono tacciono; peccato; quella è la specialità in cui c'è la maggior attenzione ad evitare l'affaticamento del cavallo. E molti dei principi di chi fa endurance (intesi: quelli bravi) sono assai diversi da quelli dell'equitazione, comunemente insegnata e comunemente praticata. Un tempo, nel compianto forum di raffaele, avevamo una "endurancista" e il suo punto di vista era sempre estremamente interessante.

Kimimela: quanti, fra i professionisti che citi, ti hanno raccomandato "mani senza gambe, gambe senza mani"? Oppure ti hanno raccomandato di seguire il "principio di esclusività degli aiuti", che è esattamente la stessa cosa?
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

Infatti qua il problema non è solo la postura del cavallo ma il suo controllo.
Ci sono solo tre azioni che riguardano "la messa in mano" propedeutica al controllo del cavallo.

- La semplice richiesta di decontrazione fatta sulle commessure
(la cavalla però non conosce di sicuro questa decontrazione, sarebbe l'ottimale ma richiede un lavoro preliminare competente)

- La richiesta di prendere e tirare attivamente le redini
(cioè azione-reazione, da scartare anche questa perché dalla descrizione se lo facesse ho il dubbio che correrebbe via ancora di più, ho idea che la cavalla sappia più che bene come "tirare sul ferro")

- La flessione laterale
(è in parte il suggerimento che ho dato: la redine esterna bassa e fissa fa parte del meccanismo delle flessioni per mettere il cavallo "in mano", anche se per andar bene dovrebbe essere unita alla decontrazione)

So bene che la riuscita di questo è in funzione della scioltezza della muscolatura, che bisognerebbe fare esercizi per questo etc etc, ma noi non sappiamo se sia sciolta o sia un tronco rigido, siccome ha scritto che al passo più o meno va bene (appunto, boh, bisognerebbe vedere o montarla) ho ipotizzato di provare a "tenere" la testa a posto con la redine esterna bassa e fissa nel delicato momento della transizione, cosa che si fa con i cavalli che già al passo vanno bene. Una volta partita si valuta quanto e quando rendere la mano.

Una trazione di tutte e due le redini durante la transizione nel tentativo di tenere la testa giù, unitamente al segnale di "vai" con le gambe, produce il conflitto di aiuti che ben sappiamo essere causa di problemi. Ma usare una sola redine, l'esterna, non costituisce una contraddizione (mezza porta insomma è aperta) e se si ha del tatto aiuta a tenere il cavallo rotondo.

Insomma se c'è una vaga possibilità di farcela è quella, se no per me...... dovrei vedere dal vivo e/o montarla ;-)
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

old duck

#32


se guardi le schiene delle immagini che hai postato e fai il confronto con l'uso della schiena nella mia foto, si vede subito la differenza
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

nyna

Alex la differenza tra le foto dei trottatori e quella dell'arabo è che i trottatori sono in una posizione forzata.
Il cosiddetto "freno" impedisce ai cavalli di abbassare la testa. Senza il freno la maggior parte dei trottatori tende a incappucciarsi e rompere al galoppo, specialmente in curva.

milla

Nyna vuoi dire che i trottatori hanno un aggeggio che in pratica blocca la testa in quella posizione? Da quello che dici immagino che blocchi la bascula se non capisco male.
Scusate l'OT ma non sapevo dell'esistenza di questo "FRENO", puoi spiegarmi per piacere come funziona? Grazie

nyna

Si milla hai capito giusto.
Il freno è un filetto sottilissimo dove si attaccano due pezzi di cuoio che si uniscono passano sul muso, in mezzo alle orecchie, sul collo, e si aggancia al sellino del finimento.
Esistono mille varianti di freno, metto solo qualche esempio:

http://www.myselleria.it/P0940-finimento-trotto-completo

http://www.raisport.rai.it/dl/raisport/Articoli/ContentItem-598fdc78-7ebf-4f5d-932a-4c30a60bafe1.html

http://www.myselleria.it/P2520-morso-trotto-filetto

aDy_90

Posso dire cosa ho fatto io per risolvere, su un cavallo che però era già esperto, solo lavorato per niente in piano da me che non ne ero capace.
1. Tolto il dolore, io ho infiltrato la schiena e la cosa è stata utile, ma va valutato se ci sono problemi gravi sotto o meno e se è la cosa giusta da fare. Nel mio caso non me ne pento, prima impostare qualsiasi lavoro sarebbe stato improponibile.
2. Dopo riabilitazione ... Lavorato in filetto e senza alcun abbassatesta, in circolo, chiedendo flessioni laterali interne ed esterne alternate, oppure flessioni molto accentuate alternate a momenti senza alcuna richiesta, seguita da un istruttore che mi diceva cosa fare, come farlo e quando. Alleggerendo il contatto ad ogni risposta positiva, inizialmente ricompensando con una pausa dopo UN circolo fatto con la testa bassa.
3. Lavorato alla corda, con barriere e cavalletti che lo aiutassero ad usare il suo corpo e non bloccarsi.

Sono giusto spunti di riflessione ... Magari utili, magari no. Non darti al fai da te ma chiedi aiuto in qualsiasi caso. Non so se il tuo cavallo lavori alla corda abbastanza sereno per poter affrontare cavalletti, non so se abbia problemi di schiena nè quali siano. Consulta un buon veterinario ed un buon istruttore.

rhox

Citazione da: alex - Settembre 03, 2014, 04:08:27 PM

In questo forum ci sono pochi che fanno endurance, e se ci sono tacciono; peccato; quella è la specialità in cui c'è la maggior attenzione ad evitare l'affaticamento del cavallo. E molti dei principi di chi fa endurance (intesi: quelli bravi) sono assai diversi da quelli dell'equitazione, comunemente insegnata e comunemente praticata. Un tempo, nel compianto forum di raffaele, avevamo una "endurancista" e il suo punto di vista era sempre estremamente interessante.


penso di essere l'unica sul forum. non avrò la stessa esperienza di anna, ma alla fin fine molti concetti base sono quelli..
a dir la verità però la foto di fiorucci e faris jabar (credo la coppia italiana che ha vinto di più in assoluto) non mostra l'atteggiamento che ci vorrebbe nell'endurance, ovvero il portamento orizzontale in cui il cavallo va a portare la nuca allo stesso livello del garrese in modo da avere il più possibile in linea l'apparato respiratorio

comunque un conto è un atteggiamento naturale del cavallo (tra l'altro l'arabo ha una schiena strutturalmente diversa per cui regge meglio a certi sforzi), un altro è una sottrazione all'azione di mano del cavaliere come nel caso del trotter
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

max

Ho fatto un campionato di endurance col mio primo cavallo, nella categoria "entry-level" se così si può chiamare, cioè non oltre le 30 km, arrivai 5° nella classifica generale, ne vinsi una ma era un'amichevole, e all'epoca montavo male e non capivo una mazza. Però vedevo anche le altre categorie dato che condividevamo il percorso. Ripensando a quel periodo, direi che Anna è più unica che rara, anche qua non conta la disciplina ma la singola persona.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

Orbita di Azzurra

Abito a Montespertoli (FI), sperduta in campagna :pollicesu: ma non sono seguita da nessuno, Azzurra non sta in maneggio...

Sarò sincera: non avevo intenzione di affidarmi a nessun addestratore/istruttore... Non perchè mi senta in grado di risolvere il problema io (figuriamoci), ma piuttosto perchè non volevo spendere altri soldi in un cavallo che dal punto di vista affettivo è perfetto, purtroppo però dal punto di vista tecnico non è un gran che... D'altra parte non è colpa sua, l'hanno domata in questo modo a suon di legnate... E' stata messa a sella da un addestratore, che, come avevo già detto nell'altro topic, non ha fatto un gran bel lavoro a quanto pare... Accidenti a me e a quando ho scelto quell'addestratore  :icon_axe:
Anzi direi accidenti a me e a quando ho preso come primo cavallo un ex trotter, non era sicuramente adatto a me, ma mi è stato regalato e ormai mi ci sono affezionata  :firuu:

Comunque dalle mie parti si usa dire "testa al vento" quando si parla di un trotter messo a sella; non mi sembra che tenga la testa come quell'arabo, ma magari mi sbaglio io, non ne so abbastanza... Però, come dice nyna, mi sembra che ci sia differenza tra le foto che ho postato io e quella dell'arabo... La posizione che assumono i trottatori è forzata, sono tutti quegli aggeggi che li obbligano a stare a quel modo e probabilmente ad Azzurra è rimasto quest'abitudine. Appunto non credo sia un problema nè di gambe del cavaliere nè di dolore del cavallo, visto che, ripeto, Azzurra lo fa anche nel tondino completamente scossa.

Se volete venire a vederla, consigliarmi oppure montarla sarei davvero felicissima, dove abito ve l'ho detto! Anzi potete anche venire tutti quanti insieme  :love4:  :love4:
Nel mondo dei cavalli non si finisce mai di imparare!

Orbita di Azzurra

Old duck: la foto che hai postato te è come vorrei che fosse Azzurra, sarebbe un sogno e diciamo che le differenze si notano alquanto...
Nel mondo dei cavalli non si finisce mai di imparare!

raffaele de martinis

#41
A causa di un forzato lungo periodo di assenza, il mio "socio" rag. Gulotta, mi ha dato in gestione  :icon_eek: il suo lallo; quelo che sto per dire non riguarda direttamente il tema del topico ma è molto attinente.

Abbiamo a dispozizione una grossa proprietà, ma non è recintata, dunque, la mattina lego Boy et Oddo con delle lunghe corde e vanno pascolando.

Oddo è abituato da anni a codesta pratica, Boy ha imparato da poco, da quando ce l'ho in gestione  :icon_eek: il lallone, per spostarsi, butta la testa in alto e in avanti per prender corda.

A volte, quando mi fermo a lungo a sfaccendare  nel mio antro  - a turno - lassio un lallo legato e l'altro libero.

Bene, Boy benché completamente libero, prima di fare un passo, butta la testa in alto e in avanti come se fosse legato... son rimasto a guardarlo per un quarto di ora stupefatto!

Questo per dire dell'importanza delle abitudini/della rutin nell'addestramento dello lallo, e come sia facile che in questa manera  prenda bone attitudini  :icon_eek: et malo vitii et come sia difficile estirpare le credenze.




... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Non c'entra se non per libera associazione di idee, ma voglio regalarti, Raffaele, questa parafrasi che ha una sua storia e che so che ti piacerà: Il lallo è mio e me lo gestisco io. Vedrai che ti capiterà l'occasione di usarla. Fra l'altro è il riassunto della storia  del vecchio forum...
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Kimimela

I cavalli come quelli di Old si "fanno" non nascono cosi.
Ci vuole disciplina, capacita e un bravo istruttore che ti segua.
Senza queste cose nessuno puo' avere un cavallo con quell'atteggiamento (meravilgioso aggiungerei  :love4:) girato all corda.
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

max

Che tu non sia in un maneggio può anche essere un vantaggio, che tu non voglia affidarti a nessuno... pure...

Se qualcuno sta da quelle parti sarebbe bello ti venisse a dare un parere, una mano... alla peggio come si dice, mal comune mezzo gaudio... Io sto a Torino, è un pochetto lontanuccio per una semplice visita di cortesia...

Riguardo il problemino, anche abitassi di fianco a casa tua ci vorrebbe tempo per "cambiare le convinzioni" della cavalla come giustamente ci ricorda Raffaele. Non è impossibile, ma capisci che non è come arrivare, sistemare la caldaia che perde e andarsene. Qualche mese insomma. Senza contare che ci sei anche tu da catechizzare.

Puoi mettere dei video tanto per continuare a chiacchierare sulle tue spalle, ma anche cominciare a viaggiare e conoscere persone, frequentare stage, nell'idea di iniziare a masticare di addestramento tu, tornare a casa, magari pasticciare fino a capire e riuscire.

Di mio ti consiglio la Scuola di Leggerezza di Karl, me ne sono allontanato un po' perché ho bisogno di sperimentare le mie idee, ma restano comunque l'unica forma "organizzata" di accesso alla cultura classica, ripudiata dal dopo Caprilli credendo di esser furbi, ma sul lungo periodo han fatto un danno enorme.

All'inizio non è semplice capire, ma non è girandosi dall'altra parte e rifiutando il passato perché sembra complicato, o abbandonandosi all'empirismo ed al semplice uso di trucchetti rubati qua e là che si costruisce qualcosa di buono. Quando cominci a capire davvero e la facilità si fa strada, ti guardi intorno a chi è rimasto indietro e ti domandi: minkia ma qua so' tutt'scem!!!
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.